lunedì 26 settembre 2016

POESIA TALMENTE NORMALE DA ESSERE STRANA

Lecco la roccia per sentire il sapore
delle fragole mineralizzate. E i tuoi
occhi sul mio corpo come insetti di
luce, violenti d'iride, solleticanti di
ciglia. E le mie mani sul tuo corpo
come ragni di altri mondi, come ragni
di questo mondo infero. Bisogna
togliere al respiro la sua essenza
trasparente per trovare l'opacità che
disgrega il pianto. E fare di ogni
benedetta lacrima una pozza
per quelle sofferenze senza grazia.
No, non faremo l'amore, questa
notte lasceremo le stelle attonite e
la luna senza un bacio, che una
castità crudele ricopra l'universo.
Solo un pompino, così, per caso.

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