giovedì 27 agosto 2015

LA LUNA DI MIELE

Lei mi disse : " Il mio cuore è sulla mia bocca ". E io le guardai
il culo. Lei mi disse : " Amo solo gli uomini sinceri ". E io tirai
fuori il portafoglio gonfio di sincerità. Lei mi disse : " Se un uomo
mi fa ridere ha già il naso nelle mie mutandine ". E io le feci il
solletico sulle tette. E le tette risero. Ci sposammo. Andammo
in luna di miele da un apicoltore. Ogni mattina ci svegliavamo
affamati e la pappa era reale. Al chiaro di luna scopavamo
sull'erba mentre l'apicoltore dormiva. Poi vicino a un'arnia mi
venne un'ernia. Andai d'urgenza in ospedale. Una mattina lei
si presentò in ospedale mano nella mano con l'apicoltore.
E mi disse : " Non so resistere al miele, voglio il divorzio ".
Era una donna dolcissima. La morale? Non so trovarla ma se
ci penso bene può essere questa : mai fare una luna di miele
da un apicoltore. Era meglio andare alle Maldive, come tutti.

5 commenti:

Gaetano. ha detto...

Questo/a ranccoesia è bello/a, grazie Fary.

attimiespazi ha detto...

@GI
Bella, sì .. a me sembra una favoesia..

Gaetano. ha detto...

Like, att.

Gaetano. ha detto...

Ops.: A

Gaetano. ha detto...

Oh Fary, hai mai scritto favoesie per "ragazzi"?