La vita è costellata di piccole agonie,
agonie infinitesimali, piccole agonie che
sembrano delle attese. Sono spasmi,
vibrazioni inquiete, sfaldamenti del senso,
polvere di vetro sulla lingua, agonie di
primavere inattese che ci sorprendono
sul cammino, ed è l'incanto di ciò che
perdiamo, di ciò che cogliamo e perdiamo
nell'attimo stesso del cogliere. Santa,
santa brevità della vita, fugace eternità.
Ti ho vista morire su un cuscino, gridare
aiuto sopra le piume, era l'agonia madre,
implacabile, ma nemmeno la morte è
riuscita a toglierti quel rosario di piccole
agonie che stringevi fra le dita.
Nessun commento:
Posta un commento