Guardo la tua bocca, provo a disfarla
in un bacio, la tua anatomia fra le mie
mani resta un mistero, io non so nulla
dell'amore e come un cieco entro in te,
la notte preme alle finestre ma non ha
il coraggio di sognarci, ci lascia soli con
le nostre nudità indifese, esche di stelle,
appesi a un respiro, nell'oscillare dei
corpi, affamati di un piacere inesorabile,
nei tuoi occhi cerco i sogni dimenticati,
sulla tua pelle sfioro le ferite di un passato
ignoto, conosco appena il tuo nome,
oso pronunciarlo per la prima volta in
questo buio che ci cattura senza pietà.
Non è amore anche questo? Due esseri.
Precipitati nell'universo per punire il gelo
degli spazi, per vendicare la cenere.
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