venerdì 13 giugno 2014

POESIA INVENTATA


Ora scrivo una poesia inventata. 
Sono appena tornato da un All you can eat.
Una cosa orribile. Le persone raffinate
non dovrebbero mai abbassarsi a questo
livello. Le persone raffinate non dovrebbero
mai fare le cose alla "All you can eat."
Le persone raffinate non sono molte.
Siamo in pochi. Pochissimi.
Non dobbiamo cedere, dobbiamo credere
nella raffinatezza. Ho lo stomaco pieno.
Pieno di All you can eat. Ma io sono fatto
per raccogliere fiori e suscitare crateri.
Sono fatto per resuscitare pappagalli
morti. Sono fatto per tradire l'ignoto
con un papillon giallo. Non sono fatto
per frequentare gli All you can eat.
Noi raffinati odiamo la gente da
All you can eat. Ho lo stomaco pieno
di involtini primavera, di ravioli al
vapore, di barchette di sushi e sashimi.
Non è bello. Non è raffinato. Non è giusto.
Ho speso poco. Non amo spendere poco.
Non è bello. Non è giusto.
Non è raffinato. E mi frega cazzo di chi
non arriva alla fine del mese.
Cazzi loro, cazzi di persone da All you
can eat. Che schifo. Che superschifo.
Che strasuperschifo supergastrico.
Superconcentrico. Superorribile. 
Io sono fatto per l'eleganza. Per i sogni
che masticano le vertebre.
Per il fango che chiede perdono
alle rose. Per le viscere profumate
di muschio. Noi raffinati siamo raffinati.
Noi raffinati siamo esseri umani.
Umani. Troppo umani per ingurgitare
All you can eat. Noi. E voi?
Ora smetto di scrivere questa poesia
inventata.

Nessun commento: