Domani avrò mille anni, e sarò lontano da te.
Non sarai più neanche un ricordo ma una vaga
forma nella costellazione dell'oblio.
Anche il dolore cede il passo, un metronomo
d'angoscia sotto cumuli di sabbia fresca.
E la felicità è solo una vertigine di polvere.
Domani avrò mille anni, e il mio volto sarà
il volto del tempo, un cristallo purissimo, nulla
potrà ferirlo, domani, forse, nel silenzio rovesciato
di un grido, ritroverò il tuo canto.
Nessun commento:
Posta un commento