Mi stanno sulle palle quelli che dicono "sono di frettissima".
Mi stavano sulle palle i buchi nei calzini, ora mi sono simpatici.
Ho sviluppato una sorta di tolleranza verso ogni tipo di buco,
anche verso il buco dell'ozono. Mi stanno sulle palle quelli
che rispettano la precedenza ma non rispettano la decenza.
Mi stavano sulle palle quelle donne che per abitudine rispondono
al cellulare mentre fanno pompini, ora mi stanno simpatiche.
Mi stanno sulle palle quelli che dicono "poverino" quando
vedono un disabile. Mi stanno sulle palle quelli che non amano
Ricky Farina. Mi stavano sulle palle quelli che si fanno le
lampade per essere abbronzati tutto l'anno, ora li adoro,
troppi visi pallidi in giro, troppa gente esangue, e spenta.
Mi stanno sulle palle tutti i fili spinati, tutti i muri che dividono,
tutte le rivoltelle che non sono puntate contro la luna.
Mi stanno sulle palle le donne fedeli, gli uomini fedeli, mi sta
sulle palle la fedeltà, tranne quella dei cani, e tranne la
fedeltà ai propri tormenti, e alla propria libertà. Mi sta sulle
palle l'ora legale perché sono un anarchico del tempo.
Mi stanno sulle palle tutte le barzellette, anche quelle che
fanno ridere. Mi sta sulle palle chi non sbaglia mai gli accenti.
Mi stavano sulle palle quelli che non leggono mai poesie e
seguono solo il calcio, ora mi stanno simpatici, in fondo
la Gazzetta dello Sport è rosa, e odora di tabacco, caffè e
amicizia. Mi stanno sulle palle quelli che ti dicono "è incurabile".
Mi stanno sulle palle gli esami, quelli del sangue li odio.
Mi stavano sulle palle i morti, non sopportavo la loro aria
aristocratica, il loro menefreghismo, ora non potrei vivere
senza i morti, senza il loro addio amico, senza la loro
invisibile eleganza. Mi sta sulle palle chi legge Paulo Coelho.
1 commento:
Cioè: chi legge Coelho ti sta sui coelhoni? [*]
[*]: se questa non è la peggiore del mio repertorio...
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