mercoledì 29 marzo 2017
NON DARMI UNA RAGIONE
Non darmi una ragione per continuare ad amarti.
Non voglio ragioni. Ti sento lontana, sei l'eco di
te stessa. Ombra dell'incanto perduto, quando ogni
respiro era un gioco a intrecciarsi, quando l'alba
tornava sui suoi passi per bersi ancora un sorso di
notte. Non darmi una ragione per continuare ad
amarti. Non voglio ragioni. Non è mai lucido
l'amore, ma è oscura fuga di orizzonti aperti.
C'è più amore in un addio gettato nel vuoto che
in tutta questa lenta agonia di scuse e rimorsi.
Non darmi una ragione per continuare ad amarti.
Non voglio ragioni. Frana il cuore, niente, tutto.
martedì 28 marzo 2017
11 AFORISMI CRUDELI - IL FATTO QUOTIDIANO
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/03/28/undici-aforismi-crudeli-anzi-come-non-diventai-un-copywriter-per-fortuna/3479441/
lunedì 27 marzo 2017
domenica 26 marzo 2017
HO DEI SENSI DI COLPA
Cari amici del blog, ho dei sensi di colpa nei vostri confronti. Vorrei farvi delle rivelazioni
sconvolgenti sulla mia vita, vorrei divertirvi, stupirvi, incuriosirvi con una vita spettacolare,
invece sono appena andato a fare la spesa all'Esselunga. Vi chiedo scusa, sono quello che
sono. E che cosa sono? Non lo so. Un debosciato? Un fallito? Un vecchio porco? Magari!
Sono un tipo per vegetariani: né carne né pesce. Infrollito da una vita senza acrobazie posso
solo donarvi l'avventura del mio respiro, non altro. Riuscirete mai a perdonarmi?
sconvolgenti sulla mia vita, vorrei divertirvi, stupirvi, incuriosirvi con una vita spettacolare,
invece sono appena andato a fare la spesa all'Esselunga. Vi chiedo scusa, sono quello che
sono. E che cosa sono? Non lo so. Un debosciato? Un fallito? Un vecchio porco? Magari!
Sono un tipo per vegetariani: né carne né pesce. Infrollito da una vita senza acrobazie posso
solo donarvi l'avventura del mio respiro, non altro. Riuscirete mai a perdonarmi?
sabato 25 marzo 2017
TEST DI INTELLIGENZA
Rispondete a queste tre domande e valuterò la vostra intelligenza.
Qual è la persona più bella che conoscete?
Qual è la persona più originale che conoscete?
Qual è la persona più intelligente che conoscete?
Se la risposta non è stata Ricky Farina in almeno tre delle domande
che vi ho fatto...siete stupidi!
L'INCONTRO CON NANNI SVAMPA
Giovedì siamo andati a Laveno a trovare Nanni Svampa e la sua dolce consorte, eravamo
io, Roberto e Frank. Ci hanno accolto con simpatia e dolcezza. Nanni non può più cantare
per problemi cardiaci, fumava due pacchetti di Marlboro rosse al giorno. Ha nel cassetto
un libro di pensieri, aneddoti, aforismi, e speriamo che Mondadori si decida a pubblicarlo.
E' un uono di quasi 80, malato di cuore, dimagrito, ma lo spirito è sempre arguto, e gli occhi
hanno una luce ridente e una freschezza che commuove. Ci ha raccontato qualcosa delle
osterie della vecchia Milano, mio fratello sta scrivendo un libro sul Pelè, così chiamato
perché scartava e dribblava i poliziotti nelle sue fughe a piedi, e il Pelè è un cantante da
osteria che è entrato in contatto anche con Nanni, questo il motivo del nostro incontro,
ma in realtà è stato più che altro un pellegrinaggio verso un uomo imprescindibile per
chi vuole conoscere Milano, la Milano degli anni Sessanta e Settanta, una Milano viva,
febbrile, dove nelle osterie capitava di vedere Mina giocare a carte o Turatello, il re
delle bische. Una Milano anche violenta ma vitale e imprevedibile. Nanni ci ha detto
che sa parlare tutti i dialetti oltre al milanese ovviamente, ci ha detto una battuta di
Govi, un autore e attore teatrale genovese:" La salute senza palanche è una mezza
malattia". E poi ci ha deliziato con una barzelletta in stile genovese: al bar un genovese
dice a un amico che è morta la moglie, l'amico chiede - che cosa aveva?- e il genovese
risponde - non molto, solo qualche collana e due anelli -. Ci siamo fatti delle belle
risate insieme a Nanni, e ogni tanto ci sbirciava con i suoi occhietti luminosi, forse
domandosi - ma chi cazzo siete? -. La moglie gentilissima ci ha preparato il caffè e
continuava a tirare fuori bottiglie di acqua minerale perché avevamo tanta sete.
Roberto ha portato una torta al cioccolato con lamponi e Svampa si è goduto la torta,
è un gran goloso, mangiando con le mani i lamponi uno a uno, prima di perdersi
nel cioccolato. Al momento dei saluti mi ha guardato e mi ha detto: "Fai il bravo".
venerdì 24 marzo 2017
giovedì 23 marzo 2017
VI INFORMO CHE SONO UN TIPO STRANO
Vi informo che sono un tipo strano. Non stranissimo. Solo strano.
A volte ho il cervello capovolto e il testicolo pulsante.
Amo la poesia ma amo anche le aragoste vive nell'intestino.
Non riesco a essere una cosa senza essere anche il contrario
di quella cosa. Il mio lato oscuro è tormentato dai lampi.
Mi sveglio la mattina con il cervello duro. Vescica cerebrale
di corallo purissimo. E la musica dell'universo mi affama.
Sento la magia di ogni banalità, di una banalità come questa
che sto per dirvi: vivere è la misercordia di ogni attimo.
A volte ho il cervello capovolto e il testicolo pulsante.
Amo la poesia ma amo anche le aragoste vive nell'intestino.
Non riesco a essere una cosa senza essere anche il contrario
di quella cosa. Il mio lato oscuro è tormentato dai lampi.
Mi sveglio la mattina con il cervello duro. Vescica cerebrale
di corallo purissimo. E la musica dell'universo mi affama.
Sento la magia di ogni banalità, di una banalità come questa
che sto per dirvi: vivere è la misercordia di ogni attimo.
POESIA IN DIALETTO "OSKANITRO"
M'affacchio alla funestra, fo la sputazza sur la testa
de lo cojone che va a lavurare, chisti coatti der tubo
intra lo culo, dello banano intra lo culo, chisti coatti!
M'affacchio alla funestra, fo la sburrazza sur la testa
de la pensionata che zoppica alla spesa tutti curva cun
la dentiera traballo nella bucca che più non bacia lu cazzu.
M'affacchio alla funestra, fo la risata de chi se scolora
de risate allo guardu dello mundo impolpettatu, oh santu
iddio misericordiuso, ne lo vicolo cieco me cago lu sole.
mercoledì 22 marzo 2017
martedì 21 marzo 2017
POMPA - IL FATTO QUOTIDIANO
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/03/21/poesia-nicolino-pompa-e-il-peso-di-vivere-con-la-verita-addosso/3453441/
SANTO
Eccomi tornato dallo shopping. Sono contento. Sono stato all'OVS. Lo so,
non è una cosa di lusso, ma comunque decente. Una bella giacca che mi sta
alla perfezione, e magliettine colorate, alcune con il collo a V. Uscito dall'OVS
mi stavo recando in un negozio di scarpe e sul mio cammino vedo un signore,
elegantissimo nella sua miseria, un clochard simpatico che mi dice: " Chi mi
vuole bene e mi offre un caffè? ho proprio bisogno di un caffè". Sorrido.
Non posso non aiutarlo. E in fondo gli voglio bene. Mi dice che sembro un
attore, gli dico che sono un regista. I suoi occhi si illuminano e mi racconta
una trama improbabile di un film che ha in testa. La trama parla di una
famiglia dove le figlie fanno le prostitute, la moglie va a letto con tutti e
con la complicità del marito, e il marito alla fine viene fermato dalla polizia.
La trama non mi interessa, mi interessano gli occhi di Santo mentre tutto
felice mi racconta le sue stravaganze. Gli dico che voglio fargli un ritratto.
Entriamo in un negozio di sanitari e chiediamo una penna, scrivo il mio
cellulare, e dico a Santo di chiamarmi quando vuole. Quando ci salutiamo
lo sento esclamare "Oggi si sono aperte le porte del cielo!". Vorrei tornare
indietro e dirgli che non sono un regista famoso, si sono aperte solo le
porte della Chisciotte, ma perché non farlo sognare? Santo è simpatico.
non è una cosa di lusso, ma comunque decente. Una bella giacca che mi sta
alla perfezione, e magliettine colorate, alcune con il collo a V. Uscito dall'OVS
mi stavo recando in un negozio di scarpe e sul mio cammino vedo un signore,
elegantissimo nella sua miseria, un clochard simpatico che mi dice: " Chi mi
vuole bene e mi offre un caffè? ho proprio bisogno di un caffè". Sorrido.
Non posso non aiutarlo. E in fondo gli voglio bene. Mi dice che sembro un
attore, gli dico che sono un regista. I suoi occhi si illuminano e mi racconta
una trama improbabile di un film che ha in testa. La trama parla di una
famiglia dove le figlie fanno le prostitute, la moglie va a letto con tutti e
con la complicità del marito, e il marito alla fine viene fermato dalla polizia.
La trama non mi interessa, mi interessano gli occhi di Santo mentre tutto
felice mi racconta le sue stravaganze. Gli dico che voglio fargli un ritratto.
Entriamo in un negozio di sanitari e chiediamo una penna, scrivo il mio
cellulare, e dico a Santo di chiamarmi quando vuole. Quando ci salutiamo
lo sento esclamare "Oggi si sono aperte le porte del cielo!". Vorrei tornare
indietro e dirgli che non sono un regista famoso, si sono aperte solo le
porte della Chisciotte, ma perché non farlo sognare? Santo è simpatico.
SHOPPING
Oggi è uno di quei giorni di shopping. Ho voglia di una giacca nuova.
Di magliette nuove. Di scarpe nuove. E forse anche di pantaloni nuovi.
Cascasse il mondo, cascasse sui miei piedi, oggi è shopping purissimo.
Ho voglia di sorridere alle commesse, ho voglia di fare il piacione.
Oggi soffro di gravidanze isteriche mentali. C'è un feto incazzato nel
mio cranio. Oggi il mio cuore pulsa come un pesce agonizzante.
Oggi è oggi, oggi non è domani. Oggi è un'anguilla che mi scivola
sul collo. Oggi è il contrario di domani. L'opposto di ieri. Oggi è eterno.
Shopping. Shopping. Adorabile parola. L'unica parola che insieme
alla parola Amore è in grado di farmi dimenticare l'agonia.
Di magliette nuove. Di scarpe nuove. E forse anche di pantaloni nuovi.
Cascasse il mondo, cascasse sui miei piedi, oggi è shopping purissimo.
Ho voglia di sorridere alle commesse, ho voglia di fare il piacione.
Oggi soffro di gravidanze isteriche mentali. C'è un feto incazzato nel
mio cranio. Oggi il mio cuore pulsa come un pesce agonizzante.
Oggi è oggi, oggi non è domani. Oggi è un'anguilla che mi scivola
sul collo. Oggi è il contrario di domani. L'opposto di ieri. Oggi è eterno.
Shopping. Shopping. Adorabile parola. L'unica parola che insieme
alla parola Amore è in grado di farmi dimenticare l'agonia.
lunedì 20 marzo 2017
ALLA MOSTRA DI MANET
Oggi sono stato alla mostra di Manet. Ho sfiorato un capolavoro dietro l'altro
soffermandomi 20 secondi per ogni capolavoro, una rapida occhiata al quadro,
uno sguardo alla targhetta e via verso il quadro successivo. Davanti a ogni
quadro dovrebbero esserci le sabbie mobili, bisognerebbe sprofondare fino
a soffocare e poi essere tirati in salvo da una mano meccanica, così si devono
visitare i musei, invece i quadri come patatine, uno dietro l'altro. E via fino
a guadagnare l'uscita per poi fare incetta di magnetini da attaccare al frigo.
L'esperienza museale dovrebbe essere uno sconvolgente percorso di emozioni,
invece si riduce a una isterica passeggiata, senza stupore. Alcuni semi di luce
restano nella mente. Spero di avere degli incubi stanotte, incubi d'amore.
soffermandomi 20 secondi per ogni capolavoro, una rapida occhiata al quadro,
uno sguardo alla targhetta e via verso il quadro successivo. Davanti a ogni
quadro dovrebbero esserci le sabbie mobili, bisognerebbe sprofondare fino
a soffocare e poi essere tirati in salvo da una mano meccanica, così si devono
visitare i musei, invece i quadri come patatine, uno dietro l'altro. E via fino
a guadagnare l'uscita per poi fare incetta di magnetini da attaccare al frigo.
L'esperienza museale dovrebbe essere uno sconvolgente percorso di emozioni,
invece si riduce a una isterica passeggiata, senza stupore. Alcuni semi di luce
restano nella mente. Spero di avere degli incubi stanotte, incubi d'amore.
COME TRADIZIONE
Bene. Come tradizione diamo il benvenuto a Paoly su questo blog.
Oggi monto il quarto film romano lasciato in sospeso, una visita al
pittore Fausto Battelli insieme a Pompa e alle mie due nuove amiche
Donatella e Marianna. Tra l'altro ho altro materiale su Pompa che
non ho messo nel film Pompa a sangue caldo, magari lo monto, anche
se ho paura di spompare Pompa, non è che poi fate indigestione?
Oggi monto il quarto film romano lasciato in sospeso, una visita al
pittore Fausto Battelli insieme a Pompa e alle mie due nuove amiche
Donatella e Marianna. Tra l'altro ho altro materiale su Pompa che
non ho messo nel film Pompa a sangue caldo, magari lo monto, anche
se ho paura di spompare Pompa, non è che poi fate indigestione?
sabato 18 marzo 2017
FACCIO SOGNI E MI SVEGLIO
La notte mi sveglio tre volte per pisciare, la pipì mi esce
quasi fuori dai sogni, ho l'inconscio diuretico e la vescica
che gode come una vacca quando piscio i miei sogni.
Poi la mia mente torna a coprirmi come una coperta
sconvolta, e sogno di schiantarmi contro una montagna
in aereo, e sogno di camminare al fianco di Marco Ferreri
che magicamente si trasforma in Giuseppe Ungaretti.
Sogno anche di arrampicarmi sulle finestre di un palazzo
e di spiare all'interno la vita domestica degli altri,
sconosciuti che sento fratelli di sangue e di respiro.
E quando l'alba mi punge con il suo morso di vipera
tutta la realtà che mi preme sugli occhi non è altro che
un guscio vuoto nel deserto, e i miraggi scavano.
quasi fuori dai sogni, ho l'inconscio diuretico e la vescica
che gode come una vacca quando piscio i miei sogni.
Poi la mia mente torna a coprirmi come una coperta
sconvolta, e sogno di schiantarmi contro una montagna
in aereo, e sogno di camminare al fianco di Marco Ferreri
che magicamente si trasforma in Giuseppe Ungaretti.
Sogno anche di arrampicarmi sulle finestre di un palazzo
e di spiare all'interno la vita domestica degli altri,
sconosciuti che sento fratelli di sangue e di respiro.
E quando l'alba mi punge con il suo morso di vipera
tutta la realtà che mi preme sugli occhi non è altro che
un guscio vuoto nel deserto, e i miraggi scavano.
venerdì 17 marzo 2017
CHE COSA HO FATTO OGGI (PER ORA)
Ho fatto colazione al Quarto platano a Vittoria Apuana con mio fratello.
Vicino al Quarto platano abbiamo visto passare una ragazza dal corpo
perfetto, pantaloni stretti, appena si è girata è apparso un culo magnifico.
Due passi al Forte dove ho comprato un libro di articoli di Sciascia e un
saggio sulla borghesia. Poi ho pranzato con mamma, Robi, Isabelle e sua
figlia Velia. Ho mangiato gnocchi al ragù e un uovo in camicia con il
pesto. Prima di pranzare ho giocato con Velia a chi era più infantile.
Velia ha quasi un anno, io quasi 48, e ho vinto io. Nel pomeriggio ho
tosato l'erba del giardino mentre mio fratello zappava l'orticello.
Stasera vorrei andare al cinema a vedere Wolverine! Ecco.
Vicino al Quarto platano abbiamo visto passare una ragazza dal corpo
perfetto, pantaloni stretti, appena si è girata è apparso un culo magnifico.
Due passi al Forte dove ho comprato un libro di articoli di Sciascia e un
saggio sulla borghesia. Poi ho pranzato con mamma, Robi, Isabelle e sua
figlia Velia. Ho mangiato gnocchi al ragù e un uovo in camicia con il
pesto. Prima di pranzare ho giocato con Velia a chi era più infantile.
Velia ha quasi un anno, io quasi 48, e ho vinto io. Nel pomeriggio ho
tosato l'erba del giardino mentre mio fratello zappava l'orticello.
Stasera vorrei andare al cinema a vedere Wolverine! Ecco.
TODO MODO - CLANDESTINO
Ecco un bel video musicale girato dal mio amico Marco Brindasso e da suo figlio Niccolò.
Marco è stato il direttore della fotografia dei 4 cortometraggi di finzione che ho girato
assieme a Valentino Murgese: La vampira emofiliaca, Traum l'illusionista, Il palombaro
e Festina lente. Marco è un genovese generoso! Io lo chiamo "ragazzo eterno" e lui mi
chiama "Uomo vestito" perché quando faccio sesso non mi spoglio mai.
Marco è stato il direttore della fotografia dei 4 cortometraggi di finzione che ho girato
assieme a Valentino Murgese: La vampira emofiliaca, Traum l'illusionista, Il palombaro
e Festina lente. Marco è un genovese generoso! Io lo chiamo "ragazzo eterno" e lui mi
chiama "Uomo vestito" perché quando faccio sesso non mi spoglio mai.
martedì 14 marzo 2017
lunedì 13 marzo 2017
OK
Ok. Sono tornato da Roma. Giorni belli. Ho materiale per 4 film Chisciotte.
L'ennesimo ritratto a Nicolino Pompa che intitolerò "Pompa a sangue caldo",
sono andato nella tana del lupo in zona Rebibbia, e c'è materiale per un film
intenso, poi "Greg", un artista polacco che dipinge con il sole usando una
lente sopra dei cartoncini, poi un'apparizione per strada in zona piazza Bologna
di una donna strana e schiva, e infine il ritratto a Fausto Battelli, un ex paparazzo
della dolce vita, ora pittore affermato di bassorilievi, siamo andati a trovarlo
nella sua casa con giardino, io, Nicolino e le mie due nuove amiche Marianna
e Donatella, questo pittore di 83 anni ha paura della morte perché ama la
vita, si circonda di giovani, dona la sua casa per le loro feste, teneva un
cigno e un pavone nel giardino ma ora non ci sono più, il pavone perché
rompeva le palle con i suoi versi e il cigno perché era solo e la protezione
animali ha detto che i cigni soli possono andare in depressione. Ecco, in questi
giorni mi metto al lavoro, spero di riuscire a tirare fuori dei buoni film.
L'ennesimo ritratto a Nicolino Pompa che intitolerò "Pompa a sangue caldo",
sono andato nella tana del lupo in zona Rebibbia, e c'è materiale per un film
intenso, poi "Greg", un artista polacco che dipinge con il sole usando una
lente sopra dei cartoncini, poi un'apparizione per strada in zona piazza Bologna
di una donna strana e schiva, e infine il ritratto a Fausto Battelli, un ex paparazzo
della dolce vita, ora pittore affermato di bassorilievi, siamo andati a trovarlo
nella sua casa con giardino, io, Nicolino e le mie due nuove amiche Marianna
e Donatella, questo pittore di 83 anni ha paura della morte perché ama la
vita, si circonda di giovani, dona la sua casa per le loro feste, teneva un
cigno e un pavone nel giardino ma ora non ci sono più, il pavone perché
rompeva le palle con i suoi versi e il cigno perché era solo e la protezione
animali ha detto che i cigni soli possono andare in depressione. Ecco, in questi
giorni mi metto al lavoro, spero di riuscire a tirare fuori dei buoni film.
mercoledì 8 marzo 2017
LA MORTE AL TELEFONO
A Fiamma
Quando ti chiamano al telefono
e tu non hai voglia di rispondere
perché ti senti assente, ma alla terza
volta decidi di rispondere e un
amico ti dice che una tua amica
è morta, e per un attimo resti tra
l'incredulo e il divertito, e speri
che sia uno scherzo di cattivo gusto,
ma subito non ci speri più.
E resti con il cellulare in mano
come inebetito, con una piaga
di silenzio in più, con il ricordo
della tua amica che risuona
nella testa vuota e nel cuore vivo
che continua a battere come
se niente fosse, muscolo ostinato.
Quando non sai che cosa dire
perché la parola si ferma sulla
soglia, fragile e spaventata dal
nulla che siamo, dal nulla che
ci ricorda il suo regno. Quando
la morte arriva per telefono,
e finisce nella bolletta anche
l'eternità, e sai e senti che la tua
amica non ti chiamerà mai
più, se non nei sogni di una
notte infinita. Ripensi al tempo
vissuto assieme, a chi ieri
era carne, ed oggi è ombra.
L'estrema eleganza della morte.
La commedia un po'volgare
della vita. Magari hai fame.
E sete. E sai e senti che la tua
fame e la tua sete sono già
ombra, perché anche tu un giorno
sarai il protagonista indifeso
di una telefonata, ma hai la
memoria piena di spilli
dorati e ami ogni spillo, non
puoi fare altro che questo.
E torni alla tua assenza.
Quando ti chiamano al telefono
e tu non hai voglia di rispondere
perché ti senti assente, ma alla terza
volta decidi di rispondere e un
amico ti dice che una tua amica
è morta, e per un attimo resti tra
l'incredulo e il divertito, e speri
che sia uno scherzo di cattivo gusto,
ma subito non ci speri più.
E resti con il cellulare in mano
come inebetito, con una piaga
di silenzio in più, con il ricordo
della tua amica che risuona
nella testa vuota e nel cuore vivo
che continua a battere come
se niente fosse, muscolo ostinato.
Quando non sai che cosa dire
perché la parola si ferma sulla
soglia, fragile e spaventata dal
nulla che siamo, dal nulla che
ci ricorda il suo regno. Quando
la morte arriva per telefono,
e finisce nella bolletta anche
l'eternità, e sai e senti che la tua
amica non ti chiamerà mai
più, se non nei sogni di una
notte infinita. Ripensi al tempo
vissuto assieme, a chi ieri
era carne, ed oggi è ombra.
L'estrema eleganza della morte.
La commedia un po'volgare
della vita. Magari hai fame.
E sete. E sai e senti che la tua
fame e la tua sete sono già
ombra, perché anche tu un giorno
sarai il protagonista indifeso
di una telefonata, ma hai la
memoria piena di spilli
dorati e ami ogni spillo, non
puoi fare altro che questo.
E torni alla tua assenza.
lunedì 6 marzo 2017
domenica 5 marzo 2017
INTERVISTA A UN MOSTRO - IL FATTO QUOTIDIANO
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/03/05/intervista-a-un-mostro/3430995/
sabato 4 marzo 2017
DIO MIO
Ho comprato un sacchetto di caramelle sciolte: menta, limone
e miele. Sono sconvolto. Quando sono sconvolto ho bisogno di
caramelle come un bambino o un nonnetto. La Chisciotte a
volte è irriverente, ma lo fa sempre con amore. C'è una serie
di film dedicata ai miei vicini: una coppia degna di un film di
Walt Disney: potrebbero essere i cattivi, ma in realtà sono
tenerissimi. Lui è un signore che ha una relazione ossessiva
con la propria macchina, controlla e ricontrolla la chiusura
delle porte e del bagagliaio, può andare avanti per molto
tempo, anche 20 o 30 minuti, e se piove toglie via le gocce
di pioggia dai finestrini, una goccia dopo l'altra. Lei è una
donna grassa, dalla chioma rossa, e urla, o meglio, urlava.
La frase che urlava più spesso era :"Rivoglio il mio cervello".
Poco fa l'ho vista in lacrime sulle scale con un tubo in gola.
Mi ha fatto una pietà infinita. Non avrei mai pensato di provare
amore per questa donna. "Che cosa le è successo signora?",
e lei in lacrime mi ha fatto un gesto disperato. Dio, Dio mio.
e miele. Sono sconvolto. Quando sono sconvolto ho bisogno di
caramelle come un bambino o un nonnetto. La Chisciotte a
volte è irriverente, ma lo fa sempre con amore. C'è una serie
di film dedicata ai miei vicini: una coppia degna di un film di
Walt Disney: potrebbero essere i cattivi, ma in realtà sono
tenerissimi. Lui è un signore che ha una relazione ossessiva
con la propria macchina, controlla e ricontrolla la chiusura
delle porte e del bagagliaio, può andare avanti per molto
tempo, anche 20 o 30 minuti, e se piove toglie via le gocce
di pioggia dai finestrini, una goccia dopo l'altra. Lei è una
donna grassa, dalla chioma rossa, e urla, o meglio, urlava.
La frase che urlava più spesso era :"Rivoglio il mio cervello".
Poco fa l'ho vista in lacrime sulle scale con un tubo in gola.
Mi ha fatto una pietà infinita. Non avrei mai pensato di provare
amore per questa donna. "Che cosa le è successo signora?",
e lei in lacrime mi ha fatto un gesto disperato. Dio, Dio mio.
VITALE
A me non interessa sapere se una cosa ha senso, del senso
me ne frego. A me interessa sapere se è vitale. E lo capisco
subito se una cosa è vitale perché mi eccito. La vita me lo fa
diventare duro: è un afrodisiaco mortale. Il viagra può attendere.
me ne frego. A me interessa sapere se è vitale. E lo capisco
subito se una cosa è vitale perché mi eccito. La vita me lo fa
diventare duro: è un afrodisiaco mortale. Il viagra può attendere.
venerdì 3 marzo 2017
VISIONE
Mi trovo in tasca due pensieri
e tre spiccioli, sono tentato di
fare filosofia spicciola, basta poco.
Un pensiero all'indietro, una
sosta frammentaria nel senso
delle cose, e nella tragica logica
dell'assurdo. E il gioco è fatto.
Filosofia spicciola purissima.
Cammino con la barba incolta
sotto un cielo di pioggia fine.
Anche le montagne sono lievi
se penso alle montagne, oggi.
Oggi la mente è aperta, come
spalancata. E non ho paura.
Tutto può attraversarmi oggi.
Il futuro è un'ombra, il cuore no.
Pulsa in gola. Lei è un viso.
Un viso sul confine del ricordo.
Vivere è una visione.
e tre spiccioli, sono tentato di
fare filosofia spicciola, basta poco.
Un pensiero all'indietro, una
sosta frammentaria nel senso
delle cose, e nella tragica logica
dell'assurdo. E il gioco è fatto.
Filosofia spicciola purissima.
Cammino con la barba incolta
sotto un cielo di pioggia fine.
Anche le montagne sono lievi
se penso alle montagne, oggi.
Oggi la mente è aperta, come
spalancata. E non ho paura.
Tutto può attraversarmi oggi.
Il futuro è un'ombra, il cuore no.
Pulsa in gola. Lei è un viso.
Un viso sul confine del ricordo.
Vivere è una visione.
L'UOMO GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO
Mi sento sempre l'uomo giusto al momento giusto.
Non giusto nel senso di equo, equanime o legittimo.
Giusto nel senso di vivo. Mi sento sempre l'uomo vivo
nel momento giusto. Il momento giusto non è un
momento perfetto, il momento giusto può essere
anche sbagliato ma resta giusto perché è fatto di vita.
Quindi mi sento sempre l'uomo vivo nel momento
della vita. Ormai è chiaro a tutti: da morto sarò l'uomo
sbagliato nel momento sbagliato. Morirà un altro al
posto mio, in un'altra vita forse, ma una vita che non
sarà più mia, sarà la vita oscura di un altro uomo,
forse sbagliato, e giusto proprio perché sbagliato.
In fondo anche morire è giusto. Non c'è nulla di
sbagliato.
Non giusto nel senso di equo, equanime o legittimo.
Giusto nel senso di vivo. Mi sento sempre l'uomo vivo
nel momento giusto. Il momento giusto non è un
momento perfetto, il momento giusto può essere
anche sbagliato ma resta giusto perché è fatto di vita.
Quindi mi sento sempre l'uomo vivo nel momento
della vita. Ormai è chiaro a tutti: da morto sarò l'uomo
sbagliato nel momento sbagliato. Morirà un altro al
posto mio, in un'altra vita forse, ma una vita che non
sarà più mia, sarà la vita oscura di un altro uomo,
forse sbagliato, e giusto proprio perché sbagliato.
In fondo anche morire è giusto. Non c'è nulla di
sbagliato.
DELIZIOSI INCUBI
Nei miei sogni accadono cose strane.
Stanotte mi sono svegliato scalciando
e dando pugni al materasso. Incubi mi
deliziano d'orrore. L'altra notte avevo
due buchi del culo, e venivo studiato da
eminenti scienziati, uscivano i titoli sui
giornali: L'UOMO CON DUE ANI. Anni fa
il mio cranio era una noce che veniva
frantumata da un pugno. Ho una attività
onirica fortissima, cinetica, i neuroni
scalpitano nelle tenebre, con scosse di
elettricità visionaria, la mia mente diventa
la sedia elettrica di Dio, e lo vedo friggere
fra le nuvole. Sono grato ai miei incubi.
Stanotte mi sono svegliato scalciando
e dando pugni al materasso. Incubi mi
deliziano d'orrore. L'altra notte avevo
due buchi del culo, e venivo studiato da
eminenti scienziati, uscivano i titoli sui
giornali: L'UOMO CON DUE ANI. Anni fa
il mio cranio era una noce che veniva
frantumata da un pugno. Ho una attività
onirica fortissima, cinetica, i neuroni
scalpitano nelle tenebre, con scosse di
elettricità visionaria, la mia mente diventa
la sedia elettrica di Dio, e lo vedo friggere
fra le nuvole. Sono grato ai miei incubi.
mercoledì 1 marzo 2017
UN TOPAZIO TAGLIO FANTASIA
Non è facile. Eppure è facile. Ripensare se stessi. Incontrarsi
su altri livelli. Tornare verso i limiti che abbiamo superato per
un moto di nostalgia. Non è facile. Eppure è facile. Prendere
un addio dimenticato in soffitta per vedere se dentro c'è ancora
un'ombra di cuore pulsante. Non è facile. Eppure è facile.
Arrivare alla resa dei conti con un fiore in mano e un sorriso.
Accarezzare le pareti dei labirinti senza per forza trovare
una via d'uscita. Non è facile. Eppure è facile. Regalare un
topazio con taglio fantasia a un collo in fuga verso l'ignoto.
su altri livelli. Tornare verso i limiti che abbiamo superato per
un moto di nostalgia. Non è facile. Eppure è facile. Prendere
un addio dimenticato in soffitta per vedere se dentro c'è ancora
un'ombra di cuore pulsante. Non è facile. Eppure è facile.
Arrivare alla resa dei conti con un fiore in mano e un sorriso.
Accarezzare le pareti dei labirinti senza per forza trovare
una via d'uscita. Non è facile. Eppure è facile. Regalare un
topazio con taglio fantasia a un collo in fuga verso l'ignoto.
RICKY AL PIGNETO
L'8, il 9 e il 10 marzo sarò ospite
nell'atelier di Marianna al Pigneto,
a Roma. Marianna e Donatella
sono due amiche che vogliono
conoscermi dal vivo, incuriosite
dai miei film e dai miei scritti.
Voglio ringraziarle pubblicamente
per la loro gentilezza, e rendere
pubblico anche il mio entusiasmo,
è bellissimo suscitare una così
viva curiosità nel prossimo. La mia
attività di filmmaker mi ha regalato
conoscenze preziose che si sono
incastonate nella mia anima, parlo
di anima perché io metto l'anima
in tutto quello che faccio. E c'è
chi lo avverte. Io sono felice così.
Sono un filmmaker casalingo, e
non vengo invitato ai festival, ma
negli atelier, non vinco leoni o
palme dorate, ma vinco amicizie.
Non è meraviglioso? Sono così
felice di essere me stesso che
quasi quasi mi faccio una sega.
nell'atelier di Marianna al Pigneto,
a Roma. Marianna e Donatella
sono due amiche che vogliono
conoscermi dal vivo, incuriosite
dai miei film e dai miei scritti.
Voglio ringraziarle pubblicamente
per la loro gentilezza, e rendere
pubblico anche il mio entusiasmo,
è bellissimo suscitare una così
viva curiosità nel prossimo. La mia
attività di filmmaker mi ha regalato
conoscenze preziose che si sono
incastonate nella mia anima, parlo
di anima perché io metto l'anima
in tutto quello che faccio. E c'è
chi lo avverte. Io sono felice così.
Sono un filmmaker casalingo, e
non vengo invitato ai festival, ma
negli atelier, non vinco leoni o
palme dorate, ma vinco amicizie.
Non è meraviglioso? Sono così
felice di essere me stesso che
quasi quasi mi faccio una sega.
Iscriviti a:
Post (Atom)