domenica 2 febbraio 2014

MEDEA SU "PERIMETRO DI ME"

Seguire il sussultare dei passi di un uomo, che spia, da una caverna di mistero, 
il sarcofago cosmico della pioggia, è un'implosione fangosa. La musica, il lieve 
ancheggiare degli arzizigoli di luci, il respiro di una città, il perimetro di un'anima 
carnivora: è il film della parabola ascendente dei tuoi peccati migliori. 
Ne godo. Con acerbo istinto. Scelleratamente. E mi scopro affamata di 

questi tuoi carmi. Ognuno di essi mi trova vergine. Ignara. Come quando vidi 
il primo film Chisciotte e ne fui rapita. Con violenza. Per la sua Bellezza.

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