domenica 6 settembre 2020

La scintilla

 Appena sveglio è come se fossi immerso in un liquido amniotico demenziale.

Mi aggiro per gli specchi senza riconoscermi, faccio crollare vasi e bicchieri sul

mio cammino, sono un terremoto verticale, se mi chiedessero quanto fa due più

due risponderei "gaglioffo", c'è una nebbia sulla mia carta d'identità, a volte anche

sui luoghi: sono al mare o sono a Milano o sono in Australia? Non vedo canguri.

Ma basta la scintilla di un caffè e tutta la nebbia si dirada improvvisamente, torno

a essere quello che sono sempre stato, con nitidezza crudele: Ricky Farina, ombra

da macellare, mezzo angelo e mezzo cervo, poeta dei materassi, martire dei cuscini.

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