Glielo dovevi buttare in culo a Kantipur, distrarla un po' da le sue smanie delle maioliche perfette. Li sul tavolo di cucina, la sbattevi con la faccia tra i piatti e le pentole sporche, e le venivi dentro. "tepida oscena, come tazza sul comó". Magari fossimo buoni a questo. Stiamo li a guardare il nulla che siamo, incapaci di reagire, a tanta inappropriatezza. io lo avrei fatto. Le avrei fatto capire a che serve un tavolo di cucina.i piatti le maioliche e tutto il resto e il sugo pure. A stocazzo servono!...
guardando il tuo video ho ceduto immediatamente alla tentazione di riprendere in mano il volume con le opere di Rimbaud. l'ho aperto a caso per leggere una Poesia prima di andare a letto. mi è capitata questa, semplicemente Divina..
L’accovacciato
Molto tardi, allorquando si sente il voltastomaco, Il nostro fra Milotus adocchia l’abbaino Da dove il sole, chiaro come un paiolo lustro, Gli dardeggia emicranie e gli abbaglia la vista, E sposta dentro il letto la sua pancia da prete.
Si gira e si rigira nella coperta grigia E scende, coi ginocchi contro il suo ventre tremulo, Stravolto come un vecchio che inghiottisca la presa; Pensate un po’ che deve, agguantando il pitale, Rimboccar largamente la camicia sui fianchi!
S’accovaccia tremando, colle dita dei piedi Contratte, bubbolando nel bel sole che stampa Un giallo di frittata sopra i vetri di carta; E il naso del bravuomo su cui brilla una lacca Tira su, in mezzo ai raggi, carnale polipaio.
Il bravuomo si rosola al fuoco, colle braccia Torte e i labbroni penduli sulla pancia. Le cosce Gli slittano nel fuoco- le brache si abbruciacchiano, La pipa gli si spegne; qualcosa un poco s’agita Sul suo ventre sereno come un mucchio di trippa!
Gli dorme intorno un caos di mobili abbrutiti Fra cenci di sporcizia e sopra ventri luridi; Sgabelli come rospi bizzarri si rannicchiano Nel buio; le credenze han fauci da cantore: Le schiude un sonno pieno di orribili appetiti.
Un’afa nauseabonda stagna nel bugigattolo; La mente del bravuomo è imbottita di stracci. Sente i peli spuntargli dentro la pelle madida, E, talvolta, singulta con buffa gravità Facendo sobbalzare lo sgabello che zoppica...
. . .
La sera, sotto i raggi della luna che fanno Lucenti sbavature al contorno del culo, Un’ombra con dettagli si china, su uno sfondo Di neve rosa, simile ad una malvarosa… Strambo, un naso insegue nel ciel profondo Venere.
anche voi quando avete avuto le vostre delusioni amorose non siete stati da meno. giù a lamentarvi (ognuno alla sua maniera) con piagnistei arlecchini di ogni specie e figura. pensate di non aver gonfiato le p...e a chi vi stava pazientemente ascoltando o leggendo? no? a voi uomini non servono due schiaffoni per distrarvi dalle vostre manie e farvi capire come vanno le cose da che mondo è mondo? ricordate che prostrazione avete mostrato quando le cose non andavano come desideravate? quindi, ZUT! abbiate la compiacenza di non giudicare una situazione delicata che ognuno vive alla sua maniera, ma che vive non troppo diversamente da tutti quelli che ci si ritrovano, o ci si sono ritrovati, invischiati. uomo o donna che sia..
Ricky Farina ripeto la domanda. Se come hai detto tu alcuni anonimi si sono comportati male... perche non hai bannato solo i colpevoli cioè solo gli anonimi lasciando libertà di scrivere agli altri? Che senso ha la tua moderazione?
Se non moderi il commento schifoso di Fosca che cosa moderi? Non è cambiato nulla qui, anzi è peggio dal momento che dai il tuo benestare per certe schifezze a sfondo sessuale. Sei complice dei commenti indegni di cui ti sei lamentato falsamente.
6 commenti:
Glielo dovevi buttare in culo a Kantipur, distrarla un po' da le sue smanie delle maioliche perfette. Li sul tavolo di cucina, la sbattevi con la faccia tra i piatti e le pentole sporche, e le venivi dentro. "tepida oscena, come tazza sul comó". Magari fossimo buoni a questo. Stiamo li a guardare il nulla che siamo, incapaci di reagire, a tanta inappropriatezza. io lo avrei fatto. Le avrei fatto capire a che serve un tavolo di cucina.i piatti le maioliche e tutto il resto e il sugo pure. A stocazzo servono!...
guardando il tuo video ho ceduto immediatamente alla tentazione di riprendere in mano il volume con le opere di Rimbaud. l'ho aperto a caso per leggere una Poesia prima di andare a letto. mi è capitata questa, semplicemente Divina..
L’accovacciato
Molto tardi, allorquando si sente il voltastomaco,
Il nostro fra Milotus adocchia l’abbaino
Da dove il sole, chiaro come un paiolo lustro,
Gli dardeggia emicranie e gli abbaglia la vista,
E sposta dentro il letto la sua pancia da prete.
Si gira e si rigira nella coperta grigia
E scende, coi ginocchi contro il suo ventre tremulo,
Stravolto come un vecchio che inghiottisca la presa;
Pensate un po’ che deve, agguantando il pitale,
Rimboccar largamente la camicia sui fianchi!
S’accovaccia tremando, colle dita dei piedi
Contratte, bubbolando nel bel sole che stampa
Un giallo di frittata sopra i vetri di carta;
E il naso del bravuomo su cui brilla una lacca
Tira su, in mezzo ai raggi, carnale polipaio.
Il bravuomo si rosola al fuoco, colle braccia
Torte e i labbroni penduli sulla pancia. Le cosce
Gli slittano nel fuoco- le brache si abbruciacchiano,
La pipa gli si spegne; qualcosa un poco s’agita
Sul suo ventre sereno come un mucchio di trippa!
Gli dorme intorno un caos di mobili abbrutiti
Fra cenci di sporcizia e sopra ventri luridi;
Sgabelli come rospi bizzarri si rannicchiano
Nel buio; le credenze han fauci da cantore:
Le schiude un sonno pieno di orribili appetiti.
Un’afa nauseabonda stagna nel bugigattolo;
La mente del bravuomo è imbottita di stracci.
Sente i peli spuntargli dentro la pelle madida,
E, talvolta, singulta con buffa gravità
Facendo sobbalzare lo sgabello che zoppica...
. . .
La sera, sotto i raggi della luna che fanno
Lucenti sbavature al contorno del culo,
Un’ombra con dettagli si china, su uno sfondo
Di neve rosa, simile ad una malvarosa…
Strambo, un naso insegue nel ciel profondo Venere.
(Arthur Rimbaud)
cari i miei Freddy&Ricky,
anche voi quando avete avuto le vostre delusioni amorose non siete stati da meno.
giù a lamentarvi (ognuno alla sua maniera)
con piagnistei arlecchini di ogni specie e figura.
pensate di non aver gonfiato le p...e a chi vi stava pazientemente ascoltando
o leggendo?
no? a voi uomini non servono due schiaffoni per distrarvi dalle vostre manie e
farvi capire come vanno le cose da che mondo è mondo?
ricordate che prostrazione avete mostrato quando le cose non andavano come desideravate?
quindi, ZUT!
abbiate la compiacenza di non giudicare una situazione delicata che ognuno
vive alla sua maniera, ma che vive non troppo diversamente da tutti quelli che ci si
ritrovano, o ci si sono ritrovati, invischiati. uomo o donna che sia..
Ricky Farina ripeto la domanda. Se come hai detto tu alcuni anonimi si sono comportati male... perche non hai bannato solo i colpevoli cioè solo gli anonimi lasciando libertà di scrivere agli altri? Che senso ha la tua moderazione?
Se non moderi il commento schifoso di Fosca che cosa moderi? Non è cambiato nulla qui, anzi è peggio dal momento che dai il tuo benestare per certe schifezze a sfondo sessuale. Sei complice dei commenti indegni di cui ti sei lamentato falsamente.
Sapessi quanto amore ci può essere in una inculata, quanta ontologia. Me ne ricorderò sempre una, ahaha. E non me la ricorderò solo io.
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