Bobo, un milanese, e Calogero, un siciliano.
Piccolo dialogo di incomprensioni.
Bobo - Calogero, mi permetta, lei è troppo possessivo
nei confronti di sua moglie Concetta -
Calogero - Che minchia dice? -
Bobo - Io sono sposato con la Gabri da dieci anni e ci piace fare
certe cosette per rompere la monotonia -
Calogero - Che tipo di cosette? -
Bobo - Una volta alla settimana viene da noi uno stallone, e a me piace
vedere la Gabri scopare con il suddetto stallone -
Calogero - Comu? Mi sta prendendo per u culo? -
Bobo - Assolutamente no Calogero, assolutamente no -
Calogero - Mi sta dicendo che lei gode a essere un cornutazzo? -
Bobo - Che espressione! In un certo senso sì, ma non è questione
di essere cornutazzi, come spiegarle? Si tratta di distanza prossemica,
di quella distanza coito-culturale-oggettivante che mi permette di
possedere veramente la mia donna proprio quando sta con un
altro, capisce? Una sorta di libidine platonica -
Calogero - Capisco che lei è un cornutazzo, che a sua mugghieri
c'abbampa u culo con la minchia di un altro -
Bobo- Senta Calogero, la Gabri si diverte, io mi diverto, qual è
il problema? -
Calogero - Mizzica, lei è proprio babbu, va a fatti monacu -
Bobo - Uè pirla, ora mi hai rotto il cazzo, troglodita di un siculo,
va a ciapà i ratt va -
Calogero - Mizzica, sei proprio malucumminato -
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