domenica 25 agosto 2019

IO E I TESTIMONI DI GEOVA

Si chiamano Gianni e Alessandro. Gianni è pugliese, un uomo semplice e fresco,
sposato, ha una figlia piccola di statura ed elegante, anche lei Testimone di Geova,
Alessandro non è sposato e sta benissimo da solo, insegna matematica e fisica,
ed è un uomo coltissimo, di un'intelligenza superiore, raffinato, posato, calmo.
Non mi mollano. E vi dirò che mi fa piacere. Suonano almeno due volte al mese
al mio citofono, io scendo e andiamo su una panchina del parco a parlare.
Se passa un cane Alessandro lo accarezza sempre. Anche oggi. Ci siamo
seduti e io ho esordito così: "Il mio corpo mi sta lasciando, si sta frantumando,
l'altro giorno è bastato il nocciolo di un'oliva e mi si è frantumato un dente,
ci frantumiamo a rate, sempre di più fino alla polvere, il vero Dio del Creato
per me è un acaro che nella polvere ci sguazza". Sorridiamo, loro hanno sempre
un opuscolo per me, ma ormai sanno che non sono recuperabile, e mi accettano
così come sono, direi che si sta assieme per il piacere di conversare, certo ci
provano sempre, ma con blandizia, non disillusi ma consapevoli del mio status
di peccatore incallito. Oggi abbiamo parlato di San Paolo e di ludopatia e
Alessandro mi ha raccontato questo: un suo alunno è arrivato a scuola con
un cerotto in faccia, un cane lo aveva morso, era successo che la madre aveva
cercato di farlo smettere di videogiocare e l'alunno di Alessandro ha aggredito
la madre come se fosse un nemico da abbattere, proprio come in uno dei suoi
videogiochi, il cane vedendo l'aggressione è intervenuto e ha morso il ragazzo
percependolo come un estraneo, proprio perché la ludopatia lo aveva reso estraneo
alla famiglia. Che brividi, c'è da riflettere. Sul finire abbiamo parlato di Alberto
Manzi, un docente e scrittore italiano, diventato famoso grazie a una fortunata
trasmissione televisiva che si chiamava Non è mai troppo tardi. Alessandro
mi ha detto che Manzi lasciava che i suoi alunni copiassero, questo perché
dava molta importanza alla cooperazione tra alunni, e mi è sembrata un'idea
geniale. Ci siamo alzati dalla panchina, ho salutato Gianni e Alessandro e
ci siamo dati appuntamento per domenica prossima. Due persone deliziose.
Ecco, questo è il mio rapporto con i Testimoni di Geova, e aggiungo: ognuno
di noi ha i Testimoni di Geova che si merita. Questi sono i miei.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Potresti domandare ai tuoi amici se sono personalmente contrari alle trasfusioni di sangue anche in caso di incidente e in emergenza, anche e soprattutto per i bambini?
Oltre a terapie genetiche o che prevedano trapianti.

Anonimo ha detto...

Ti segnalo, e magari pure ai tuoi amici, che la LUDOPATIA è la dipendenza dai giochi d'azzardo, e non certa nulla coi video giochi.

Unknown ha detto...

Ti hanno leccato lo scroto? Dacci una merendina.

rickyfarina ha detto...

Ogni religione ha dei precetti assurdi. Ogni religione è assurda, per quanto mi riguarda, ma è un assurdo umano e MAI troppo umano. Io li vivo come due amabili signori sopra una panchina.

Sulla ludopatia hai ragione, ma qui è da intendere in senso etimologico: quando il gioco(ludus) diventa patologico: malattia.

rickyfarina ha detto...


Tra l'altro mi dicono che ci sono videogiochi dove si possono guadagnare milioni di dollari.

rickyfarina ha detto...


Fosca no, perché mi hanno chiesto del sale e non lo avevo a portata di mano.
Amano gli scroti salati. Sarà per la prossima volta.

Anonimo ha detto...

Ok, ma la ludopatia è la dipendenza dal gioco d'azzardo, altra dinamica e meccanismo psicologico. Quella di cui parlavate è una dipendenza maniacale, una psicopatologia indotta. L'esempio dei videogiochi in cui attraverso un contest o una propagazione social si possono vincere/guadagnare milioni non c'entra una mazza.

Anch'io ho conosciuto dei "geovani" molto in gamba, che però non hanno mai finito di convincermi: c'era sempre qualcosa che mi lasciava perplesso. Questa cosa del rifiuto delle trasfusioni e dei trapianti, per quanto abbiano provato a motivarla anche scientificamente, me li faceva vedere come una setta. Qui non si tratta di credere in questo o quel dio o dogma: qui si tratta di lasciar morire magari un ragazzino che ha avuto un incidente stradale o altro. Per non parlare di quando hanno previsto che la fine del mondo era imminente. Sono passati circa 40 anni. E diciamo che spiegare a un bambino di 8 anni che il mondo stava per finire non è stata una mossa tanto furba. Tolto che gli ho riso in faccia già io, è stato poi divertente vederli provare a dare spiegazioni a mio padre, quando lo è venuto a sapere.

Tu mi dici che sono tizi in gamba, intelligenti, istruiti... Io mi chiedo come fa uno così a diventare un parareligioso che va in giro la domenica mattina a provare a fare proseliti. Tipo venditori di Folletto et similia. Sarà...

Unknown ha detto...

Te sei informato sui Tdg? https://youtu.be/E_USG1uVDvU io l'ho fatto per spasso. L'imbecillità umana mi rapisce.