mercoledì 20 luglio 2011

RITRATTO DI UN NEGOZIO, BRUNELLO CUCINELLI

1 commento:

Anonimo ha detto...

Lana, organza, cashmere, eleganza! Noblesse, chieccherie...volti. Gambe. La protagonista? Per me è la bambina vestita di rosso. Maliziosetta lolita in miniatura. Stupenda. Come un dipinto, come una visione. Un "grande rosso" che fa l'occhiolino alla luna, proprio quando lei vince le nuvole e si fa imperiosa e superba.
E' un passaggio, una presenza distratta. Niente altro che un'apparizione, un simulacrum...e riempie di sè il film. Il negozio, la vita della quale è albergo, le esistenze che vi si intrecciano, gli umori, gli odori. E in tutto questo arriva lei e stende tutti. Un'epifania divina. Lei è Venere e porta la malìa.
Questo film è un grande quadro, arrotolato su sè stesso come una pergamena. Da srotolare...tutto giocato su tonalità neutre...il beige e le sue sfumature chiare e scure. Ma poi, ad un certo punto, verso la fine, arriva il Rosso. Entra la divinità e inizia la fantasticheria.
Farina, solo tu puoi fare ciò. Soltanto tu!E io resto lì. A nutrirmi di questo tuo strabiliante farneticare. M.