Per non soffrire mi vedrai fare giochi di prestigio.
Mi vedrai tramutare le lacrime in fiori e i fiori in
lacrime profumate. Sarò l'eclissi tenue di ogni
tuo abbandono, del tuo addio che si rinnova e
cresce come un tumore. Mi vedrai danzare su
precipizi alati, farò finta di nulla anche con un
ragno carnivoro sul volto, e sorriderò alla vita.
Per non soffrire mi farò amico delle nuvole e di
camionisti amletici: trasporto o non trasporto?
Frequenterò le peggiori bettole alla ricerca di seni
imperlati di sudore, giocherò a dadi con gli
assassini, ubriacherò i miei sogni di rivolta e
rabbia, per non soffrire farò di tutto, lascerò ai
formicai notturni le briciole della mia memoria...
Ma tu mi vedrai? Perché io farò tutto questo per
te, sarò il buffone di corte, farò ridere le iene con
lo spettacolo dei miei nervi recisi, radunerò le
ultime esigue forze rimaste per confezionare un
torto, un torto splendente, gemma preziosa di
una vendetta sublime, darò in pasto ai maiali di
ogni orizzonte le tue mutandine celesti, amore.
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