lunedì 20 marzo 2017

ALLA MOSTRA DI MANET

Oggi sono stato alla mostra di Manet. Ho sfiorato un capolavoro dietro l'altro
soffermandomi 20 secondi per ogni capolavoro, una rapida occhiata al quadro,
uno sguardo alla targhetta e via verso il quadro successivo. Davanti a ogni
quadro dovrebbero esserci le sabbie mobili, bisognerebbe sprofondare fino
a soffocare e poi essere tirati in salvo da una mano meccanica, così si devono
visitare i musei, invece i quadri come patatine, uno dietro l'altro.  E via fino
a guadagnare l'uscita per poi fare incetta di magnetini da attaccare al frigo.
L'esperienza museale dovrebbe essere uno sconvolgente percorso di emozioni,
invece si riduce a una isterica passeggiata, senza stupore. Alcuni semi di luce
restano nella mente. Spero di avere degli incubi stanotte, incubi d'amore.

1 commento:

attimiespazi ha detto...

sigh!
stessa cosa mi successe diversi anni fa alla mostra del Caravaggio alle scuderie del Quirinale. sembrava di essere in un tritacarne. la lunga attesa e poi un'esposizione allestita in maniera abbastanza indecente. un vero scandalo.
una volta invece, per caso, entrai nella piccola pinacoteca di S.Marino e le mie pupille gustarono dei dipinti che laceravano la vista e il cuore per la loro ricchezza di particolari e per i loro colori. sensazioni che non si possono descrivere con parole, o almeno non sono in grado di fare ciò. il silenzio e l'incanto che ti fa dimenticare l'invenzione del tempo di fronte a certe opere è l'unico commento possibile .
presto mi recherò ad una mostra che spero non mi deluda..

.attimi