Dio Onnipotente, so che mi guardavi
quando da piccola mi toccavo, me lo ha detto
il mio papà, avevo solo 5 anni, ma sono
sicura che non mi giudicavi, era il piacere
di una bambina precoce, casto e puro,
solo un brivido fra le tenere cosce.
Ogni volta che godo è come una
preghiera, Dio Onnipotente, Tu per me
sei l'invisibile spettatore dei miei 25
anni, sei l'ombra fra le mie lenzuola,
il testimone di ogni coito rubato alla
Notte, polvere dorata sul mio ventre.
Dio Onnipotente, ti prego, non farmi
morire prima delle persone che amo,
non sopporterei l'idea del loro dolore,
il mio cadavere bagnato dalle lacrime,
che amici e parenti lascino questa terra
prima di me, così che io possa continuare
ad amarli nel ricordo e nella preghiera.
4 commenti:
Ciao. Sono un amico di Alberto. Mi chiamo Andrea. Buona, la poesia, ma sarebbe dovuta finire con "amo". Il resto è inutile piagnisteo e nostalgia.
Un saluto
Andrea Palazzo
Leggi e impara...
NOTTE D'AMORE
I nati morti s'intendono a letto
orfani d'anime in corpi dolenti.
Non v'è spasmo nell'attesa, non v'è
altro che sia placido rimirarsi,
svestirsi e rimirarsi.
Un tenue luccicare
d'elettriche lampade, a prolungare,
quanto basta,
questa casta, lugubre veglia.
Nella camera ardente
ardite carezze e gesti saputi,
studiati gemiti, benché voluti.
E poi quando s'è stracchi
di recitare il dramma della specie,
come chi venne prima spesso fece,
torna quel rimirarsi
quel gelido assentarsi
d'ogni volontà, di gravido impegno.
E ratto risorge la voluttà
e si sente, come fosse uno solo,
che sol si sta per donarsi sostegno;
solo si sta, per non sentirsi soli,
ché è freddo fuori, e pure dentro un pò.
Andrea Palazzo
apalazzoxv@libero.it
non hai capito l'ironia della poesia, lei vuole vedere morti tutti i suoi amici e i suoi genitori e le sue sorelle,
sei duro di comprendonio?
prima di scrivere dovresti imparare a leggere, è fondamentale, sai? un caro saluto da ricky farina.
Posta un commento