Sono fiero di essere un mostro, ho sempre amato Frankenstein,
sono fatto di cadaveri, di pezzi di cadavere, tutti i morti della
mia vita fanno parte di me, sono diventati: cuore, polmoni, braccia,
gambe e soprattutto occhi. Vedo con gli occhi dei morti.
Il mio cervello è una centralina elettrica, il mio sangue è un
ricettacolo di fulmini, il mio spirito è spirito di tempesta che
ama frequentare anche i bicchieri d'acqua. Sono la sete dell'acqua.
Sono l'acqua che beve se stessa. Mi diverto a fare buchi.
Buchi nell'acqua. Nell'acqua congelata. Buchi che amano farsi
guardare dentro senza pietà. E non sono qui su internet per fare
il damerino, per farmi pubblicità, per essere grazioso e gentile.
Sono qui su internet per essere vivo, quindi osceno. Osceno
come tutte le cose vive. Uno schermo digitale, un'orgia di pixel,
una tastiera di plastica non sono in grado di sterilizzare uno
come me, non sono in grado di mettere in gabbia un mostro.
La morte può strapparmi la carne ma non la vertigine del mio
spirito. Noi mostri siamo precipizi, e chi ci ama precipita in noi.
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