venerdì 30 agosto 2019

CUCCIOLLA

Uno dei nostri grandi.

VALTER E BENE

Non mi si venga a paragonare Carmelo Bene, un isterico, a
Valter Zanardi, un uomo saggio e quieto, mai noioso.
Isterico perché profondamente consapevole della propria
tragica limitatezza, e quindi, necessariamente dedito a
camuffarsi da genio. Cucciolla se lo mangia a colazione.
Bene era simpatico, simpatico perché consapevole di essere
mediocre, lo zimbello di se stesso, vacuo fino all'orrore.
E come tutte le persone tumefatte dal niente, suscitava
compassione e simpatia umana. Valter al confronto è un
gigante, centro nevralgico di quiete labirintica, pacatezza
delirante, saggezza di bambino giocoso sul precipizio.

VALTER RILEGGE RICKY

VALTER LEGGE RICKY

TU PARLI BENE DELLA MORTE

Tu parli bene della morte, mi dici che ci lascerà tutti
senza fiato, come tutte le cose belle, troppo belle.
Senza fiato. Senza alito. Colluttorio radicale. Eterno.
Tu parli bene della morte, la preferisci quasi alla vita.
Dici che la vita non ti ha mai convinto, con le sue
distrazioni fatue, futili, sciocche, mentre la morte, ah,
la morte! Non si lascia distrarre da niente, è tesa, pulita,
cristallina, anche se piena di vermi. Mi dici: "Hai mai
visto un morto? Noti come sono concentrati? Nulla può
distrarre i morti dal loro essere morti". Essere morti
è un atto puro, senza finzioni, è la verità nuda e cruda.
Altro che evoluzione, altro che scintilla del fuoco e
invenzione della ruota, altro che graffiti nelle caverne!
La morte è primordiale. Essenziale. Geniale, direi.
Lei ci ha inventati. Siamo sue creature. Il vero social!
Il vero "mi piace" delle tenebre sulla nostra carne.
Lei ci ama più di ogni altra cosa, lei ha sete di noi.
Noi che siamo acqua, miraggio liquido per la Morte.
Tu parli bene della morte, anestesia universale.
Niente più guerre, niente più tradimenti, niente sangue.
Niente più maschere, solo il ghigno del teschio, un'ultima
beffa della vita, del suo teatro immondo, ma sulla
polvere di un palcoscenico muto. Sei un entusiasta!
Ti fai bello, ti profumi, chiedi corone di fiori, per lei,
per sedurla, in un ultimo e disperato atto d'amore.
Tu, cadavere delirante, che anche oggi farai la spesa.
E ti berrai un caffè.

giovedì 29 agosto 2019

TUTTE LE ENERGIE

Ho raccolto tutte le energie per alzarmi dal letto.
Ho i sogni vischiosi. Mi sono lavato i denti finti e
quelli veri. Li confondo, si confondono nella bocca.
Ma in me è rimasto qualcosa di vero? Non lo so più.
Forse i denti finti sono più veri di quelli veri.
C'è verità nella resina o nella ceramica. Si dice
di un fiore finto: è così bello che sembra vero.
Ma si dice anche di un fiore vero: è così bello che
sembra finto. Che cosa mi è rimasto ancora da
conquistare? Mi sento in una sala d'attesa dove
tutto è già avvenuto. Sono in attesa, all'uscita.
Fuori c'è un cielo violento, nuvole assassine.

mercoledì 28 agosto 2019

UN UOMO SOLARE NELLA PIOGGIA

MASSIMO DEL BENE

Massimo Del Bene è primario di chirurgia plastica al San Gerardo
di Monza, si tratta di un luminare, ed è un esperto di mani.
Avete presente le mani? Lui le trapianta. Un tipo schietto, senza
peli sulla lingua, forse ha dei peli sulle mani, ma non importa.
Si occupa anche delle mani dei migranti, arrivano mani con le
dita spaccate, tutte e dieci, dita spaccate da martelli libici.
Le mani. Le mani che usiamo ogni giorno per mille motivi,
per aprire una bottiglia o per accarezzare qualsiasi creatura
vivente. Concentriamoci sulle mani, sul pollice opponibile
che in fondo è il segreto della nostra specie e che ha permesso
la nostra evoluzione. Pollice opponibile e una mente in grado
di imparare dall'esperienza. Evoluzione. Progresso. Le mani,
così preziose, così forti e così frantumabili dai martelli.
Massimo Del Bene cerca di porre rimedio alle torture che
i migranti in fuga dalla Libia hanno dovuto subire. In una
intervista dice che si tratta di una specie di Auschwitz delle
mani. Dita spaccate, mani frantumate, martelli sadici. Dice
anche di non essere un politico, di occuparsi di mani e mostra
le radiografie di queste mani martoriate. Bene, e la Libia
sarebbe un porto sicuro? E noi uomini evoluti dalle mani
ben curate, con al limite qualche callo domenicale, noi vogliamo
ripescare dagli abissi i fuggitivi e riportarli in Libia dove
si frantumano le mani? Sarebbe come riportare ad Auschwitz
chi è riuscito a fuggire dall'inferno. Secondo la Lega va bene
così, non c'è nulla di strano. Non pensiamo alle vite ingoiate
dagli abissi, una vita è un abisso che si scontra con un altro
abisso, c'è qualcosa di immensamente tragico in questo e
forse è troppo per le nostre fragili menti, concentriamoci solo
sulle mani, le mani dei migranti, e se riusciamo a provare
vergogna e compassione, allora forse siamo ancora umani.
Creature prensili, con il pollice opponibile e il cuore vivo.
Il primario si chiama proprio così: MASSIMO DEL BENE.

lunedì 26 agosto 2019

BUONI PROPOSITI

Passeggiare, accarezzare, sorridere, godere.
E far godere. Dare una mano, anche l'altra.
Cambiare il guardaroba, lanciare almeno un
calzino al giorno dalla finestra, cucinare delle
pietanze gustose, scrivere una lettera, inventare
una lingua nuova, bere tanta acqua, sbucciare
una mela a un bambino, uno qualunque, fare
barchette di carta per abissi leggeri, darsi un
tono, anche muscolare, ricordarsi di chiedere
scusa alle pietre lanciate senza peccato, e poi
correre, correre insieme ai precipizi e alle nuvole,
respirare vicino alle finestre, e sognare sempre.

VINCENZO CARDARELLI

Vincenzo Cardarelli soffriva di ipotermia, anche in estate a Roma
potevi vederlo passeggiare in piazza del Popolo con un cappotto,
tanto da suscitare l'isteria di camionisti maneschi, ai tempi non era
zona pedonale, e pare che le sue ultime parole siano state: "Sento
un gran caldo". C'è voluta la morte per riscaldarlo. Che storia.

PER ATTIMI

Attimi, per festeggiare il tuo ritorno ti dedico
il primo film Chisciotte nel quale ti sei imbattuta,
come tu stessa hai scritto.

BERTRAND MORANE

QUELLO CHE SONO OGGI

Femminista convinto: voglio le donne al Governo. Solo donne.
Come Bertrand Morane, il protagonista de L'uomo che amava
le donne, di Truffaut, sognava di farsi accettare, unico uomo, da
un'isola abitata da sole donne. La Boldrini mi piace. Anche la
Cirinnà. Avete altre da suggerire? Alcune scrittrici forse.

Oggi e da sempre a favore dei diritti nei confronti di tutti
gli orientamenti sessuali, anche nei confronti delle scimmie
Bonobo, sempre col permesso delle scimmie suddette.

Oggi e da sempre contro la mentalità piccolo borghese che
mette al primo posto il profitto, la mentalità da bottegai
mi fa rigurgitare.

Da sempre e anche oggi a favore di confluenze etniche,
di mix culturali, di fusione e scambio, contro ogni forma di
chiusura e di respingimento. Porti aperti e menti aperte.

Contro ogni sovranismo, contro Salvini e quindi a favore
di chi mi sembra il nemico di Salvini, per ora il PD.
Ma per fortuna è Salvini stesso il proprio nemico.

Radical chic da sempre: in una mano un bicchiere di champagne
e l'altra aperta per stringerla ai migranti.

Questo sono e ne vado fiero.

ADORABILE

La superiorità della razza

a Matteo Salvini

domenica 25 agosto 2019

ECCOLO IL MIO ADORATO PAISSAN!

Paissan, presidente del consiglio!

Perché sono diventato (momentaneamente) piddino

Paissan? Ve lo ricordate Paissan? A me piaceva. Ci penso spesso.
Penso a Paissan. Forse perché aveva una faccia da cartone animato
della Pixar. Non so. Paissan, dove sei? Ma non divaghiamo.
Lo sapete tutti, tendenzialmente sono un figlio di papà senza più
il papà, politicamente a sinistra, ma senza essere rivoluzionario
perché di fondo sono un pigro e le rivoluzioni mi sanno di sangue
e fatica. Il sangue è bene che stia dentro il corpo, come direbbe
Allen. A me piace il sangue dentro. Quindi niente rivoluzioni.
Un riformismo procace mi piacerebbe. Un bel riformismo con
le tette grosse, in grado di allattarci tutti. Perché sono diventato
piddino? Momentaneamente, s'intende. Che cosa significa?
Significa che in giro non c'è ancora un partito che dica: prima
i migranti! Lo voterei subito. Quindi che cosa mi rimane?
Mi rimane questo: votare i nemici di Salvini, votare contro chi bacia
il crocifisso e parla del cuore immacolato della Vergine e poi
fa lingua in bocca con il sanguinario Putin. I Cinquestelle sono
stati lo zerbino di questo squallido populista con la faccia da
salumiere, quindi mai più Cinquestelle. In teoria quindi non
dovrei votare perché c'è nell'aria un'alleanza con i pentastellati
da parte del PD, ma per ora prevale in me la volontà di
votare l'acerrimo nemico di Salvini, appunto il PD. Non sono
un piddino convinto, mi rendo conto di limiti e contraddizioni,
ma mi aggrappo a poche cose che mi sono piaciute: la legge
Cirinnà, ho fatto un film Family Gay, al Family Day del Circo
Massimo e mi sono detto: questi integralisti cattolici non
fanno per me, io sono uno che segue ogni giorno X videos e
penso che il buco del culo sia una zona allegramente erogena.
Poi la candidatura del medico di Lampedusa, Bartolo, nelle
liste PD, mi è piaciuta. Specchietto per le allodole? Foglia di
fico? Ok, ma intanto Bartolo si è candidato con il PD. Mi
aggrappo a questi frammenti che mi sono piaciuti in un caos
di cose che non mi convincono. Ecco perché voterò PD.

CHIARISCO

La vita è dura, una faticaccia. Bisogna sempre chiarire, ma forse serve
anche al sottoscritto. Questo blog è un contenitore pubblico, ovviamente.
Pubblico perché io sono un personaggio pubblico, nel senso che pubblico,
non che io sia famoso, ma sono pubblico, avendo anche uno spazio su
un sito nazionale. L'artista è colui che rende pubblico il proprio privato,
la propria intimità, la esterna, le conferisce una forma, l'artista lava i panni
sporchi in piazza. Perché uno scrive? Perché parla? Perché disegna?
Perché gira dei film? Infinite sono le risposte e dalle più svariate angolazioni.
Per quanto mi riguarda è una necessità che ho sempre avuto sin da
piccolo, ricordo che usavo un piccolo registratore per congelare la mia
voce e parlavo delle bambine di cui mi innamoravo alle elementari.
Una forma di feticismo? Forse, ma non solo. Pubblico perché soffro
di claustrofobia di me stesso e ho bisogno di vomitarmi fuori, all'aria
aperta, per non fare ristagnare i miei pensieri e le mie visioni. Che cosa
spero pubblicando? Ovvio: di diventare ricco e famoso e potermi
comprare una Ferrari e una villa con piscina, ma mi accontento anche
di essere semplicemente felice in questo monolocale, che per me è
un universo, che contiene tutte le persone che ho conosciuto e che ho
rivelato tramite i miei film. Spero di essere stato chiaro. Saluti.

IO E I TESTIMONI DI GEOVA

Si chiamano Gianni e Alessandro. Gianni è pugliese, un uomo semplice e fresco,
sposato, ha una figlia piccola di statura ed elegante, anche lei Testimone di Geova,
Alessandro non è sposato e sta benissimo da solo, insegna matematica e fisica,
ed è un uomo coltissimo, di un'intelligenza superiore, raffinato, posato, calmo.
Non mi mollano. E vi dirò che mi fa piacere. Suonano almeno due volte al mese
al mio citofono, io scendo e andiamo su una panchina del parco a parlare.
Se passa un cane Alessandro lo accarezza sempre. Anche oggi. Ci siamo
seduti e io ho esordito così: "Il mio corpo mi sta lasciando, si sta frantumando,
l'altro giorno è bastato il nocciolo di un'oliva e mi si è frantumato un dente,
ci frantumiamo a rate, sempre di più fino alla polvere, il vero Dio del Creato
per me è un acaro che nella polvere ci sguazza". Sorridiamo, loro hanno sempre
un opuscolo per me, ma ormai sanno che non sono recuperabile, e mi accettano
così come sono, direi che si sta assieme per il piacere di conversare, certo ci
provano sempre, ma con blandizia, non disillusi ma consapevoli del mio status
di peccatore incallito. Oggi abbiamo parlato di San Paolo e di ludopatia e
Alessandro mi ha raccontato questo: un suo alunno è arrivato a scuola con
un cerotto in faccia, un cane lo aveva morso, era successo che la madre aveva
cercato di farlo smettere di videogiocare e l'alunno di Alessandro ha aggredito
la madre come se fosse un nemico da abbattere, proprio come in uno dei suoi
videogiochi, il cane vedendo l'aggressione è intervenuto e ha morso il ragazzo
percependolo come un estraneo, proprio perché la ludopatia lo aveva reso estraneo
alla famiglia. Che brividi, c'è da riflettere. Sul finire abbiamo parlato di Alberto
Manzi, un docente e scrittore italiano, diventato famoso grazie a una fortunata
trasmissione televisiva che si chiamava Non è mai troppo tardi. Alessandro
mi ha detto che Manzi lasciava che i suoi alunni copiassero, questo perché
dava molta importanza alla cooperazione tra alunni, e mi è sembrata un'idea
geniale. Ci siamo alzati dalla panchina, ho salutato Gianni e Alessandro e
ci siamo dati appuntamento per domenica prossima. Due persone deliziose.
Ecco, questo è il mio rapporto con i Testimoni di Geova, e aggiungo: ognuno
di noi ha i Testimoni di Geova che si merita. Questi sono i miei.

RITORNO A ROMA di Gianmarco Sardi

Ritorno a Roma Ore 11.50. Quartiere Appio Latino. Tutti i bar del quartiere sono chiusi. Me li faccio tutti girando mezz’ora a piedi ma niente. Oggi c’è il deserto. Non passa una macchina e dalla chiesa escono i cori delle vecchiette coperti dal suono del megafono dell’arrotino. Questo arrotino è strano perché ha un voce differente dai soliti e nel discorso registrato non dice che ripara ombrelli. Entro in un posto frequentato solitamente da mosche da bar. Un bar gestito da un vecchietto con il mobilio anni ‘70 e le foto della a.s Roma sbiadite attaccate con lo scotch trasparente sull’intonaco. Mi siedo e prendo l’unico cornetto che c’è, un fazzoletto all’amarena di pasticceria che avrà avuto qualche giorno. Apro il giornale mentre in sottofondo la radio gracchia un tormentone estivo. Entra dalla porta un signore pelato con la stampella e la canottiera rosa. Guance sfregiate, orecchino e capezza d’oro. Zoppica a fatica fino allo sgabello di fianco a me che sono seduto davanti al bancone. Guarda il vecchietto e gli fa: “ A Cè ho vinto 70 euro ar picchetto, oggi t’offro er pranzo. Cell’hai a machina? “ er vecchietto risponde di si ma che sta senza benzina. Il tipo con la stampella gli dice “nun te preoccupà co 70 euro mettemo vent’euro de benzina e 50 se li magnamo. Dai chiudi che annamo a Ostia”. Il vecchietto saltellante con gli occhi lucidi guarda me che chiudo il Messaggero e gli do 2 euro. Mi sorride e mi fa “pischè oggi è un giorno de festa, a colazione è offerta”.

BELLA E BELLO IL VIDEO

sabato 24 agosto 2019

Cari amici

Cari amici del blog, ma siete rincoglioniti?
Non è la prima volta che vi sento dire: Ricky,
la stai buttando in vacca e in politica per
aumentare i commenti del blog e per creare
una certa vivacità! Ma che cazzo me ne frega
a me dei vostri commenti o della vivacità?
Ci faccio soldi con questo blog? No. Siete
4 gatti disperati, ma che cazzo me ne può fregare
a me se commentate oppure no? Vi scopro
ingenui, e mi stupite in un certo senso.
Questo blog è solo un contenitore dei miei
pensieri e dei miei film. I commenti intelligenti
mi fanno piacere, tutto qui. Il resto non conta.
Se avessi un qualche interesse a fare numero
allora potrei capirvi, al limite si può fare
un pensiero per il canale YouTube che con
un certo numero di iscritti può portare soldi,
ma questo blog, ma per carità, se siete 4 o 10
o 20, che cazzo mi cambia, e siete sempre i
soliti, quindi, per favore, basta con le cazzate.

DUE CORNETTI

Appena fatta colazione. Due cornetti ai cereali e cappuccino. 
E pensate che in giro c'è gente che prende un solo cornetto.
Sono quelli che si accontentano, sono quelli che non sanno 
essere golosi, sono quelli che pensano alla linea, sono quelli 
che si sposano solo una volta, sono quelli che credono di essere 
felici ma sono solo stronzi, sono quelli che non sanno
essere generosi con se stessi e con gli altri, sono quelli che 
votano Salvini. Un solo cornetto, ma si può? Che gente!

giovedì 22 agosto 2019

MAURILIO COLOMBINI

Ritratto di un artista che rischia di essere felice.

mercoledì 21 agosto 2019

LA VORAGINE DEI GIORNI

Si increspa la voragine
dei giorni, e ognuno di noi
nasconde un piccolo baratro
da portare in dono.

Dio in una scatoletta di tonno
lucida e violata, le mani
contro il vento della notte,
la fame sull'ombelico

come un sospiro.

THE GREAT VOYEUR

lunedì 12 agosto 2019

KATHLENE


NICOLA GELO


MONICA PINNA


CONSIDERAZIONI

Uno, uno che si chiama Ricky Farina,
apre un blog. Apre. Vivere di aperture
e non di chiusure è il segreto di una
vita ben spesa al banco degli imputati.
Un blog è un cassetto aperto.
A ogni visitatore è concesso di essere
se stesso, nel bene e nel male.
A ogni visitatore è concesso l'insulto
e il complimento, la riflessione e
la chiacchiera. Un campo vago.
Ognuno è quello che è, essere è già
una forma di lotta. Contro il nulla e
la sua implacabile eleganza.
Vaneggiamenti, frustrazioni, risentimenti,
stupidità, colpi di genio e colpi di
sonno. E ognuno è quello che è. Sempre.
Non può essere di più o di meno.
Quello che conta è la musica e il sentirsi
meno soli, dopo un pasto, dopo un
dolore, dopo ma anche prima, fino alla
fine. O all'inizio.

IL TIMORE MALIGNO

Aveva un timore
maligno.

Le cellule impazzite
dell'inquietudine.

Il baratro fiorito e
la lucentezza delle
disillusioni.

Ancora pochi mesi da
vivere nel timore

e poi l'estasi di ogni
attimo.


POESIA PICCOLA

Respirare, sembra semplice.
Guardo il cielo e mi coglie
un'ansia da prestazione.




GELO

Nicola Gelo in un video di Claudio Braccini.


mercoledì 7 agosto 2019

RICKY

Il più bel monologo contro il femminicidio mai fatto.
E contro la stupidità.


ASTENSIONE AUTORIALE

Ciao a tutti, essendo a tutti gli effetti l'Autore di questo blog,
ho preso la decisione di non partecipare più ai commenti, forse
li leggerò ogni tanto(gli ultimi ancora no) ma non calerò più
nell'area/arena, e per un semplice motivo: non mi interessa più.
Con il post PROBABILMENTE vi ho teso una trappola e ci
siete cascati come pere cotte, ed è la dimostrazione che siete
qui solo per fare i chiacchieroni del nulla, 1 commento sugli
aforismi, 10 sul paracadutista e più di 70 su PROBABILMENTE.
Non siete qui per ragionare e riflettere e per godere della mia
personalità artistica, siete qui solo per le vostre insulse e insipide
chiacchiere, e francamente non ci tengo a venirvi dietro.
Usate pure questo blog come il vostro forum personale, non
ho nulla in contrario, divertitevi ma senza di me, grazie al
cielo devo occuparmi di altro: la mia vita. Ed è la vita di un poeta.
Ciao e buon proseguimento.

PLIN PLIN - IL FATTO QUOTIDIANO

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/08/07/nella-vita-ho-visto-tanti-famosi-ma-uno-mi-ha-colpito-piu-degli-altri-faceva-pipi-en-plein-air-e-urlava/5365254/

martedì 6 agosto 2019

PROBABILMENTE



Probabilmente sono uno degli uomini più interessanti
degli ultimi millenni, notate il carisma, la purezza della
presenza che però allude ad assenze metafisiche, la placida
disinvoltura che nasconde vulcani di creatività, e la non
discutibile carica erotica scioccavagine. Qui siamo davanti
a un esemplare unico, materia cerebrale e materia fallica,
psicovoragini e pulsioni ancestrali, mix di fugacità illesa
e permanenza scrotale, in sintesi: l'Uomo al suo Zenit.

L'ASTRONAUTISTA

Oggi, seduto comodamente sul mio divano,
ho visto sul telefonino un video di un paracadutista
che si è lanciato in caduta libera dallo spazio.
Cadendo ha superato il muro del suono.
Poi ha aperto il suo paracadute, e l'astronautista
(paracadutista + astronauta) è atterrato
con infinita grazia, portandosi dietro
il profumo delle stelle. Pare abbia detto:
"Certe volte bisogna salire molto in alto
per capire quanto siamo piccoli".
Stava quasi per diventare il mio eroe,
ma ho scoperto che è un uomo di destra,
che è contro gli immigrati, che approverebbe
senza riserve il decreto sicurezza di Salvini,
e allora sono rinsavito e quel suo salto
dallo spazio mi è sembrato una futilità
senza senso, ci vuole molto più coraggio
a essere un migrante, a sfidare gli abissi per
una speranza di una vita più degna.







PENSIERI D'AGOSTO

Sono un ateo entusiasta: per me Dio è incredibile!

*

Amo la finzione e scelgo le donne in base
alla loro capacità di fingere a letto.
Spesso faccio ripetere la scena.

*

Ho un cervello a sorpresa, ogni mattina
mi dico: che cazzo accadrà nella mia testa?

*

Aveva 50 anni ed era alla ricerca della propria metà:
si prese una di 25 anni.

*

Vivere non è così semplice. Nascere è una promessa,
non un fatto compiuto.

*

Una buona colazione e gli uccellini
che cinguettano al mattino.
Il resto è meravigliosamente superfluo.

*

Certe donne quando
le vedi passare, ti fanno applaudire
i testicoli, e fa male!

*

Ho molta simpatia per i batteri fecali
nel mare, lo rendono più intimo, più nostro.

*

Sono abituato a guardare la verità in faccia.
Poi mi avvicino, la bacio e le accarezzo la nuca.

*

La mente ricorda e immagina il futuro,
ma solo il cuore riesce a vivere il presente.
Tum tum tum tum.

*

Ogni giorno mi arrivano pubblicità
contro i dolori articolari, avere 50 anni
ti fa sentire coccolato.

*

Mi piace conoscere i miei limiti,
ma non per superarli, non sarebbe
gentile, io rispetto i miei limiti.


sabato 3 agosto 2019

PALADINO SGHEMBO

Questo è uno dei miei film che amo di più, ed è il film
di un uomo che crede nell'uomo. Qualsiasi regista sarebbe
orgoglioso di un film del genere, ma questo non è il
film di un regista qualunque, è il film di Ricky Farina.
C'ero io quel giorno con Nicolino, non voi.
Ed è per questo che io sono un regista e voi no.
E solo per questo dovreste portare rispetto.
Anche perché è tutto gratis!



DISSENTO

L'uomo non è merda. E proprio perché credo nell'Uomo e nella sua capacità
di essere superiore alla merda, ho lasciato questo blog senza moderazione.
Non sono padre e quindi non mi viene nemmeno in mente di avere un atteggiamento
paternalistico nei vostri confronti. Chi ha creato i succhi di frutta, la maionese e
la Cappella Sistina non può essere merda. L'uomo sa essere merdoso, ma non
è merda. Mozart è stato sepolto in una fossa comune ma era Mozart.
E la sua musica va oltre tutte le fosse comuni e quando il sole imploderà
resterà nella nostra galassia l'eterno fantasma della sua musica.
Venendo al sottoscritto, a chi dice che sono diverso sul Fatto e su questo blog.
Sul Fatto ho spesso a che fare con persone che non conosco e quindi
mi comporto di conseguenza, la butto sull'ironia gentile. Qui ho a che fare
con persone che conosco bene o male, alcune incontrate anche di persona,
ed ovviamente il mio atteggiamento è più sciolto, più libero forse.
Non c'è nessuna ipocrisia, la differenza è tutta qui. Fosca può scrivere
tutto quello che vuole, ha la mia benedizione, se c'è qualcosa che mi urta
lo cancello, se urta altri mi si può fare richiesta di cancellazione e si valuta.
Tra Kat e Fosca ci sono scambi notevoli, e Kat è una donna intelligente e
scrive anche molto bene. Anche Attimi può scrivere quello che vuole,
recentemente mi ha dato del disonesto intellettuale, e non è stata cancellata.
Le cose su di me non le cancello mai, se lo faccio a volte è perché Ethel
mi chiede di togliere certe cose francamente troppo volgari, per un periodo
la farmacista cattolica era diventata veramente troppo pesante e morbosa,
e doveva essere "fermata". Vi fermo e vi cancello quando sento della
cattiveria, ecco: a me non piace la cattiveria. Fosca non è mai cattivo.
Mai. Può essere tante cose ma non cattivo. Andrea nemmeno, è un grande
Orsacchiotto, fidatevi, l'ho conosciuto. Tenta solo di essere lucido al limite
del cinismo, a volte riesce, a volte no. Quando scrive "l'uomo è merda"
non ci crede nemmeno lui, altrimenti non avrebbe messo al mondo dei figli
e non si sarebbe creato la sua bellissima famiglia. Sarei più sospettabile
io che non ho generato, ma come vi ripeto: per me l'uomo è una creatura
affascinante. Perdere Attimi non è bello, non mi piace, ma devo confessare
che il tira e molla degli addii ripetuti fino alla saturazione, mi ha stancato.
Se vuole resta, se non vuole che prenda pure il largo. I suoi contributi
restano indelebili e la ringraziamo di averci dato il suo affetto e il suo tempo.
Non amo trattenere le persone, ho perso tanti lettori (tanti relativamente ai
seguaci del blog) di cui sento la mancanza, ma che ci posso fare?
RobySan, Gae, Farinomane, il generale, e chi più ne ha più ne metta. Se c'è da perdere
anche Attimi me ne farò una ragione, del resto non mi sembra di essermi
comportato così male nei suoi confronti da meritare una porta sbattuta, ma
forse c'è della stanchezza, forse altri motivi nei quali non mi infilo, e quindi
non la trattengo. Tutto sommato sono una persona gentile mi pare, col
mio caratterino e con i miei sbagli, ma a conti fatti credo di essere una
persona gentile, aperta e disponibile. Nessuno è perfetto, come ci ricorda
Wilder in A qualcuno piace caldo. La stessa Medea non commenta quasi
più, ma lei ha dato veramente tutto, ha scritto anche saggi su di me e non
solo: su mio fratello e su Nicolino Pompa. E con Medea ho una bellissima
amicizia che non tramonterà mai. Non capita solo agli autori di non avere
più niente da dire, la vena si esaurisce, poi magari si rianima.
Per quanto mi riguarda sento di avere ancora qualcosa da dire, ma cerco
di soppesare di più, sto adottando una tecnica più attendista.
Voglio filmare quando sento veramente la "chiamata", del resto non mi
si può accusare di inattività: in tutti questi anni ne ho fatte di cose.
Per ora è così, ma ci sta anche che domani è un altro giorno, e potrei
riprendere i lacci delle mie scarpe e tornare a fare le mie cazzatine.
Sono contento di quello che ho fatto fino ad ora, questo è già tanto, se
mi guardo indietro vedo un filo rosso che unisce tanti piccoli film
che hanno raccontato l'essere umano in varie forme, l'essere umano
che nei miei film non è mai una merda, è sempre stupore.
Perché io credo nell'Uomo.