martedì 31 gennaio 2012
AFORISMA DEL GIORNO
In ogni occasione della vita cerca di essere impreparato,
e vedrai che vivere sarà una continua sorpresa.
Ricky Farina
lunedì 30 gennaio 2012
AFORISMA DEL GIORNO
In punto di morte mi piacerebbe dire: " tartaruga centrifugata in
orizzonte inesploso", così diventerei un morto incompreso, ma so
già che dirò "opplà". In fondo ho rispetto per il mio pubblico.
Ricky Farina
ALLA DONNA REALE
Cammini con i piedi a papera?
Mi spiace, non puoi avermi.
Le paperelle solo in vasca, mai
nel mio letto, grazie.
Hai i baffi? Sei molto pelosa?
Ma ti pare che io possa venire
con te? "Ceretta una volta" una
principessa pelosa, Dio, mai!
Fai i pompini astemi? Hai
schifo di ingoiare? Ti rifiuti di
degustare i tannini dello
sperma? Vattene via, lontana!
Quando scopi vuoi godere?
Ma sei matta? Anche questa
mi tocca sentire. Ringrazia se
snocciolo le mie erezioni con te!
Non sai fingere? Non sai mentire?
Sei una cagna fedele? Ma per chi
mi hai preso? Per un canile?
Tieniti pure le tue pulci, addio.
Sei la donna ideale? Concedi al
primo appuntamento il culo?
Preferisco le donne reali, quelle
che nel culo te lo mettono.
Scusate, sapete dirmi perché
sono solo?
domenica 29 gennaio 2012
sabato 28 gennaio 2012
SECONDO AFORISMA DEL GIORNO
Ti scopo e poi mi butto via, tu puoi restare a guardare il mio
corpo che ruzzola nel buio, e se vuoi puoi sorridere.
Ricky Farina
NEL TORBIDO
Pesco solo nel torbido perché amo l'ignoto.
Come esca uso il verme, il verme della verità.
Chi abbocca ha tutto da perdere. Ma è nello
spasmo dell'agonia, nelle sue violente convulsioni,
che la vita risplende di una luce folle e mortale.
Boccheggiamo nell'infinito, e breve è il nostro
infinito, così breve da sembrare eterno...
AFORISMA DEL GIORNO
Sono un uomo di una gentilezza patologica, se mi pestano
un piede sono io a chiedere scusa, se una donna mi lascia
le stendo un tappeto rosso, e la tratto come una diva dell'addio,
se mi dicono cazzone lo prendo per un complimento, pensate
che ho pure perdonato mia madre di avermi dato alle tenebre.
Ricky Farina
venerdì 27 gennaio 2012
PENSIERO
Fuggire è il verbo del coraggio, fuggire da un amore
che apparecchia la vita come una tovaglia, fuggire da
un amore che ordina la vita, fuggire da un amore che
odia la libertà, bisogna riabilitare il verbo "fuggire".
Ricky Farina
AFORISMA DEL GIORNO
Se sei felice devi ustionare gli altri, devi scoppiare di felicità,
fare sentire al mondo quanto è meschino non essere felici.
Ricky Farina
giovedì 26 gennaio 2012
AFORISMA DEL GIORNO
Quando sono depresso vado al planetario,
e il mio morale va subito alle stelle.
Ricky Farina
mercoledì 25 gennaio 2012
DUE ESSERI
Guardo la tua bocca, provo a disfarla
in un bacio, la tua anatomia fra le mie
mani resta un mistero, io non so nulla
dell'amore e come un cieco entro in te,
la notte preme alle finestre ma non ha
il coraggio di sognarci, ci lascia soli con
le nostre nudità indifese, esche di stelle,
appesi a un respiro, nell'oscillare dei
corpi, affamati di un piacere inesorabile,
nei tuoi occhi cerco i sogni dimenticati,
sulla tua pelle sfioro le ferite di un passato
ignoto, conosco appena il tuo nome,
oso pronunciarlo per la prima volta in
questo buio che ci cattura senza pietà.
Non è amore anche questo? Due esseri.
Precipitati nell'universo per punire il gelo
degli spazi, per vendicare la cenere.
in un bacio, la tua anatomia fra le mie
mani resta un mistero, io non so nulla
dell'amore e come un cieco entro in te,
la notte preme alle finestre ma non ha
il coraggio di sognarci, ci lascia soli con
le nostre nudità indifese, esche di stelle,
appesi a un respiro, nell'oscillare dei
corpi, affamati di un piacere inesorabile,
nei tuoi occhi cerco i sogni dimenticati,
sulla tua pelle sfioro le ferite di un passato
ignoto, conosco appena il tuo nome,
oso pronunciarlo per la prima volta in
questo buio che ci cattura senza pietà.
Non è amore anche questo? Due esseri.
Precipitati nell'universo per punire il gelo
degli spazi, per vendicare la cenere.
LA PAUSA DI RIFLESSIONE
Prendiamoci
una pausa di
riflessione
restando
abbracciati.
Che senso ha
amore mio
riflettere
senza averti
accanto?
Per pensare
anche un solo
pensiero
devo sentirti
respirare.
TERREMOTO
Stamattina il mio letto ha deciso di ballare per qualche
secondo. La terra ha tremato. Bastano pochi secondi
e possono fiorire macerie. L'epicentro è nel cuore di
ogni uomo, siamo tutti fratelli, non scordiamolo mai.
Ricky Farina
martedì 24 gennaio 2012
AMORE
Non essere melodrammatica, non ti sto lasciando,
sto solo traslocando il mio pene in un altro corpo.
Smettila di piangere, sai che detesto vederti rigare
il volto dalle lacrime, non è un addio, diciamo che
sto spingendo il nostro arrivederci verso i confini
estremi dell'oblio, non fare la sciocchina, guarda
che non è la fine del mondo, è la fine di un mondo,
il nostro, che vuoi che sia? Noi, ci aggiungi una a
e diventa noia, capisci? Nella vita bisogna variare,
sperimentare, incarnarsi in altri specchi, gustare il
sapore dell'ignoto, noi ormai ci sappiamo a memoria,
quando andiamo al ristorante parlano le forchette,
non abbiamo più nulla da dirci, siamo due morti.
Non è vero che non ti amo più, sei ingiusta, solo
che devo cambiare il colore alle pareti di casa e
con il blu si intona meglio una bionda, tu sei mora,
no, non essere ridicola, nessuna parrucca, amo il
vero, io amo la verità, fai la bravina, tesoro, forza.
Lo faccio per il tuo bene piccola, e anche per il mio,
e allora vattene senza tanti isterismi, hai fatto la
valigia? Prendi questo fazzoletto, asciugati il volto.
Puoi tenerlo, è un fazzoletto liso, come te, amore.
sto solo traslocando il mio pene in un altro corpo.
Smettila di piangere, sai che detesto vederti rigare
il volto dalle lacrime, non è un addio, diciamo che
sto spingendo il nostro arrivederci verso i confini
estremi dell'oblio, non fare la sciocchina, guarda
che non è la fine del mondo, è la fine di un mondo,
il nostro, che vuoi che sia? Noi, ci aggiungi una a
e diventa noia, capisci? Nella vita bisogna variare,
sperimentare, incarnarsi in altri specchi, gustare il
sapore dell'ignoto, noi ormai ci sappiamo a memoria,
quando andiamo al ristorante parlano le forchette,
non abbiamo più nulla da dirci, siamo due morti.
Non è vero che non ti amo più, sei ingiusta, solo
che devo cambiare il colore alle pareti di casa e
con il blu si intona meglio una bionda, tu sei mora,
no, non essere ridicola, nessuna parrucca, amo il
vero, io amo la verità, fai la bravina, tesoro, forza.
Lo faccio per il tuo bene piccola, e anche per il mio,
e allora vattene senza tanti isterismi, hai fatto la
valigia? Prendi questo fazzoletto, asciugati il volto.
Puoi tenerlo, è un fazzoletto liso, come te, amore.
SCANSIONE DELLA MIA GIORNATA
Mi alzo dal letto con un triplo salto mortale.
La vita non ha la rete di protezione ma io
me ne sbatto altamente, triplo salto mortale!
Controllo allo specchio se il mio volto ha subito
mutazioni geologiche durante il sonno. Evacuo.
Mi doccio. E sono splendido e profumato e vivo.
Poi inizia la girandola delle possibilità, non ho
impegni di lavoro, la giornata spalanca le sue
fauci e attende solo che io decida che cosa fare.
Uccidere, amare, nascondere ordigni nella monotonia
e fare una strage, seppellire il dolore, uscire allo
scoperto, spaventare gli uomini con la mia libertà.
Duellare con la noia, sentimento divino, è la prima
cosa da evitare, lascio che il vuoto mi penetri, la noia
è un serbatoio di energia, è il carburante della vita.
Metto in ordine le tempeste, getto gli arcobaleni nella
lavatrice, scrivo, filmo, rispondo al telefono, guardo
con stupore una banana, gusto ricordi al peperoncino.
E quando arriva la notte alle mie spalle, traditrice di tutti
i sogni, la notte sublime della perdizione, e sento sotto
le coperte un brivido oscuro, io so di avere amato e sorrido.
AFORISMA DEL GIORNO
Mi sono svegliato con un sogno insanguinato sul petto,
emorragia delle mie notti profonde, ora so che non morirò
mai nel sonno, c'è un dio crudele che vuole godersi
lo spettacolo dei miei risvegli, e farmi tremare nella luce.
Ricky Farina
lunedì 23 gennaio 2012
IL DOLORE STUPIDO
Mi tocca rimasticare
le lacrime che avevo
già ingoiato.
Il ricordo acido
del suo seno
in bocca.
E quel sorriso che
rinasce sempre a
nuovi tormenti.
Come cercare
una via di fuga
nelle viscere.
Come cercare
un fiore fra le
tigri dello strazio.
Mentre vorrei solo
chiudere la lampo
alle inutili agonie.
Forse sentirei il ridicolo
di questo dolore se
potessi vederla.
Vederla fare una cosa
qualsiasi, e magari scoprire
lo noia dell'aguzzino.
Io sul patibolo,
lei sul palcoscenico
sciocco dei giorni.
le lacrime che avevo
già ingoiato.
Il ricordo acido
del suo seno
in bocca.
E quel sorriso che
rinasce sempre a
nuovi tormenti.
Come cercare
una via di fuga
nelle viscere.
Come cercare
un fiore fra le
tigri dello strazio.
Mentre vorrei solo
chiudere la lampo
alle inutili agonie.
Forse sentirei il ridicolo
di questo dolore se
potessi vederla.
Vederla fare una cosa
qualsiasi, e magari scoprire
lo noia dell'aguzzino.
Io sul patibolo,
lei sul palcoscenico
sciocco dei giorni.
E TU?
Sono la preistoria
del tuo corpo.
Ombra passata
in giudicato.
Tempo spirato.
Come un vento
lontano.
Ergastolo
dell'attimo
fuggito.
Sono il morso
di polvere.
Lo specchio ustorio
di un volto
nero.
Carbonizzato
da un addio
spietato.
Baratro di leggere
tempeste.
Avamposto delle
tenebre.
Insensata fortificazione
contro nemici
interni.
Sono il ricordo di
una memoria
slabbrata.
Sono in un presente
prosciugato.
Sono il crimine
dell'attesa.
Il muto accento
di un grido.
Sono colui che
non è più.
Nulla farcito.
Nulla
ferito.
E tu?
Tu che cosa
sei?
del tuo corpo.
Ombra passata
in giudicato.
Tempo spirato.
Come un vento
lontano.
Ergastolo
dell'attimo
fuggito.
Sono il morso
di polvere.
Lo specchio ustorio
di un volto
nero.
Carbonizzato
da un addio
spietato.
Baratro di leggere
tempeste.
Avamposto delle
tenebre.
Insensata fortificazione
contro nemici
interni.
Sono il ricordo di
una memoria
slabbrata.
Sono in un presente
prosciugato.
Sono il crimine
dell'attesa.
Il muto accento
di un grido.
Sono colui che
non è più.
Nulla farcito.
Nulla
ferito.
E tu?
Tu che cosa
sei?
domenica 22 gennaio 2012
POESIA DELLA DOMENICA
" Scusi, mi toglie una curiosità?"
" Non commetterei mai un simile crimine"
Non ho mai capito quelli che vogliono
togliersi le curiosità, io le amo così tanto
che voglio lasciarle intatte.
Bene. Oggi è domenica. E sono colmo di
curiosità.
Nel mio cassetto trovo una camicia
stirata, visione celeste, una camicia stirata.
Mamma, dolce mamma.
Una camicia stirata e il cazzo duro.
Situazione perfetta. La chiamo?
Come reagirebbe a una telefonata?
"Ciao amore, ho una camicia stirata
e il cazzo duro, vieni a stropicciarmi?"
Ma certi amori non hanno il senso
dell'umorismo. Meglio non chiamarla.
Meglio restare in compagnia di una
curiosità.
sabato 21 gennaio 2012
UN AMORE RAGIONEVOLE
Un amore ragionevole, senza follie.
Un amore cartesiano. Senza sbalzi
di umore, senza scosse, limpido.
Una carezza nel vuoto, ma senza
timore, e senza tremore, un'oscena
serenità, un temporale sul tappeto.
Un amore placato, calmo come il mare
quando il mare è calmo, un abisso
di annegamenti lievi sotto le coperte.
Vertigini e rasoi nel cassetto, insieme
ai sogni, tornare a casa per abitudine,
e trovare un volto, e un sorriso fresco.
Non chiedo altro, chiedo molto, lo so,
ma non chiedo altro, un amore che sia
solo amore, niente, niente altro, dio!
AFORISMA DEL GIORNO
Tu che ti affanni tra le briciole e raccogli frammenti di stelle, sei condannato
allo stupore, e vedi il nulla come l'anestesia suprema.
Ricky Farina
venerdì 20 gennaio 2012
ASCOLTA LA VOCE CHE SI ROMPE DENTRO DI TE
Ascolta la voce che si rompe dentro di te
quando il silenzio carica la rivoltella e spara
dritto al cuore, goditi le tue ferite luminose.
Tutto finirà in un gorgo oscuro, di che cosa
ti preoccupi? Lascia che la vanità seduca il vuoto,
edifica i tuoi sogni sulla polvere, invoca il vento.
Affonda i tuoi morsi nella carne nera del buio,
la tua reputazione è pessima tra gli angeli, non
hanno sesso e odiano in te la rivolta del piacere.
Si farebbero strappare le ali per un solo attimo
di tormento, di agonia sensuale, ma tu non temere
il risentimento di chi è condannato alle nuvole.
Cammina scalzo su questa terra che arde.
AFORISMA DEL GIORNO
Quando sento il dolore farsi strada nel mio petto lo lascio passare,
non gli faccio nemmeno pagare il pedaggio al casello, voglio che si goda
il paesaggio di tutta la felicità che lo circonda, e voglio che finisca la
benzina delle sue lacrime, tanto i rifornimenti non mancheranno.
Ricky Farina
giovedì 19 gennaio 2012
mercoledì 18 gennaio 2012
AFORISMA DEL GIORNO
Sono talmente democratico e liberale che cerco di eliminare i desideri
perché so che un desiderio a volte può essere un ordine.
Ricky Farina
giovedì 12 gennaio 2012
RETROMARCIA
Una rondinella. Un giglio. Un porcospino.
Quanto è bella la vita! Delizia atmosferica.
Lei è meravigliosa, recentemente si è fatta
male a un dito, ma la ricostruzione della sua
unghia è stata perfetta, nulla da eccepire.
Un neo. Un lampadario. Un rinoceronte.
Quanto è super la vita! Dolce spossamento.
Una dichiarazione dei redditi, un conato di
vomito e una dichiarazione d'amore eterno.
Salumi, lubrificanti, aritimie, elettricità, polpa.
Quanto è fantastica la vita! Lecita e illecita.
Sul far della sera la brezza accarezza anche
i pensieri più truci, nulla resiste al respiro
armonioso del cosmo, lei è sensuale, calda,
apre e chiude le gambe con eleganza fertile.
Erezioni, esitazioni, esumazioni, infiltrazioni.
Quanto è devastante la vita! Miracolo e veleno.
Lei si è cucita addosso un addio sbagliato e ora
non sa dove sbattere la testa, mi ama con la
retromarcia, e scioglie enigmi nell'acido.
SECONDO AFORISMA DEL GIORNO
Sono insofferente verso tutte le persone serene, mi fanno
venire i nervi, adoro fare lo sgambetto a chi manifesta anche
un lieve entusiasmo per qualcosa, getto manciate di fango
sul volto di chi mi sembra felice, amo circondarmi di esseri
umani tristi o disperati, in particolare adoro i disperati, la
disperazione è così rassicurante, e mi mette appetito, un bel
risottino al nero di seppia in un vicolo cieco è il mio ideale.
Ricky Farina
AFORISMA DEL GIORNO
Mi sono laureato in psichiatria estetica, sono un parrucchiere
della mente, sforbicio i pensieri in eccedenza, levo le doppie
punte schizoidi, faccio la permanente alla serenità, che altro?
Faccio la tintura ai sensi di colpa, sfoltisco il complesso di Edipo.
In sintesi: vedo l'inconscio come una acconciatura degli abissi.
Ricky Farina
mercoledì 11 gennaio 2012
AFORISMA DEL GIORNO
Ho una visione "freak" di Dio, sono convinto che l'Altissimo
sia un nano.
Ricky Farina
martedì 10 gennaio 2012
IN COMUNE ALLA RICERCA DI UNA IDENTITÀ
Ho fatto 4 ore di attesa in Comune per il rinnovo della carta di identità,
ho ingannato l'attesa (povera attesa, tutti che cercano di ingannarla)
leggendo le magnifiche poesie di Senghor, in una dice "la libertà è un deserto",
arrivato il mio turno mi presento allo sportello, " e le foto-tessera?",
già, le foto-tessera, ho dimenticato di farle, "torni domani e si faccia la barba!".
Che indisponente la sportellista, farmi la barba? In un mondo libero l'avrei strozzata,
ma purtroppo esiste il codice penale e l'omicidio non è gradito.
ho ingannato l'attesa (povera attesa, tutti che cercano di ingannarla)
leggendo le magnifiche poesie di Senghor, in una dice "la libertà è un deserto",
arrivato il mio turno mi presento allo sportello, " e le foto-tessera?",
già, le foto-tessera, ho dimenticato di farle, "torni domani e si faccia la barba!".
Che indisponente la sportellista, farmi la barba? In un mondo libero l'avrei strozzata,
ma purtroppo esiste il codice penale e l'omicidio non è gradito.
PENSIERO DEL GIORNO
Lei crede nella reincarnazione, non le basta il suo corpo,
dice che dopo la morte il suo spirito tornerà in altri corpi,
dice che il suo stesso corpo è sede di una lunga catena
di reincarnazioni, mi sono venuti i brividi, ho pensato che
se si reincarnasse in un ippopotamo sarebbe un peccato,
è una ragazza così graziosa, ma non è molto più spirituale
accettare la morte totale e definitiva? Svincolarsi dalla
macelleria estesa dell'esistenza? Perché ancora carne?
Ricky Farina
lunedì 9 gennaio 2012
AFORISMA DEL GIORNO
Mi piacciono gli uomini che cercano la verità dentro se stessi ma
all'aperto, sotto il cielo, una verità intima che fissa le stelle.
Ricky Farina
all'aperto, sotto il cielo, una verità intima che fissa le stelle.
Ricky Farina
AFORISMA DEL GIORNO
Il tuo incrollabile senso della distruzione cerca di preservarlo sempre,
fai delle macerie la tua casa, e chiuditi a chiave nell'universo.
Ricky Farina
domenica 8 gennaio 2012
GIRANO VOCI
Girano delle voci sul mio conto.
Girano, girano, e girano.
Un uomo senza capo né coda, dicono.
Verissimo. Sono voci sensate.
Non ho capi, e non scodinzolo.
Nemmeno la mia testa è il mio capo.
Seguo il mio ventre. Anzi:l'intestino.
Non ha il senso della realtà, bisbigliano.
Verissimo. Sono voci fondate.
La realtà non ha senso, come posso
avere il senso della realtà?
Non fa un cazzo tutto il giorno, malignano.
E qui mi arrabbio. Divento crudele.
Falso. Falsissimo. Nulla di più falso.
Elenco delle cose che faccio di giorno.
Faccio fatica, a svegliarmi.
Faccio sogni che sembrano incubi.
Incubi che sembrano sogni.
Faccio la cacchina.
Faccio il bidet.
Faccio i sonnellini.
Mattutini, pomeridiani, serali.
Faccio le smorfie.
Faccio i gesti.
Faccio il letto, a volte.
Faccio colazione.
Faccio la lavatrice.
Faccio di tutto, non sempre.
Faccio il finto.
Faccio il tonto.
Faccio la doccia.
Faccio sesso, con Ricky Farina.
Faccio flessioni, poche.
Faccio flessioni, poche.
Faccio riflessioni, molte.
Faccio il diavolo a quattro.
Faccio tombola, mai.
Faccio il morto, al mare.
Faccio le acrobazie.
Intime.
E vi pare poco?
AFORISMA DEL GIORNO
La Storia si può studiare da punti di vista diversi, per esempio
un giorno vorrei scrivere la storia del mal di testa durante la
Rivoluzione Francese, e descrivere la ghigliottina come una
sorta di alka-seltzer totale, una soluzione radicale all'emicrania.
Ricky Farina
sabato 7 gennaio 2012
LASCIAMI ANDARE
Lasciami andare. Non sognarmi più.
Non puoi arginare l'addio crescente
del nostro amore con i tuoi sogni.
Non resta che ombra, profonda ombra,
non puoi rimarginare l'abisso, torna
alla vita, alle sue imprevedibili fughe.
Ora il mio sangue è un lago lontano.
Un ricordo ghiacciato sul quale scivoli.
Dimenticare è la libertà degli spiriti forti.
Non chiedermi altro, la tua sete è il mio
deserto, non dare il mio nome al tuo
dolore, il sentiero è nudo, cammina.
IN DIFESA DEL CONSUMISMO
C'è più raccoglimento in un centro commerciale
che in una chiesa, il silenzio non è assenza di
rumori, questa è un'idea comica del silenzio.
Il silenzio è rumore, coincide col rumore.
Il rumore non dice nulla, proprio come il silenzio.
Mentre nelle chiese c'è l'assordante presenza
di un silenzio fantasmatico, carico di voci.
I centri commerciali sono cattedrali del Vuoto
Primordiale, sono i sacri mercati del Consumismo.
Dalla prima scintilla nella notte dei tempi tutto
è votato alla consunzione, tutto aspira alla non
persistenza, la Creazione non è altro che quella
radice di Vuoto iniziale che si moltiplica per assumere
le forme più svariate, consumare è verbo divino.
Consumare nel senso di ciò che arriva alla sua
intima perfezione, alla fine del suo significato.
Il consumismo è il compimento dell'Uomo.
La sua Gloria. L'Uomo lascia il posto al minipimer.
Che libertà! Amen.
SECONDO AFORISMA DEL GIORNO
Vorrei abolire la parola mistero per pura crudeltà, e divertirmi a vedere
l'agonia dei poeti. Sarebbe uno spettacolo sublime.
Ricky Farina
AFORISMA DEL GIORNO
Credo in un Dio freddo, impersonale, geometrico, e rarefatto.
In sintesi credo che Dio sia un minimalista.
Ricky Farina
venerdì 6 gennaio 2012
AFORISMA DEL GIORNO
Un senso di pesantezza nella mente, ho fatto un pensiero che
non ho digerito.
Ricky Farina
giovedì 5 gennaio 2012
AFORISMA DEL GIORNO
Non sogno resurrezioni o paradisi celesti, mi accontento di
una sepoltura semplice, anche in un giorno di pioggia.
Ricky Farina
NON SIAMO POLVERE
Carne, tessuto del desiderio. Non siamo polvere.
Siamo un nido di morsi, e un vapore di baci.
Abbiamo un corredo di ferite da donare al mondo.
Siamo sangue, arterie, brividi, siamo sogno, fuoco.
Ma non siamo polvere, il sapore della cenere
lo lasciamo agli amanti che non sanno essere felici.
Abbiamo fatto un patto con le nostre ombre.
Un patto di non belligeranza. A loro l'ignoto.
A noi la febbre del desiderio. Non siamo polvere.
Non saremo mai polvere, ricordalo, amore.
Siamo un nido di morsi, e un vapore di baci.
Abbiamo un corredo di ferite da donare al mondo.
Siamo sangue, arterie, brividi, siamo sogno, fuoco.
Ma non siamo polvere, il sapore della cenere
lo lasciamo agli amanti che non sanno essere felici.
Abbiamo fatto un patto con le nostre ombre.
Un patto di non belligeranza. A loro l'ignoto.
A noi la febbre del desiderio. Non siamo polvere.
Non saremo mai polvere, ricordalo, amore.
mercoledì 4 gennaio 2012
TI PRESENTO IL MIO CUORE
Ti presento il mio cuore.
Forse potrà sembrarti un muscolo ridicolo.
Ripete sempre le stesse cose, sempre.
Ma la ripetizione è il suo stile.
Il suo stile inconfondibile.
A volte è assordante come un tuono.
A volte silenzioso come un lampo.
Ha una natura primitiva.
Collerico, tribale, feroce.
Ma sa anche commuoversi.
Quando mi vedi piangere pensa
che ogni lacrima ha orgine
nel sangue pompato dal cuore.
Ti presento il mio cuore.
Un muscolo decisamente ostinato.
Non si rassegna mai al vuoto.
Non cede alle lusinghe del riposo.
E quando si fermerà non sarà per
stanchezza, sconforto, disillusione.
No, il mio cuore non conosce
il significato di queste parole.
Si fermerà solo per regalarti
l'attimo sospeso di un sogno.
Un sogno indecifrabile.
Forse potrà sembrarti un muscolo ridicolo.
Ripete sempre le stesse cose, sempre.
Ma la ripetizione è il suo stile.
Il suo stile inconfondibile.
A volte è assordante come un tuono.
A volte silenzioso come un lampo.
Ha una natura primitiva.
Collerico, tribale, feroce.
Ma sa anche commuoversi.
Quando mi vedi piangere pensa
che ogni lacrima ha orgine
nel sangue pompato dal cuore.
Ti presento il mio cuore.
Un muscolo decisamente ostinato.
Non si rassegna mai al vuoto.
Non cede alle lusinghe del riposo.
E quando si fermerà non sarà per
stanchezza, sconforto, disillusione.
No, il mio cuore non conosce
il significato di queste parole.
Si fermerà solo per regalarti
l'attimo sospeso di un sogno.
Un sogno indecifrabile.
AFORISMA DEL GIORNO
Pensare a una donna per più di cinque minuti di seguito
è sintomo di una iniziale demenza, un uomo dovrebbe
pensare alle donne quando se le ritrova fra le mutande.
Ricky Farina
martedì 3 gennaio 2012
PENSIERO DEL GIORNO
Stamattina riflettevo che i piccioni hanno una vita sessuale
più interessante della mia, mi sono consolato con l'idea che
io almeno non vado in giro a scagazzare sopra i monumenti.
Ricky Farina
lunedì 2 gennaio 2012
ALLA FINE VINCONO I POETI
Alla fine vincono i poeti.
Ma solo alla fine.
Quando la vittoria sembra
una disfatta.
E sul campo di battaglia
vaga lo spettro
non placato
delle loro parole.
Ma solo alla fine.
Quando la vittoria sembra
una disfatta.
E sul campo di battaglia
vaga lo spettro
non placato
delle loro parole.
AMI E SEI FOLLE
Dentro il buio delle mie carezze
tu senti un gemito di luce crudele,
temi il mio amore come si teme
un assassino, senti freddo, ma la lama
affilata dell'addio seduce il cuore.
Vanità della paura, sai che fuggire
sarebbe vano, perché io sono la tua
fuga, il delirio onnisciente di ogni
possibile sentiero, incanto e martirio.
L'intima claustrofobia di un coito.
E della tua nudità fluente trattengo
solo gli attimi di piacere, tu sai che
del nostro amore resterà solo una
carcassa immonda, ma godi di questo
massacro perché ami, e sei folle.
domenica 1 gennaio 2012
UNA VITA
Una vita piena di luci e ombre.
La bolletta della luce salata.
Quella dell'ombra non quantificabile.
Una vita piena di paradossi.
Una vita raddoppiata che non
cerca il senso della vita ma il suo
doppiosenso. Una vita a metà.
Interamente dimezzata. Radicale.
Amputata, codificata dall'ignoto.
Una vita eufemistica, fatta di
vicoli non vedenti, una vita innocente
che per finale ha una morte
sospetta.
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