mercoledì 18 gennaio 2023

IL SOGNO E IL SEGNO

Il sogno di ogni poeta è lasciare il segno nel lettore, un segno indelebile.
Ci fa incazzare il pensiero che dopo averci letto, così come se nulla fosse,
facciate altro: tipo dare l'aspirapolvere o fare l'amore. Come osate?
Ecco perché con questa mia cosettina vorrei spingervi al suicidio, non
sarebbe fantastico? Sarebbe un segno veramente indelebile.

Suggerimenti: lanciatevi dal settimo piano, se non abitate al settimo
piano, comprate una casa nuova o appoggiatevi a una persona fidata.
Mettete il vestito delle feste, bisogna morire sempre eleganti.
Siamo venuti al mondo crudelmente nudi, andiamocene vestiti.

I motivi per suicidarsi sono tantissimi: la morte ci lascia senza fiato,
quindi come tutte le cose che lasciano senza fiato deve essere bella.
Vi sembra un sofisma? No, è la verità, indiscutibile verità.
Nessuno è mai tornato dal regno dei morti, e secondo voi perché?
Perché si sta benissimo, è un paradiso! E non un paradiso fiscale!
Non confondetevi. Nemmeno un paradiso artificiale. 

In paradiso ci sono le nuvolette ma non piove mai, ci sono le vergini
e tutti gli uomini hanno un cazzo di 23 centimetri, ci mancherebbe
altro, il paradiso è il luogo dei sogni che sono usciti dal "cazzetto" per
sempre, per l'eternità. In paradiso c'è tanta luce ma non ci sono le
bollette! Non si arriva mai in ritardo agli appuntamenti perché
l'eternità è puntuale per necessità. In paradiso è tutto paradisiaco.

Caviale a volontà, ostriche e champagne. Champagne divino.
Ogni essere umano è uno chef stellato, con miliardi di stelle, non
solo tre come da noi, su questa stupida e banalissima Terra.
Ogni donna è Eva, senza essere per forza puttana, ogni uomo è
Adamo, senza essere per forza un tonto. Si fa sesso con tutti e
con tutto, anche col gruviera, Dio non ci giudica, ci ama.

Ma soprattutto in paradiso non ci sono principali, non dovete
rendere conto a nessuno, nessuna lotta sindacale quindi.
Tutto è permesso, tutto è concesso. Il buco nell'ozono non si
sa manco che cosa sia e gli astronauti sono superflui come una
grigliata di pesce in fondo al mare. Non c'è solitudine, anche
le mummie vivono tra di noi e chiacchierano del più e del meno,
anche se in paradiso il meno è bandito, è tutto più, senza fine.

Le campane stonate non esistono, tutto è intonato e le vertigini
sono solo dei ricami sui nostri sorrisi. Che cosa aspettate?
Forza, andate subito al settimo piano, se già abitate al settimo,
aprite subito la finestra e via, giù, giù definitivamente!
Lasciate prima un biglietto: Ricky Farina mi ha aperto gli occhi.
E poi chiudeteli questi occhi onnivori, chiudeteli per sempre.
Mi raccomando, non deludetemi. Io intanto vado a fare un
pranzetto tra amici, le solite cose, le cose ripetibili, mentre
voi farete qualcosa di irripetibile oggi! Vi ho convinti?

Forza allora!

Nessun commento: