lunedì 25 agosto 2014

SEMI POESIA AUTODELIRANTE CON CARCIOFO


Ci sono carciofi, carciofi che fanno finta di essere
carciofi, non sono veri carciofi. Come le donne che
si mettono lo smalto sulle unghie, come le donne
che si mettono l'ombretto, come le donne che si
mettono il rossetto, più si truccano e più sono finte,
e più sono vere, e più sono finte, come le donne
che fingono a letto, come le donne che hanno delle
gravidanze isteriche, e più sono isteriche più sono
donne, e più sono donne più sono finte, quindi vere.
Come i carciofi che fanno finta di essere carciofi ma
sono carciofi, e sono veri. Ma sono finti. Come le
donne carciofo che fanno finta di essere donne ma
in realtà sono carciofi. Io sono bello, più bello della
mia ombra, io non mi metto l'ombretto, non sono
scemo. L'ombretto è per le donne, graziose vanità
vanitose, per l'uomo c'è l'ombra. Io non sono donna.
E ringrazio gli abissi ogni attimo della mia vita.
Non ho isterie ma rabbie circolari con carciofi viventi.
Non ho gravidanze isteriche, non ho le labbra sotto
l'ombelico, non sono un mostro come le donne.
Ci sono carciofi che masticano feti e poi li sputano.
Nell'universo carciofo che fa finta di essere universo.
Ma è un carciofo. Universale. Letale. Come le donne.

1 commento:

RobySan ha detto...

Ci sono anche i carciofini sott'olio; rara delizia, se ben preparati. Delle donne sott'olio non so.