Oh Chicca, dolce parolaia, fallo tu un film così delicato
sulla menopausa, e poi vieni a parlare di maschilismo su
questo blog...comunque felice anno nuovo a tutti.
sabato 28 dicembre 2019
TANTE CARE COSE
Ho scoperto che mi piace dire "tante care cose",
l'ho scoperto stamattina al bar, ed è bello scoprire
cose nuove su se stessi, anche a 50 anni di età.
"Tante care cose" è talmente vago, ha una vaghezza
rassicurante, ci può stare dentro di tutto, ma solo
un tutto buono: è la terra che trema solo per dirti
che ha freddo, che ha bisogno di una coperta.
"Tante care cose"...un passaggio lieto, un evento
altrettanto lieto, la nascita di un sorriso, una tasca
leggera, un piccolo inciampo senza conseguenze,
un ricciolo fuori posto, il vento sulle ciglia, la sete
vicino alle bottiglie piene, "tante care cose"...
l'ho scoperto stamattina al bar, ed è bello scoprire
cose nuove su se stessi, anche a 50 anni di età.
"Tante care cose" è talmente vago, ha una vaghezza
rassicurante, ci può stare dentro di tutto, ma solo
un tutto buono: è la terra che trema solo per dirti
che ha freddo, che ha bisogno di una coperta.
"Tante care cose"...un passaggio lieto, un evento
altrettanto lieto, la nascita di un sorriso, una tasca
leggera, un piccolo inciampo senza conseguenze,
un ricciolo fuori posto, il vento sulle ciglia, la sete
vicino alle bottiglie piene, "tante care cose"...
HO LA TESTA MARCIA
Ho la testa marcia.
Vedo Dio riflesso in
una pozza oscura.
Sento la bestemmia
friggere sulle ossa
dell'alba. Marcia. La
testa. Ho. Candeggina
sui fiori. Acido Cristo.
Corrode l'eternità.
Frantumarsi di vene
e vani splendori.
L'arco e la vertigine.
Ho la testa marcia.
Assisto a una lapidazione
fatta con le stelle.
E piango.
Vedo Dio riflesso in
una pozza oscura.
Sento la bestemmia
friggere sulle ossa
dell'alba. Marcia. La
testa. Ho. Candeggina
sui fiori. Acido Cristo.
Corrode l'eternità.
Frantumarsi di vene
e vani splendori.
L'arco e la vertigine.
Ho la testa marcia.
Assisto a una lapidazione
fatta con le stelle.
E piango.
mercoledì 25 dicembre 2019
LO SPIRITO NATALIZIO
Che lo spirito natalizio scenda anche su questo pazzo pazzo blog.
Chicca dice giustamente di essersi interessata a me, e chi si trova su
questo blog, in un modo o nell'altro, mi sta dedicando del tempo,
il proprio tempo, la cosa più preziosa che abbiamo. A volte penso di
non meritarlo, quando mi dimentico di essere Ricky Farina.
Noto uno sforzo di restare più aderenti al tema proposto, ai contenuti.
E questo lo apprezzo. Anche se vi avvitate sempre su voi stessi,
commento dopo commento, come una valanga di parole. Grazie
a voi ho capito l'importanza del proverbio: il silenzio è d'oro.
Detto questo: la polemica è il sale di un blog, se tutti facessimo
uno sforzo per confrontarci con stile, intelligenza, eleganza e con
ironia, forse sarebbe un blog migliore di quello che è, in fondo non
siete poi così stupidi, non totalmente. Vi abbraccio picchiatelli.
Ricky Natalizio
Chicca dice giustamente di essersi interessata a me, e chi si trova su
questo blog, in un modo o nell'altro, mi sta dedicando del tempo,
il proprio tempo, la cosa più preziosa che abbiamo. A volte penso di
non meritarlo, quando mi dimentico di essere Ricky Farina.
Noto uno sforzo di restare più aderenti al tema proposto, ai contenuti.
E questo lo apprezzo. Anche se vi avvitate sempre su voi stessi,
commento dopo commento, come una valanga di parole. Grazie
a voi ho capito l'importanza del proverbio: il silenzio è d'oro.
Detto questo: la polemica è il sale di un blog, se tutti facessimo
uno sforzo per confrontarci con stile, intelligenza, eleganza e con
ironia, forse sarebbe un blog migliore di quello che è, in fondo non
siete poi così stupidi, non totalmente. Vi abbraccio picchiatelli.
Ricky Natalizio
martedì 24 dicembre 2019
LA ZATTERA DELLA MEDUSA
Andrei al Louvre solo per vedere La zattera della Medusa di Géricault.
Ma non amo l'esperienza museale, in un museo mi sento sempre ingessato,
e troppi visitatori rendono tutto brutalmente vacuo. Il capolavoro resta
intatto, intangibile, eppure la sua energia ci avvolge, se abbiamo la
tenacia di astrarci dal contesto, dai gomiti, dagli odori, dalle ascelle,
e ci immergiamo negli abissi dell'arte. Ingres non amava Géricault, per
Ingres l'arte doveva rappresentare solo il Bello: niente dolore, niente
pazzia, niente morte violenta, solo grazia. Per Géricault l'arte è puro
cannibalismo dell'occhio, violenza, vertigine, sofferenza. Ovviamente
per me Ingres è un cretino e sto dalla parte di tutti i Géricault del mondo.
Se volete serenità e nuvolette bianche, andate al Mulino Bianco, idioti.
Géricault (per uno come me che dedica la sua vita al volto umano) è come
una divinità, i suoi ritratti dei folli, dei monomaniaci, sono superbi, senti
il suo pennello che si è bagnato nel pigmento della psiche e ne ha tratto
l'essenza di un'anima in preda all'ossessione, alla purezza della malattia.
C'è nulla di più attuale del naufragio? E della follia?
Ma non amo l'esperienza museale, in un museo mi sento sempre ingessato,
e troppi visitatori rendono tutto brutalmente vacuo. Il capolavoro resta
intatto, intangibile, eppure la sua energia ci avvolge, se abbiamo la
tenacia di astrarci dal contesto, dai gomiti, dagli odori, dalle ascelle,
e ci immergiamo negli abissi dell'arte. Ingres non amava Géricault, per
Ingres l'arte doveva rappresentare solo il Bello: niente dolore, niente
pazzia, niente morte violenta, solo grazia. Per Géricault l'arte è puro
cannibalismo dell'occhio, violenza, vertigine, sofferenza. Ovviamente
per me Ingres è un cretino e sto dalla parte di tutti i Géricault del mondo.
Se volete serenità e nuvolette bianche, andate al Mulino Bianco, idioti.
Géricault (per uno come me che dedica la sua vita al volto umano) è come
una divinità, i suoi ritratti dei folli, dei monomaniaci, sono superbi, senti
il suo pennello che si è bagnato nel pigmento della psiche e ne ha tratto
l'essenza di un'anima in preda all'ossessione, alla purezza della malattia.
C'è nulla di più attuale del naufragio? E della follia?
lunedì 23 dicembre 2019
domenica 22 dicembre 2019
AFORISMI DELLA DOMENICA
Lascia libertà di espressione e vedrai che casino, gli esseri umani
non tollerano la libertà, ne hanno orrore: altrimenti non si spiegherebbero
tutte queste carceri, questi matrimoni, questi colloqui di lavoro,
queste cinghie di contenzione, questi "ti amo", e queste vanità.
Sono in pochi ad avere il coraggio e la fantasia della libertà.
E soprattutto: l'eleganza della libertà. Senza poesia nessuna libertà.
*
Solo i poeti sanno che il "qui ed ora" è solo una delle tante modalità dell'essere,
e nemmeno quella più pregnante. Di sicuro: la più rozza.
*
Ieri sono andato ad ordinare due libri di poesie di Anne Sexton.
La poesia è l'unica cosa che mi spinge a dare un ordine.
Lei si è suicidata, aveva gli occhi troppo profetici per sopportare
ancora la vita. Ed era di una eleganza senza appello.
*
Tutto è insopportabile, anche un alito di vento sul viso.
Per questo ci droghiamo di entusiasmi, noie e abitudini.
non tollerano la libertà, ne hanno orrore: altrimenti non si spiegherebbero
tutte queste carceri, questi matrimoni, questi colloqui di lavoro,
queste cinghie di contenzione, questi "ti amo", e queste vanità.
Sono in pochi ad avere il coraggio e la fantasia della libertà.
E soprattutto: l'eleganza della libertà. Senza poesia nessuna libertà.
*
Solo i poeti sanno che il "qui ed ora" è solo una delle tante modalità dell'essere,
e nemmeno quella più pregnante. Di sicuro: la più rozza.
*
Ieri sono andato ad ordinare due libri di poesie di Anne Sexton.
La poesia è l'unica cosa che mi spinge a dare un ordine.
Lei si è suicidata, aveva gli occhi troppo profetici per sopportare
ancora la vita. Ed era di una eleganza senza appello.
*
Tutto è insopportabile, anche un alito di vento sul viso.
Per questo ci droghiamo di entusiasmi, noie e abitudini.
venerdì 20 dicembre 2019
giovedì 19 dicembre 2019
FORSE NON AVETE CAPITO
Forse non avete capito, carissimi utenti (utenti fa rima con...? Forza, tutti assieme!),
che nel monologo Il mio blog denunciavo la vostra incapacità di ragionare e di
ascolto dei miei contenuti, per poi ricavarne un pensiero degno di essere pensato e
comunicato. Siete voi il fallimento. Non io. Lo so che è dura accettarlo. Siete sul blog
di un poeta che "elargisce" a piene mani contenuti sotto forma di poesie, pensieri,
aforismi e film. Questo deve fare il blogger: esprimersi e condividere. In attesa di
reazioni con un minimo di carburante neuronale. E invece? Siete voi la fuffa. Il
totale Niente. Siete voi che non portate nel mondo nemmeno una piccola luce.
Anche un piccolo blog è una piccola parte di mondo. Il vostro livello è da cesso
di autogrill in alcuni casi, non sempre per carità. Vi riconosco l'abilità di imbastire
vacuità acide sul sottoscritto, di sviare l'attenzione dai miei lavori, senza nemmeno
rendervi conto della vostra volgarità e mancanza di decoro neuronale. Sarebbe
come andare alla mostra di un pittore senza relazionarsi alle opere, ma occupandosi
solo di noccioline, patatine e pettegolezzi sulla vita del pittore. Livelli da sguattere.
Da comari della peggiore specie. Facile discolparsi svalutando l'artista e il suo
lavoro. Per fortuna non sono tutti come voi: scrittori, poeti, artisti e persone di vero
spessore, mi apprezzano e mi amano. Non starò a farvi l'elenco, sarebbe didascalico.
E adolescenziale. In teoria, e anche in pratica, avrei bisogno dell'apprezzamento
di una sola persona: il mio. E io mi amo e mi apprezzo, conosco il mio valore.
Il mio blog era l'occasione per farvi comunicare direttamente con l'artista, e voi
l'avete sprecata nel pettegolezzo e nella volgarità. Ne prendo atto, anche con vero
divertimento, perché l'idiozia è maledettamente divertente, ed è sempre bello
ribaltare i banchi e smerdare la cattedra del professore. E scrivere sulla lavagna:
Leopardi merda! A me gli idioti sono sempre piaciuti. Sono sempre stato dalla
loro parte, per pietà, infinita pietà. Gli intelligenti non hanno bisogno di me,
in fondo, e si nutrono delle mie opere magari anche in silenzio. L'idiota lo fermo
e lo combatto e lo predo a calci in culo solo quando vuole prevaricare sul più
debole, allora intervengo. Fra di voi non vedo deboli, per questo intervengo poco.
Siete idioti forti, fortemente idioti. E alla fine non vedo nemmeno violenti.
Quattro disperati senza arte ma con la "parte" dell'imbecille. Pronti a vomitare
merda perché stufi di farla dal culo in una casa senza vita e senza amore.
In quella casa stretta e angosciante che deve essere la vostra vita, con salotti di
noia mortale e camere da letto ingessate nell'orrore del conformismo. Eiaculate
e avete spasmi clitoridei da rotocalco, come quei poveracci che vanno in Sardegna
per sbavare sul lusso degli altri, dimentichi di quella nobiltà e dignità che è il
carattere, l'unicità e l'orgoglio della propria esistenza individuale. Pecore al
macello. Siete il Nulla, contaminato dal Niente. Pensate: non siete degni nemmeno
di un blog sul Fatto, come il sottoscritto. Zecche invidiose. Lombrichi. Puzzole.
Dio, quanto vi amo, idioti!
che nel monologo Il mio blog denunciavo la vostra incapacità di ragionare e di
ascolto dei miei contenuti, per poi ricavarne un pensiero degno di essere pensato e
comunicato. Siete voi il fallimento. Non io. Lo so che è dura accettarlo. Siete sul blog
di un poeta che "elargisce" a piene mani contenuti sotto forma di poesie, pensieri,
aforismi e film. Questo deve fare il blogger: esprimersi e condividere. In attesa di
reazioni con un minimo di carburante neuronale. E invece? Siete voi la fuffa. Il
totale Niente. Siete voi che non portate nel mondo nemmeno una piccola luce.
Anche un piccolo blog è una piccola parte di mondo. Il vostro livello è da cesso
di autogrill in alcuni casi, non sempre per carità. Vi riconosco l'abilità di imbastire
vacuità acide sul sottoscritto, di sviare l'attenzione dai miei lavori, senza nemmeno
rendervi conto della vostra volgarità e mancanza di decoro neuronale. Sarebbe
come andare alla mostra di un pittore senza relazionarsi alle opere, ma occupandosi
solo di noccioline, patatine e pettegolezzi sulla vita del pittore. Livelli da sguattere.
Da comari della peggiore specie. Facile discolparsi svalutando l'artista e il suo
lavoro. Per fortuna non sono tutti come voi: scrittori, poeti, artisti e persone di vero
spessore, mi apprezzano e mi amano. Non starò a farvi l'elenco, sarebbe didascalico.
E adolescenziale. In teoria, e anche in pratica, avrei bisogno dell'apprezzamento
di una sola persona: il mio. E io mi amo e mi apprezzo, conosco il mio valore.
Il mio blog era l'occasione per farvi comunicare direttamente con l'artista, e voi
l'avete sprecata nel pettegolezzo e nella volgarità. Ne prendo atto, anche con vero
divertimento, perché l'idiozia è maledettamente divertente, ed è sempre bello
ribaltare i banchi e smerdare la cattedra del professore. E scrivere sulla lavagna:
Leopardi merda! A me gli idioti sono sempre piaciuti. Sono sempre stato dalla
loro parte, per pietà, infinita pietà. Gli intelligenti non hanno bisogno di me,
in fondo, e si nutrono delle mie opere magari anche in silenzio. L'idiota lo fermo
e lo combatto e lo predo a calci in culo solo quando vuole prevaricare sul più
debole, allora intervengo. Fra di voi non vedo deboli, per questo intervengo poco.
Siete idioti forti, fortemente idioti. E alla fine non vedo nemmeno violenti.
Quattro disperati senza arte ma con la "parte" dell'imbecille. Pronti a vomitare
merda perché stufi di farla dal culo in una casa senza vita e senza amore.
In quella casa stretta e angosciante che deve essere la vostra vita, con salotti di
noia mortale e camere da letto ingessate nell'orrore del conformismo. Eiaculate
e avete spasmi clitoridei da rotocalco, come quei poveracci che vanno in Sardegna
per sbavare sul lusso degli altri, dimentichi di quella nobiltà e dignità che è il
carattere, l'unicità e l'orgoglio della propria esistenza individuale. Pecore al
macello. Siete il Nulla, contaminato dal Niente. Pensate: non siete degni nemmeno
di un blog sul Fatto, come il sottoscritto. Zecche invidiose. Lombrichi. Puzzole.
Dio, quanto vi amo, idioti!
mercoledì 18 dicembre 2019
martedì 17 dicembre 2019
lunedì 16 dicembre 2019
SAGGEZZA ADDAMS
Le cose più profonde sulla vita me le ha trasmesse
una serie televisiva: La famiglia Addams.
Nemmeno dieci anni di filosofia reggono il confronto,
nemmeno Platone e il suo iperuranio.
Per gli Addams una giornata di pioggia come
quella di oggi è una bellissima giornata, se ci
aggiungete tuoni e fulmini, diventa splendida.
Sono andato a fare colazione nel bar dove c'è il barista
bello, virile, atletico, di una gentilezza bruna,
forte, mai complimentosa, mi aggrappo alla sua
vitalità per credere nel nuovo giorno, e una
donna mi ha sfiorato sul marciapiede, parlava
al cellulare e ironizzava su questa "bellissima
giornata". Ecco una che non ha capito un cazzo
della famiglia Addams, ho pensato. Una che si
è sposata pensando che il giorno del matrimonio
fosse il più bello della sua vita, tre mesi di dieta
per entrare dentro il vestito bianco e poi solo
un rosario di giorni sognando il divorzio...
Nella serie televisiva le persone si spaventavano
quando entravano nella casa della famiglia
Addams e fuggivano via in preda al panico.
Il Ricky ragazzino si diceva: Io sarò loro amico.
Per questo sono diventato l'amico dei poeti.
Grazie a una serie televisiva americana.
una serie televisiva: La famiglia Addams.
Nemmeno dieci anni di filosofia reggono il confronto,
nemmeno Platone e il suo iperuranio.
Per gli Addams una giornata di pioggia come
quella di oggi è una bellissima giornata, se ci
aggiungete tuoni e fulmini, diventa splendida.
Sono andato a fare colazione nel bar dove c'è il barista
bello, virile, atletico, di una gentilezza bruna,
forte, mai complimentosa, mi aggrappo alla sua
vitalità per credere nel nuovo giorno, e una
donna mi ha sfiorato sul marciapiede, parlava
al cellulare e ironizzava su questa "bellissima
giornata". Ecco una che non ha capito un cazzo
della famiglia Addams, ho pensato. Una che si
è sposata pensando che il giorno del matrimonio
fosse il più bello della sua vita, tre mesi di dieta
per entrare dentro il vestito bianco e poi solo
un rosario di giorni sognando il divorzio...
Nella serie televisiva le persone si spaventavano
quando entravano nella casa della famiglia
Addams e fuggivano via in preda al panico.
Il Ricky ragazzino si diceva: Io sarò loro amico.
Per questo sono diventato l'amico dei poeti.
Grazie a una serie televisiva americana.
domenica 15 dicembre 2019
L'immensa stupidità di Chicca
Come può una donna mediamente intelligente e con media cultura come
Chicca, come può essere così immensamente stupida?
Ci vuole del talento. Pensare che Ricky Farina, il contrario dell'anonimato,
possa travestirsi da anonimo, a che pro? Con quale gusto?
Perché? Quanta idiozia si cela in questa supposizione, idiozia psicologica,
e la Chicca a volte si vanta di essere psicologa!
Ehehehehhe
E come è abile a travisare, il blogger non si lamenta, ha più volte
detto che si diverte e vi studia, il blogger ha più volte detto che
lui è un bergsoniano e i bergsoniani non chiudono mai, aprono sempre.
Anche i culi a volte. (Dio, che volgarità).
Il blogger dice solo che in futuro non si sprecherà a rispondere a
commenti fuori tema, perché i commenti fuori tema ignorano
appositamente il contenuto proposto (Chicca, abilissima in questa
cosa, è stata lei a iniziare, la vera troll del blog).
E quindi se voi ignorate i miei contenuti perché io non dovrei
fare altrettanto? Qualcuno sa rispondere?
Il blogger ha sdoganato l'insulto creativo, per chi ne è capace.
Non certo il bullismo. E si è sempre reso disponibile a correre
in aiuto a chi era o è in difficoltà, cancellando sotto richiesta
i commenti non apprezzati.
Fosca è il più imprevedibile dei commentatori e segarlo
sarebbe un atto osceno, anche perché piace tanto a Ethel.
Saluti Chicca!
Ehehehehe
p.s.
Anzi, a dirla tutta, Ethel mi ha detto che viene su questo
blog appositamente per leggere Fosca, manco per me!
Chicca, come può essere così immensamente stupida?
Ci vuole del talento. Pensare che Ricky Farina, il contrario dell'anonimato,
possa travestirsi da anonimo, a che pro? Con quale gusto?
Perché? Quanta idiozia si cela in questa supposizione, idiozia psicologica,
e la Chicca a volte si vanta di essere psicologa!
Ehehehehhe
E come è abile a travisare, il blogger non si lamenta, ha più volte
detto che si diverte e vi studia, il blogger ha più volte detto che
lui è un bergsoniano e i bergsoniani non chiudono mai, aprono sempre.
Anche i culi a volte. (Dio, che volgarità).
Il blogger dice solo che in futuro non si sprecherà a rispondere a
commenti fuori tema, perché i commenti fuori tema ignorano
appositamente il contenuto proposto (Chicca, abilissima in questa
cosa, è stata lei a iniziare, la vera troll del blog).
E quindi se voi ignorate i miei contenuti perché io non dovrei
fare altrettanto? Qualcuno sa rispondere?
Il blogger ha sdoganato l'insulto creativo, per chi ne è capace.
Non certo il bullismo. E si è sempre reso disponibile a correre
in aiuto a chi era o è in difficoltà, cancellando sotto richiesta
i commenti non apprezzati.
Fosca è il più imprevedibile dei commentatori e segarlo
sarebbe un atto osceno, anche perché piace tanto a Ethel.
Saluti Chicca!
Ehehehehe
p.s.
Anzi, a dirla tutta, Ethel mi ha detto che viene su questo
blog appositamente per leggere Fosca, manco per me!
sabato 14 dicembre 2019
DUE AFORISMI
Nella vita bisogna sempre fare qualcosa di insolito,
persino vivere.
*
Guarda sempre il lato negativo di ogni cosa.
Poi sviluppalo.
persino vivere.
*
Guarda sempre il lato negativo di ogni cosa.
Poi sviluppalo.
mercoledì 11 dicembre 2019
IL FORCIPE DI CHAMBERLEN
La vita è spettrale.
Anche in mezzo alle bistecche.
Al grasso che cola.
La vita è spettrale.
Anche se ti metti i sassi
nelle tasche.
Anche se il forcipe di Chamberlen
ha lasciato il segno
sul feto cocciuto.
La vita è spettrale.
Ogni stella, anche il sole,
è spettrale.
Anche se il grano, anche se
la semina, anche se
il pane...
Anche in mezzo alle bistecche.
Al grasso che cola.
La vita è spettrale.
Anche se ti metti i sassi
nelle tasche.
Anche se il forcipe di Chamberlen
ha lasciato il segno
sul feto cocciuto.
La vita è spettrale.
Ogni stella, anche il sole,
è spettrale.
Anche se il grano, anche se
la semina, anche se
il pane...
martedì 10 dicembre 2019
QUANDO SENTO
Quando sento la vita in tutta la sua ritmica vertigine,
non posso non pensare alla "vita negra."
E ogni pallida vigliaccheria, ogni pallido sentire
vola via nei cieli: la vita negra è DIVINA.
La forza, il muscolo, la Natura. Elasticità estatica.
Balzo felino nel tripudio della gioia.
non posso non pensare alla "vita negra."
E ogni pallida vigliaccheria, ogni pallido sentire
vola via nei cieli: la vita negra è DIVINA.
La forza, il muscolo, la Natura. Elasticità estatica.
Balzo felino nel tripudio della gioia.
lunedì 9 dicembre 2019
I CLASSICI CHISCIOTTE
Taxi Driver è un classico e Scorsese è ancora vivo.
Non dire puttanate Fosca.
I classici Chisciotte stanno a indicare un percorso
che si è strutturato nel tempo.
Un percorso, un lavoro, una dedizione.
Non sono mica un "bla bla" come te.
Non dire puttanate Fosca.
I classici Chisciotte stanno a indicare un percorso
che si è strutturato nel tempo.
Un percorso, un lavoro, una dedizione.
Non sono mica un "bla bla" come te.
domenica 8 dicembre 2019
venerdì 6 dicembre 2019
FINE
Ridammi indietro tutto quello che ti ho dato.
Anche i baci, tutto. Anche le carezze.
Tutte le cene che ti ho offerto, rigurgitale.
Ti blocco. Ti blocco dappertutto. Non rivolgermi
più la parola e nemmeno il pensiero.
Anche gli schizzi, tutti i miei schizzi li rivoglio
indietro, addosso. Non sei una puttana!
Ti rendi conto? Mi avevi illuso! Con le tue
cosce spalancate nell'universo. Come osi?
Come osi solo immaginare che io voglia
la quiete del focolare e l'eros addomesticato?
Fine. Basta. Fine. Attenta. Attenta a non tornare
più sui miei passi, non i tuoi, i miei, attenta!
Ridammi indietro i sentieri nel vento, la tua
nudità sospesa, i nostri abbracci accatastati
sulla sponda del fiume, le nuvole, i sogni e le
mani dentro le mutande, tutto, rivoglio tutto.
Paura? Ci hai creduto? Paurosa. Ahahaha.
Si va a Parigi a Capodanno. In macchina. Ok?
Anche i baci, tutto. Anche le carezze.
Tutte le cene che ti ho offerto, rigurgitale.
Ti blocco. Ti blocco dappertutto. Non rivolgermi
più la parola e nemmeno il pensiero.
Anche gli schizzi, tutti i miei schizzi li rivoglio
indietro, addosso. Non sei una puttana!
Ti rendi conto? Mi avevi illuso! Con le tue
cosce spalancate nell'universo. Come osi?
Come osi solo immaginare che io voglia
la quiete del focolare e l'eros addomesticato?
Fine. Basta. Fine. Attenta. Attenta a non tornare
più sui miei passi, non i tuoi, i miei, attenta!
Ridammi indietro i sentieri nel vento, la tua
nudità sospesa, i nostri abbracci accatastati
sulla sponda del fiume, le nuvole, i sogni e le
mani dentro le mutande, tutto, rivoglio tutto.
Paura? Ci hai creduto? Paurosa. Ahahaha.
Si va a Parigi a Capodanno. In macchina. Ok?
giovedì 5 dicembre 2019
BRUNO
Ecco perché amo YOUTUBE.
Hanno caricato questo video di recente
che non conoscevo: questo è proprio
il mio Bruno, il Bruno che ho conosciuto,
ancora integro, orgoglioso, bello.
Grazie di cuore a chi ha realizzato questo
filmato e lo ha proposto ora in occasione
del decennale della sua morte.
Hanno caricato questo video di recente
che non conoscevo: questo è proprio
il mio Bruno, il Bruno che ho conosciuto,
ancora integro, orgoglioso, bello.
Grazie di cuore a chi ha realizzato questo
filmato e lo ha proposto ora in occasione
del decennale della sua morte.
mercoledì 4 dicembre 2019
ATTIMI
Attimi! Perdonami, non so che cosa mi sia successo.
Ti chiedo scusa. Chiedo scusa anche Morton.
Un abbraccio.
Ti chiedo scusa. Chiedo scusa anche Morton.
Un abbraccio.
martedì 3 dicembre 2019
NESSUNA DIFFIDA
Questo blog non diffida nessuno e tantomeno espelle.
Attimi può restare, se le fa piacere. Ho solo detto che se
non mi chiede scusa per l'alto tradimento, con me ha finito
di chiacchierare. Non tollero che i suoi seguaci, da lei
amati e nutriti, mi diano dell'ipocrita, sia in particolare
che in generale. Non siamo tutti ipocriti e io non lo sono.
Come non siamo tutti vittime e carnefici allo stesso tempo.
Ricordo che lo disse proprio Primo Levi dopo avere visto
Il portiere di notte della Cavani. E Primo Levi non è stato
carnefice di nessuno, se non tragicamente di se stesso.
Questo per dire che non vale mischiare tutto: io non sono
ipocrita. Non mi mischio agli ipocriti. L'ipocrisia mi fa
schifo perché è in grado di falsificare una vita intera, e a
me interessano solo le vite vissute nella verità di se stessi.
Il mio motto è sempre stato: fingere sempre, mentire mai.
Non vedo su questo blog persone attrezzate di neuroni
in grado di capire la sottile differenza tra fingere e mentire.
Evidentemente merito dei seguaci di poco acume. Avrò
anche io qualcosa da scontare, e in fondo gli stupidi mi
sono sempre piaciuti di più degli intelligenti. Per questo
vi lascio liberi, vi sguinzaglio su questo spazio, perché è
uno spasso, io vi studio in realtà, dopo avere riso e sorriso.
Studio il comportamento umano, anche qui, fra di voi.
Attimi può restare, se le fa piacere. Ho solo detto che se
non mi chiede scusa per l'alto tradimento, con me ha finito
di chiacchierare. Non tollero che i suoi seguaci, da lei
amati e nutriti, mi diano dell'ipocrita, sia in particolare
che in generale. Non siamo tutti ipocriti e io non lo sono.
Come non siamo tutti vittime e carnefici allo stesso tempo.
Ricordo che lo disse proprio Primo Levi dopo avere visto
Il portiere di notte della Cavani. E Primo Levi non è stato
carnefice di nessuno, se non tragicamente di se stesso.
Questo per dire che non vale mischiare tutto: io non sono
ipocrita. Non mi mischio agli ipocriti. L'ipocrisia mi fa
schifo perché è in grado di falsificare una vita intera, e a
me interessano solo le vite vissute nella verità di se stessi.
Il mio motto è sempre stato: fingere sempre, mentire mai.
Non vedo su questo blog persone attrezzate di neuroni
in grado di capire la sottile differenza tra fingere e mentire.
Evidentemente merito dei seguaci di poco acume. Avrò
anche io qualcosa da scontare, e in fondo gli stupidi mi
sono sempre piaciuti di più degli intelligenti. Per questo
vi lascio liberi, vi sguinzaglio su questo spazio, perché è
uno spasso, io vi studio in realtà, dopo avere riso e sorriso.
Studio il comportamento umano, anche qui, fra di voi.
lunedì 2 dicembre 2019
domenica 1 dicembre 2019
A TE
A te, curvo sui tuoi anni,
indocile alla senile bonaccia,
a te che sbirci le coppiette
e i loro orizzonti di baci e
carezze, a te, ancora curioso
dell'amore, che aizzi il tuo
sangue fra cespugli d'autunno,
e sogni ancora di giovinezza
e di ardori acerbi, a te, matusa,
che spargi seme opaco sull'erba,
tradito da un coito tardivo,
a te, vecchio porco, libidinoso,
a te che torni a casa e sputi
sulle tue radiografie, e gemi
di freschezza oltre l'artrite,
a te, dedico questi versi, mio
sosia incarnato, destino fulgido,
purezza e purezza, non altro,
di morsi, bava e dentiere
scheggiate.
indocile alla senile bonaccia,
a te che sbirci le coppiette
e i loro orizzonti di baci e
carezze, a te, ancora curioso
dell'amore, che aizzi il tuo
sangue fra cespugli d'autunno,
e sogni ancora di giovinezza
e di ardori acerbi, a te, matusa,
che spargi seme opaco sull'erba,
tradito da un coito tardivo,
a te, vecchio porco, libidinoso,
a te che torni a casa e sputi
sulle tue radiografie, e gemi
di freschezza oltre l'artrite,
a te, dedico questi versi, mio
sosia incarnato, destino fulgido,
purezza e purezza, non altro,
di morsi, bava e dentiere
scheggiate.
UN VOLTO NELLA FOLLA
Ecco uno dei film Chisciotte che rispecchiano alla perfezione la mia poetica.
Il titolo è il calco di un famoso film di Kazan.
A me interessa l'individuo: l'indivisibile.
In mezzo a questa folla l'unico individuo è quello con le scarpe
slacciate che gira su se stesso, che cerca qualcosa nel cielo e
attende un segno forse, o un altro volto per comunicare.
L'unico individuo: un barbone.
Il titolo è il calco di un famoso film di Kazan.
A me interessa l'individuo: l'indivisibile.
In mezzo a questa folla l'unico individuo è quello con le scarpe
slacciate che gira su se stesso, che cerca qualcosa nel cielo e
attende un segno forse, o un altro volto per comunicare.
L'unico individuo: un barbone.
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