Ho conosciuto splendori sommersi
e tu non eri al mio fianco, sempre
lontana quando chiamava l'abisso.
Mi lasciavi annegare in me stesso,
e restavi a galleggiare sull'acqua come
un corpo senza vita, una chimera
di superficie.
Ma quanto ho sognato il gioco della
luce nei tuoi occhi, e modulavo fra
le mie mani il solco del vento che ti
rapiva.
Ora che l'ombra mi scava il respiro
tu non sei più che un ricordo, e ti sento
danzare lieve fra le macerie di un amore
implacabile.
giovedì 30 dicembre 2010
mercoledì 29 dicembre 2010
martedì 28 dicembre 2010
lunedì 27 dicembre 2010
domenica 26 dicembre 2010
venerdì 17 dicembre 2010
giovedì 16 dicembre 2010
AFORISMA DEL GIORNO
Perché non ho le mestruazioni? La trovo una cosa ingiusta,
quanto mi piacerebbe perdere sangue e sapere che posso
finalmente creare la vita, soffro di ovulazione inesistente.
Ricky Farina
mercoledì 15 dicembre 2010
martedì 14 dicembre 2010
AFORISMA DEL GIORNO
La fica non riesco mai a dirla, ce l'ho sempre sulla punta
della lingua.
Ricky Farina
POESIA DEL GIORNO
Un cedimento è sempre auspicabile.
Una cucitura sotto pressione, un ferita
fresca di giornata, tutto questo è gioia.
Tremano anche le statue se respiro con
affanno, ho ingoiato molti specchi prima
di capire che non esisto senza dolore.
Il cuore è un alambicco, il sangue la sua
alchimia misteriosa che redime il mondo
dal suo pallore mortale, Via Lattea inclusa.
Ma chi vuole separare il vero dal falso
mai incontrerà la Verità, ma solo il suo
spettro, perché vera è anche l'illusione.
Anche la pietra è evanescenza, anche il
mare è sogno, e provate a trovare la radice
quadrata di una quercia, o il logaritmo della
paura.
Una cucitura sotto pressione, un ferita
fresca di giornata, tutto questo è gioia.
Tremano anche le statue se respiro con
affanno, ho ingoiato molti specchi prima
di capire che non esisto senza dolore.
Il cuore è un alambicco, il sangue la sua
alchimia misteriosa che redime il mondo
dal suo pallore mortale, Via Lattea inclusa.
Ma chi vuole separare il vero dal falso
mai incontrerà la Verità, ma solo il suo
spettro, perché vera è anche l'illusione.
Anche la pietra è evanescenza, anche il
mare è sogno, e provate a trovare la radice
quadrata di una quercia, o il logaritmo della
paura.
AFORISMA DEL GIORNO
Tutto mi sta stretto, anche l'universo, soffro di esondazione
neuronale.
Ricky Farina
lunedì 13 dicembre 2010
21 DICEMBRE, ORE 21, CINEMA AZZURRO SCIPIONI, ROMA
21.00 FESTA DELLA POESIA: Ospite d’onore
RICKY FARINA
“e i suoi famosi ritratti”
RITRATTO DI POETESSA RITRATTO DI NARCISO
RITRATTO DI ALDA MERINI
AFORISMA DEL GIORNO
Sarebbe bello fare gli sciocchi quando arriverà
la morte, e fare il solletico al proprio addio...
Ricky Farina
domenica 12 dicembre 2010
sabato 11 dicembre 2010
AFORISMI DI SABATO
Fumo una sigaretta davanti al sole, lo sfido con la mia piccola
brace.
*
Meglio una strada senza uscita che un'uscita senza strada.
*
Ho piccole vertigini tascabili per precipitare a ogni passo.
*
Ho trovato una parola sconosciuta, una parola mai pronunciata
dagli uomini, l'ho cucita nel silenzio e la dirò solo alla fine.
*
Il mio sangue è esibizionista, aspetta con ansia una ferita
per mostrarsi in pubblico.
*
Ci sono sogni ritardatari che la notte bussano alle nostre
palpebre...
venerdì 10 dicembre 2010
AFORISMA DEL GIORNO
Stamattina davanti allo specchio ho avuto un'erezione,
il mio apparato riproduttivo riproduce solo se stesso.
Ricky Farina
giovedì 9 dicembre 2010
mercoledì 8 dicembre 2010
AFORISMA DEL GIORNO
Semina sgomento nel regno delle ombre, porta in dono
il tuo sangue, e ai vivi lascia il sapore dell'assenza.
Ricky Farina
martedì 7 dicembre 2010
APPUNTI PER UNA SAGGEZZA IMPERFETTA
Innamorati della persona sbagliata: è più divertente.
*
Voltati a guardare il tuo passato, se diventerai una statua
di sale tutto sarà meno insipido.
*
Guarda tutti dall'alto verso il basso, ma solo mentre
stai precipitando.
*
Nutriti di luoghi comuni, è bello stare in compagnia.
*
Se senti tremare l'universo nelle tue vene dedicati
all'essenza del provolone.
*
Aggiungi sempre un posto a tavola per chi non verrà mai.
*
Cerca l'invisibile anche nel cuore nudo della pietra.
*
Se incontri una persona serena mostrale il tuo cuore
deforme e fai le smorfie. Chi è sereno è anche stronzo.
*
Incuti timore ai fiori, fai tremare il loro polline. E poi
senza pietà: coglili.
*
Cerca di morire in modo clamoroso, anche le stelle
devono accorgersi del tuo ultimo respiro.
*
Voltati a guardare il tuo passato, se diventerai una statua
di sale tutto sarà meno insipido.
*
Guarda tutti dall'alto verso il basso, ma solo mentre
stai precipitando.
*
Nutriti di luoghi comuni, è bello stare in compagnia.
*
Se senti tremare l'universo nelle tue vene dedicati
all'essenza del provolone.
*
Aggiungi sempre un posto a tavola per chi non verrà mai.
*
Cerca l'invisibile anche nel cuore nudo della pietra.
*
Se incontri una persona serena mostrale il tuo cuore
deforme e fai le smorfie. Chi è sereno è anche stronzo.
*
Incuti timore ai fiori, fai tremare il loro polline. E poi
senza pietà: coglili.
*
Cerca di morire in modo clamoroso, anche le stelle
devono accorgersi del tuo ultimo respiro.
lunedì 6 dicembre 2010
domenica 5 dicembre 2010
QUALCHE LITRO DI SANGUE
Qualche litro di sangue in questo corpo.
E oceani d'ombra nella mente.
La solitudine scava come una forsennata
nella mia carne. Che cosa cerca?
Tu sei lontana, come un aquilone scappato
di mano, nuvole affilate mi tagliano la gola.
Siamo fatti d'acqua e di sete, ogni fibra è
liquida, tutto scorre verso la pietrificazione.
Gioco con l'alfabeto per non morire, ma
mi restano attaccate solo due o tre parole.
Voglio gettare nel turbine del silenzio queste
parole: amore, morte e follia. Voglio la quiete.
Voglio un siero di quiete da iniettare nell'isteria
delle mie vene, voglio un cuore di sabbia.
Senza l'allucinazione dell'amore, senza te.
E oceani d'ombra nella mente.
La solitudine scava come una forsennata
nella mia carne. Che cosa cerca?
Tu sei lontana, come un aquilone scappato
di mano, nuvole affilate mi tagliano la gola.
Siamo fatti d'acqua e di sete, ogni fibra è
liquida, tutto scorre verso la pietrificazione.
Gioco con l'alfabeto per non morire, ma
mi restano attaccate solo due o tre parole.
Voglio gettare nel turbine del silenzio queste
parole: amore, morte e follia. Voglio la quiete.
Voglio un siero di quiete da iniettare nell'isteria
delle mie vene, voglio un cuore di sabbia.
Senza l'allucinazione dell'amore, senza te.
sabato 4 dicembre 2010
AFORISMA DEL GIORNO
Oltre che ai caduti bisognerebbe fare un monumento ai seduti,
per tutti quelli che si stancano presto e da vivi lasciano la vita.
Ricky Farina
venerdì 3 dicembre 2010
giovedì 2 dicembre 2010
mercoledì 1 dicembre 2010
AFORISMA DEL GIORNO
Solo con una donna ho avuto un'intesa perfetta: poi mi ha
partorito.
Ricky Farina
martedì 30 novembre 2010
AFORISMA DEL GIORNO
Se Cristo era l'Unto viene il sospetto che Maria
fosse extravergine.
Ricky Farina
lunedì 29 novembre 2010
domenica 28 novembre 2010
sabato 27 novembre 2010
venerdì 26 novembre 2010
giovedì 25 novembre 2010
AFORISMA DEL GIORNO
Odio la bellezza, la bellezza mi spacca il cuore, alla bellezza
preferisco l'indifferenza, è così mite l'indifferenza, mi lascia
intatto, è riservata, non ferisce, e mi svuota piano piano di quella
cosa terribile che si chiama vita, l'indifferenza è calunniata.
Ricky Farina
mercoledì 24 novembre 2010
AFORISMA DEL GIORNO
Oggi mi sento forte, posso sbattere la testa contro il muro
e sanguinare felice.
Ricky Farina
martedì 23 novembre 2010
lunedì 22 novembre 2010
RITRATTO UNA POESIA
Non è ancora il soffocamento,
una riserva di respiro resta a
prolungare il gioco al massacro.
Non è ancora la cecità, brandelli
di luce esangue sopravvivono, e
filtrano dalle crepe di una ferita.
Non è ancora l'assenza di amore,
il cuore è stanco, muscolo d'ombra,
ma pulsa, pulsa e non si arrende.
Non è ancora la morte, il limite
estremo del possibile, ci sono ancora
attimi da disperdere sul sentiero.
una riserva di respiro resta a
prolungare il gioco al massacro.
Non è ancora la cecità, brandelli
di luce esangue sopravvivono, e
filtrano dalle crepe di una ferita.
Non è ancora l'assenza di amore,
il cuore è stanco, muscolo d'ombra,
ma pulsa, pulsa e non si arrende.
Non è ancora la morte, il limite
estremo del possibile, ci sono ancora
attimi da disperdere sul sentiero.
domenica 21 novembre 2010
venerdì 19 novembre 2010
AFORISMA DEL GIORNO
Il mio sport preferito è allargare orizzonti, non è sempre facile,
certi orizzonti fanno resistenza, ma quando cedono è una gioia.
Ricky Farina
giovedì 18 novembre 2010
AFORISMA DEL GIORNO
Il martirio dell'invisibile, avere una veglia infossata, e un mondo
di sogni tatuati sul viso, distendersi nell'incubo per cogliere un fiore.
Ricky Farina
mercoledì 17 novembre 2010
AFORISMA DEL GIORNO
Dopo 41 anni non riesco ancora a essere un "habitué" della vita,
ogni mattina mi piacerebbe dire: il solito. Invece c'è sempre
l'insolito ad attendermi, croce e delizia del mio essere al mondo.
Ricky Farina
venerdì 12 novembre 2010
AFORISMA DEL GIORNO
Sto ascoltando una musica new age rilassante, un temporale
lontano e un flauto, come ho potuto ridurmi così?
Se c'è una cosa che mi ha sempre innervosito è la calma,
la calma mi agita, mi fa venire brividi di morte...
Ricky Farina
giovedì 11 novembre 2010
SE NON...
Se non sai coltivare l'ombra, se rifiuti di masticare
l'invisibile, se non preghi con le mani alzate,
se non vuoi farti rapinare dall'ignoto, se non vedi
una ragione per impazzire, se non cogli le molli
querce del disincanto, se non bestemmi il cielo
ingoiato di ogni precipizio, se non ustioni il nido
vaporoso della tua libertà, se non ti fai origine
della tua fine, se non ti fai sorgente per gli assetati,
se non scagli la prima pietra e tutto resta intatto,
tu, caro amico, non hai mai vissuto, e non lo sai.
l'invisibile, se non preghi con le mani alzate,
se non vuoi farti rapinare dall'ignoto, se non vedi
una ragione per impazzire, se non cogli le molli
querce del disincanto, se non bestemmi il cielo
ingoiato di ogni precipizio, se non ustioni il nido
vaporoso della tua libertà, se non ti fai origine
della tua fine, se non ti fai sorgente per gli assetati,
se non scagli la prima pietra e tutto resta intatto,
tu, caro amico, non hai mai vissuto, e non lo sai.
AFORISMA DEL GIORNO
Ogni vera emozione è tattile, ci tocca nel profondo.
Oscuro brivido, lucente solletico.
Ricky Farina
mercoledì 10 novembre 2010
AFORISMA DEL GIORNO
La morte finalmente mi darà un posto, un'occupazione, sono
sicuro che sarò un professionista dell'immobilità.
Ricky Farina
martedì 9 novembre 2010
LA FERITA AMICA
Ecco, mi disarmo. Sono indifeso.
C'è un vento furioso nella mia calma.
Gli specchi d'acqua riflettono stellari
pietrificazioni, e inizi di vertigine.
A passo d'uomo incontro l'infinito,
racimolo i pochi spiccioli di felicità
e li getto nel pozzo dei desideri assetati,
i desideri che precipitano lievi.
Al mio fianco una ferita, a tenermi
compagnia, col suo sangue vivo, con
la sua placida avvenenza di dolore
profondo, e mi lascio andare dove
non c'è segno, meta, destinazione.
C'è un vento furioso nella mia calma.
Gli specchi d'acqua riflettono stellari
pietrificazioni, e inizi di vertigine.
A passo d'uomo incontro l'infinito,
racimolo i pochi spiccioli di felicità
e li getto nel pozzo dei desideri assetati,
i desideri che precipitano lievi.
Al mio fianco una ferita, a tenermi
compagnia, col suo sangue vivo, con
la sua placida avvenenza di dolore
profondo, e mi lascio andare dove
non c'è segno, meta, destinazione.
AFORISMA DEL GIORNO
Mi affaccio alla finestra, e vorrei quasi sposarmi
con la forza di gravità, ma poi penso che amo
ancora la vita nei suoi aspetti minimi: un cioccolatino
da scartare, il sorriso di un uomo, l'universo.
Ricky Farina
AFORISMA DEL GIORNO
Anticipo ogni tuo gesto, ogni tuo pensiero,
sono la tua lieve preistoria.
Ti conosco da sempre.
Ricky Farina
lunedì 8 novembre 2010
domenica 7 novembre 2010
SECONDO AFORISMA DEL GIORNO
Voglio disboscare la foresta amazzonica dei miei neuroni
e lasciarne solo uno, ben radicato, forte, un neurone verde
speranza, pieno di linfa, con i rami conficcati nel cielo.
Ricky Farina
AFORISMA DEL GIORNO
Alzati la mattina presto, così presto da sorprendere i sogni
ancora agonizzanti nel tuo profondo, e poi sguscia via.
Ricky Farina
sabato 6 novembre 2010
A MISURA D'UOMO
Invano cerco questa famosa vita a
misura d'uomo, cerco un rifugio per
ogni cosa vera superstite, lascio che
la stanca parata dei ricordi scivoli
nell'indistinto, e che brilli in me la
piccola brace di ciò che è vivo, ma
è smisurata questa ricerca, non ha
capo né coda, il senso millimetrico
del quotidiano si frantuma, restano
brandelli feroci, e nebbia a simulare
il vuoto, e la vita s'ingolfa in una
misura inumana, dove preghiera e
grido si abbeverano alla stessa fonte,
nella muta bestemmia del sacro.
misura d'uomo, cerco un rifugio per
ogni cosa vera superstite, lascio che
la stanca parata dei ricordi scivoli
nell'indistinto, e che brilli in me la
piccola brace di ciò che è vivo, ma
è smisurata questa ricerca, non ha
capo né coda, il senso millimetrico
del quotidiano si frantuma, restano
brandelli feroci, e nebbia a simulare
il vuoto, e la vita s'ingolfa in una
misura inumana, dove preghiera e
grido si abbeverano alla stessa fonte,
nella muta bestemmia del sacro.
venerdì 5 novembre 2010
giovedì 4 novembre 2010
RITRATTO DI UN SITO
Un uomo, i suoi occhi, la sua bocca, il suo respiro, un sito internet
e la notte: fuori e dentro di lui.
e la notte: fuori e dentro di lui.
mercoledì 3 novembre 2010
martedì 2 novembre 2010
AFORISMA DEL GIORNO
Mi sento un vulcano al rallentatore, un'eruzione calma,
densa, che mi sgorga dal cuore e pietrifica l'infinito.
Ricky Farina
lunedì 1 novembre 2010
SECONDO AFORISMA DEL GIORNO
Ho sempre avuto delle perplessità ontologiche, appena nato
il cordone ombelicale assunse la forma di un punto di domanda.
Ricky Farina
AFORISMA DEL GIORNO
Quello che è fatto è fatto, tanto tutto si disfa, anche il fatto
fatto, anche il fatto facentesi, anche il fatto che si farà.
Ricky Farina
IL GIORNO DEI MORTI
Domani è il giorno dei morti, il giorno della
commemorazione di tutti i fedeli defunti, e
per gli infedeli ciccia, peggio per loro, Cristo!
Domani qualcuno morirà, ci sono sempre morti
freschi di giornata, e morire il giorno dei morti
almeno ti fa sentire in compagnia, vivaddio!
Domani nessuno risorgerà, i morti sono persone
serie, portano avanti la loro condizione senza
tentennamenti, senza dubbi, santa Madonna!
Domani è il giorno ideale per la fine di un amore,
una donna mi lascerà per sempre, lo farà con una
email, una morte elettronica, letale, oh mio Dio!
Domani farò finta di nulla, tra il bar e la bara mi
sa che andrò al bar, prenderò un espresso amaro,
e leggerò sul fondo della tazzina il mio destino.
commemorazione di tutti i fedeli defunti, e
per gli infedeli ciccia, peggio per loro, Cristo!
Domani qualcuno morirà, ci sono sempre morti
freschi di giornata, e morire il giorno dei morti
almeno ti fa sentire in compagnia, vivaddio!
Domani nessuno risorgerà, i morti sono persone
serie, portano avanti la loro condizione senza
tentennamenti, senza dubbi, santa Madonna!
Domani è il giorno ideale per la fine di un amore,
una donna mi lascerà per sempre, lo farà con una
email, una morte elettronica, letale, oh mio Dio!
Domani farò finta di nulla, tra il bar e la bara mi
sa che andrò al bar, prenderò un espresso amaro,
e leggerò sul fondo della tazzina il mio destino.
venerdì 29 ottobre 2010
UNA POESIA DI MEDEA
Questa poesia è stata scritta per me da una poetessa, il suo
nome è Medea. Se merito questi versi forse valgo qualcosa.
nome è Medea. Se merito questi versi forse valgo qualcosa.
Ostentando le sue smorfie più altezzose
si gloria del suo signorile mal di vivere.
Nella penombra delle sue parole argute,
passo in rassegna pensieri insonni
ed ironici contrasti mascherati.
Fumi di incensi si librano nella casa vuota,
con le pareti sature di pazienti attese
e di claustrofobie. Ogni suono di respiro
è Sospensione tra l’Assenza e l’Abbandono.
Tra polvere e magia. Non sa dirle addio.
E la pena resta sempre. A illuminare stanze,
inganni e finti amori, consumati in fretta.
E’ poeta di crepe interminabili e moleste,
di “deviazioni possibili” e di freddi.
Di una Distrazione e di qualche Tristezza.
giovedì 28 ottobre 2010
AFORISMA DEL GIORNO
Mi sento una sorta di raccordo anulare di tutte
le deviazioni possibili.
Ricky Farina
I MIEI PASSI
Vorrei ritornare sui miei passi, ma i miei passi
dove sono?
Si sono persi, prigionieri del passato.
Orme definitive, sparite nel nulla.
E ora lei dove si trova?
Con chi condivide i suoi passi?
Su quale sentiero ride o piange?
Vorrei dirle quanto mi manco senza di
lei.
Vorrei dirle quanto mi manca senza
di me.
Svegliarsi insieme la mattina era
ritrovare il sogno più vero.
Il sogno che respirava al mio fianco,
e si animava se lo sfioravo.
Vorrei ritornare sui miei passi, ma i miei passi
dove sono?
dove sono?
Si sono persi, prigionieri del passato.
Orme definitive, sparite nel nulla.
E ora lei dove si trova?
Con chi condivide i suoi passi?
Su quale sentiero ride o piange?
Vorrei dirle quanto mi manco senza di
lei.
Vorrei dirle quanto mi manca senza
di me.
Svegliarsi insieme la mattina era
ritrovare il sogno più vero.
Il sogno che respirava al mio fianco,
e si animava se lo sfioravo.
Vorrei ritornare sui miei passi, ma i miei passi
dove sono?
COMMENTO DI MEDEA AL MIO FILM "MONICA"
E' da questa notte che penso al ritratto di Monica. Questa donna "cazzuta" sì che è un'eroina. Parla della sua vita come se stesse raccontando la trama di un romanzo, senza enfasi, con distacco.
E dice delle cose che fanno tremare. Si è trovata faccia a faccia con le mie due più grandi paure: la Morte e il Dolore.
C'è gente che non teme la morte: tanto è solo la cessazione del respiro, o, lucrezianamente, una "disgregazione di atomi"; invece la Morte è la sconosciuta per eccellenza, che, a volte, uccide a metà anche chi resta. Per dieci lunghi anni ha ucciso anche Monica, lei che doveva essere sposa.
Pensavo, ascoltando le sue parole, a come, in fondo, è stato un cambiamento di programma dal fioraio: dai fiori d'arancio ai crisantemi. Doveva essere un'ironica considerazione per distrarmi e salvarmi dal pensiero dell'annullamento e invece mi risulta tragica.
Fa finta di non ricordare la data di quella morte e non la vuole dire: la Donna che rifiuta di ammettere quasi che quel giorno sia esistito.
Il Dolore, atroce, che ad un certo punto cerca di risolvere tagliandosi il corpo con lame affilate: si sveglia nel sangue,ma non ricorda. Perchè il suo dolore aveva dimora nelle sue vene, nelle viscere e, tagliandosi, lei cerca di tirarlo fuori, da estirparlo da quel luogo tremendo che era il suo corpo, per potersene liberare. Aveva il mostro dentro. E doveva cacciarlo fuori per sopravvivere. Quei tagli non sono la sua voglia di morire, ma il suo desiderio di attaccarsi alla vita.
La convivenza con la malattia: lei esorcizza tutto,poichè usa le unità di insulina come fossero la sua pozione magica; "Ecco fatto! La signora vive!" e ride.
La morte dolce che potrebbe darsi: una battuta esaltante, a lei basterebbe una Sacher torte.
Il suo rapporto simbiotico con Joy mi commuove. Joy è la garanzia della sua Solitudine. La Solitudine allora è lusso che Monica sceglie e Joy le concede la garanzia di dormire tranquilla.
Mi resta la voglia di poter condividere mezza giornata con Monica... per imparare da lei la Felicità.
Mi piacciono le immagini e la luce: quando dalla porta a vetro insinui l'obiettivo a spiare le forme di lei...il sedere, meglio, il culo, il suo femminilissimo ed elegante ancheggiare su quei tacchi, il rumore deciso dei suoi passi...la sensualità vera e non costruita di questa donna è fantastica. E' bella,desiderabile, accattivante, maliarda e tu sai esaltare questa sua malìa...mi piace moltissimo quel primo piano quando racconta del matrimonio: le sue labbra carnose ti incantano.
Mi sorprendi sempre di più... Amo questo tuo modo di fermare l'anima. I tuoi ritratti sono perle,Ricky... Questa donna è eccezionale. Mi scuote la sua forza che non è vigorosa, non è eccessiva. Spesso chi passa attraverso certi dolori e ricostruisce sè stesso poi ha voglia di ostentarla la forza; Monica invece racconta di sè, semplicemente.E ogni suo gesto, ogni sua risata, ogni sua battuta è frutto di consapevolezza,di sè e della propria esistenza. Lei non si sente diversa, è la prosopopea dell'Accettazione.
Io e te dobbiamo imparar da Monica. Sì.
Regista, io raccoglierei i tuoi ritratti in un dvd e lo regalerei alle persone che amo di più, certa di donare scampoli di vita VERA.
Grazie, Ricky. "Monica" è un capolavoro. E chi se ne frega della "bassa qualità"della quale ti scusi nella didascalia. Questo ritratto è un cammeo,un gioiello."
E dice delle cose che fanno tremare. Si è trovata faccia a faccia con le mie due più grandi paure: la Morte e il Dolore.
C'è gente che non teme la morte: tanto è solo la cessazione del respiro, o, lucrezianamente, una "disgregazione di atomi"; invece la Morte è la sconosciuta per eccellenza, che, a volte, uccide a metà anche chi resta. Per dieci lunghi anni ha ucciso anche Monica, lei che doveva essere sposa.
Pensavo, ascoltando le sue parole, a come, in fondo, è stato un cambiamento di programma dal fioraio: dai fiori d'arancio ai crisantemi. Doveva essere un'ironica considerazione per distrarmi e salvarmi dal pensiero dell'annullamento e invece mi risulta tragica.
Fa finta di non ricordare la data di quella morte e non la vuole dire: la Donna che rifiuta di ammettere quasi che quel giorno sia esistito.
Il Dolore, atroce, che ad un certo punto cerca di risolvere tagliandosi il corpo con lame affilate: si sveglia nel sangue,ma non ricorda. Perchè il suo dolore aveva dimora nelle sue vene, nelle viscere e, tagliandosi, lei cerca di tirarlo fuori, da estirparlo da quel luogo tremendo che era il suo corpo, per potersene liberare. Aveva il mostro dentro. E doveva cacciarlo fuori per sopravvivere. Quei tagli non sono la sua voglia di morire, ma il suo desiderio di attaccarsi alla vita.
La convivenza con la malattia: lei esorcizza tutto,poichè usa le unità di insulina come fossero la sua pozione magica; "Ecco fatto! La signora vive!" e ride.
La morte dolce che potrebbe darsi: una battuta esaltante, a lei basterebbe una Sacher torte.
Il suo rapporto simbiotico con Joy mi commuove. Joy è la garanzia della sua Solitudine. La Solitudine allora è lusso che Monica sceglie e Joy le concede la garanzia di dormire tranquilla.
Mi resta la voglia di poter condividere mezza giornata con Monica... per imparare da lei la Felicità.
Mi piacciono le immagini e la luce: quando dalla porta a vetro insinui l'obiettivo a spiare le forme di lei...il sedere, meglio, il culo, il suo femminilissimo ed elegante ancheggiare su quei tacchi, il rumore deciso dei suoi passi...la sensualità vera e non costruita di questa donna è fantastica. E' bella,desiderabile, accattivante, maliarda e tu sai esaltare questa sua malìa...mi piace moltissimo quel primo piano quando racconta del matrimonio: le sue labbra carnose ti incantano.
Mi sorprendi sempre di più... Amo questo tuo modo di fermare l'anima. I tuoi ritratti sono perle,Ricky... Questa donna è eccezionale. Mi scuote la sua forza che non è vigorosa, non è eccessiva. Spesso chi passa attraverso certi dolori e ricostruisce sè stesso poi ha voglia di ostentarla la forza; Monica invece racconta di sè, semplicemente.E ogni suo gesto, ogni sua risata, ogni sua battuta è frutto di consapevolezza,di sè e della propria esistenza. Lei non si sente diversa, è la prosopopea dell'Accettazione.
Io e te dobbiamo imparar da Monica. Sì.
Regista, io raccoglierei i tuoi ritratti in un dvd e lo regalerei alle persone che amo di più, certa di donare scampoli di vita VERA.
Grazie, Ricky. "Monica" è un capolavoro. E chi se ne frega della "bassa qualità"della quale ti scusi nella didascalia. Questo ritratto è un cammeo,un gioiello."
TRE AFORISMI
A una donna non chiedo molto: la benedizione quotidiana di
un sorriso, la passione per il mio cazzo, e il coraggio di stare
insieme a un uomo che sbriciola l'eternità sotto i piedi.
Ricky Farina
Sento che il silenzio mi mette in discussione.
Ricky Farina
Ho salutato l'idraulico, gli ho detto "grazie di essere
venuto", mi ha risposto " si immagini". Che emozione,
un idraulico che mi invita a immaginare!
Ricky Farina
NOTTE INSONNE
Notte insonne. Pecore zoppe che non
saltano lo steccato. Stelle accese nella
testa. I ricordi, uno dopo l'altro, vengono
a cercarmi, a supplicare un brivido in
questo presente acido e scivoloso.
Non puoi chiamare veglia il tormento
della coscienza, è una tragedia di attimi
così lucidi e spietati che viene meno
il respiro, si incarna il vuoto del mondo
nell'apparente, simulata presenza.
Mimica disperata dell'invisibile è il gesto
mozzato, la vana attesa di un sogno
che plachi il lamento dei morti, ti chiamano
le ombre con voce immobile, trasparente
inganno è il confine che ti separa da loro.
saltano lo steccato. Stelle accese nella
testa. I ricordi, uno dopo l'altro, vengono
a cercarmi, a supplicare un brivido in
questo presente acido e scivoloso.
Non puoi chiamare veglia il tormento
della coscienza, è una tragedia di attimi
così lucidi e spietati che viene meno
il respiro, si incarna il vuoto del mondo
nell'apparente, simulata presenza.
Mimica disperata dell'invisibile è il gesto
mozzato, la vana attesa di un sogno
che plachi il lamento dei morti, ti chiamano
le ombre con voce immobile, trasparente
inganno è il confine che ti separa da loro.
mercoledì 27 ottobre 2010
AFORISMA DEL GIORNO
Tu mi hai detto una mattina che "la vita è una notte
senza fine", e io ti ho risposto "ma allora che cosa è
questa splendida mattina che ci illumina?", e tu con
limpida calma hai sussurrato " è solo un sogno, il sogno
di questa notte infinita che è la vita".
Ricky Farina
martedì 26 ottobre 2010
lunedì 25 ottobre 2010
ALLE ORTICHE
Getto il mio amore alle ortiche,
e dono un letto di rose alla mia
rabbia, rabbia contro tutto ciò che
allenta il morso della passione.
Mi ha emozionato di più il suo
odio del suo amore, quando mi ha
detto - ti odio - aveva una luce
infuocata negli occhi, era viva.
E se una donna arriva a odiarti
con tutta questa foga, questo è
il segno di un cuore sfinito ma
ancora in grado di illuminarsi.
Così un addio è ancora amore.
SECONDO AFORISMA DEL GIORNO
Da bambino ricordo che i miei amichetti giocavano
a fare finta di essere morti per spaventarmi, io invece
li spaventavo facendo finta di essere vivo.
Ricky Farina
AFORISMA DEL GIORNO
Mi hanno detto che quando finisce una storia
si chiude una porta e si apre un portone.
E quando si chiude anche il portone che succede?
Ricky Farina
domenica 24 ottobre 2010
sabato 23 ottobre 2010
IO ADORO LAPO
Adoro Lapo, guardatelo in questo video, che eleganza
sublime, un uomo che vuole "sdrammatizzare"
il doppiopetto! In una vita che è tenebra e carne in
via di putrefazione anche per lui, anche per Lapo,
lui che fa? Sdrammatizza il doppiopetto...
Che fulmine di velluto ardente nel cuore mi dona!
Lapo, ti ho sognato l'altra notte, sorridevi a delle
piccole creature, a dei bambini in corsa, e mi hai
lancinato l'anima a velocità turboferrari, ti amo.
giovedì 21 ottobre 2010
IO CON ME STESSO
Sono stufo di avermi tra i piedi.
Mi alzo la mattina e davanti allo specchio
che ti trovo?
Un volto conosciuto, il mio volto.
Eppure sono un estraneo.
Gioco a darmi del "lei", gioco a presentarmi
sotto una luce nuova.
Ma quante tenebre fioriscono al primo
respiro consapevole!
Mi piace dire addio alle cose, alle persone.
L'ho appena fatto con una puttana.
Le ho accarezzato i capelli, come ho fatto
con Valeria, e dentro di me ho sussurrato
"addio"...
Mi sento meglio dopo un addio, lo trovo
digestivo, liberatorio.
Ma non riesco a dirmi addio, a dirlo a
me stesso.
Ingoio la mia ombra, mastico i miei nervi,
e sputo il mio verbo.
Un assolo di vertigine.
SECONDO AFORISMA DEL GIORNO
Prigioniero di quell'incantesimo profondissimo che è
il passato, avanzo con piedi d'argilla nel presente.
Ricky Farina
L'IMPICCATO
Ti sei impiccato a una moglie.
Hai tradito la vertigine animalesca che si cela
nella parola "femmina".
Hai vestito di bianco il suo sangue,
l'hai prosciugata del suo mistero.
Ora ti laverà i calzini e forse ti farà
qualche pompino domenicale.
Se tutto filerà liscio la vedrai imputridire,
rinsecchire al tuo fianco.
Fuggi finché sei in tempo, vai a prendere
le sigarette.
E segui il fumo leggero che esce dai tuoi
polmoni.
AFORISMA DEL GIORNO
Cerco di trovare il lato divertente in tutte le cose,
ma non è facile, che cosa c'è di divertente nelle
tenebre, nel respiro che si blocca, nei tumori
o in un amore che finisce senza speranza?
Un attimo, mi sta venendo da ridere...sono salvo!
Ricky Farina
mercoledì 20 ottobre 2010
IL SORRISO DI VALERIA
Un frammento di Valeria colta nella sua espressione
più spettacolare: il sorriso. Indimenticabile.
AFORISMA DEL GIORNO
Mi sento un amico di vecchia data di tutti gli uomini,
per "vecchia data" intendo il Big Bang.
Ricky Farina
AFORISMA DEL GIORNO
Chi aspira alla totalità tende a dare poca importanza
ai lobi delle orecchie.
Ricky Farina
martedì 19 ottobre 2010
AFORISMA DEL GIORNO
Non pensare con la tua testa, pensa con la testa
di Cartesio, Montaigne o Voltaire, è meglio.
Ricky Farina
DUE AFORISMI
" L'unica cosa che ferma la caduta dei capelli è il pavimento"
Maurizio Costanzo
" Sei vecchio quando le candeline costano più della torta"
Groucho Marx
lunedì 18 ottobre 2010
AFORISMA DEL GIORNO
Sono un uomo che non sta né in cielo né in terra,
le mie radici affondano in uno spazio ignoto.
Ricky Farina
domenica 17 ottobre 2010
DOMENICA MATTINA
Campane intonate nella mia mente stonata.
Frammenti di risveglio nel mattino.
Accolgo l'autunno come un ospite delicato
che fa cadere le foglie del sangue.
Metastasi di malinconie diffuse mi divorano
con inesorabile sapienza.
Sento l'urgenza di non fare nulla, adagiarmi
sul letto per estendere il sogno.
Anche la memoria si ritrae dalla luce e mi
dona il nudo solco dell'attesa.
AFORISMA DEL GIORNO
Sento la vertigine di esistere, anche il più semplice
fra i gesti evoca il precipizio.
Ricky Farina
venerdì 15 ottobre 2010
L'ETICHETTA
Ho letto "gelo" sull'etichetta
del vino.
Poi ho spostato la bottiglia
e ho letto "angelo".
A volte basta fare un piccolo gesto
per cambiare le cose.
POESIA DELLA GATTA
Prima vita.
Fece le fusa all'uomo
sbagliato.
Seconda vita.
Piantò i suoi artigli nella
corrente elettrica.
Terza vita.
Una tigre passò dal cornicione
e se la mangiò.
Quarta vita.
Cibo in scatoletta avariato,
cose che capitano.
Quinta vita.
La casa prese fuoco, con elastico stupore
diventò una gatta di cenere.
Sesta vita.
Con i suoi occhi d'agata fissò troppo a lungo
le tenebre e si smarrì.
Settima vita.
Stufa di morire e rinascere concepì
un suicidio randagio.
E con felina compostezza finì
tutte le sue sette vite.
giovedì 14 ottobre 2010
BELLISSIMA
per te, Valeria
Lei è. Lei era. Bellissima.
Un soffio di vento in un cuore
d'argilla.
Uno scrigno ardente, e un sorriso
bianco come l'oblio.
Nel suo corpo mi sentivo a casa,
universo intimo.
Una notte ho contato i suoi respiri
fino alle tenebre del sonno.
L'ho vista sciogliersi nel sogno,
poco a poco svanire.
Era solo un corpo che respirava,
purissima di vita.
Nera chioma di Medusa seducente
a mordere l'innocenza del cuscino.
E tutto il suo veleno sceso a infettare
il mio stupore mortale.
TERZO AFORISMA DEL GIORNO
Immaginare è desiderare, desiderare è immaginare.
Non si scappa, una mente che non desidera è vuota.
Una scatola vuota che fa del corpo un orpello inutile.
Ricky Farina
SECONDO AFORISMA DEL GIORNO
Cerco l'amore anche frugando nella terra, mi sporco le mani,
ogni giorno dono alla mia sete una sorgente imprevista.
Ricky Farina
AFORISMA DEL GIORNO
Non vivere alla giornata, è un modulo da fruttivendoli,
vivi per l'eternità, senza scuse, indagando l'attimo.
Ricky Farina
mercoledì 13 ottobre 2010
AFORISMA DEL GIORNO
Così lotto contro la tristezza, lasciandomi andare,
seguendo correnti improvvise, anche gelide, vivendo
sempre sull'orlo dell'annegamento, nel vortice...
Ricky Farina
martedì 12 ottobre 2010
UN UOMO VERO
Che cos'è un uomo? Che cos'è un uomo vero?
Forse la mia verità consiste nel fuggirmi, ma
mi fuggo con metodo, ostinazione, coraggio.
Questa forse è la mia verità. Credere in me stesso,
credere in un'ombra. E non temere le tenebre.
Non ho un lavoro, ma in me c'è un costante
lavorìo, una mente inesausta che lotta contro
ogni forma di ottundimento dello stupore.
Non faccio la dichiarazione dei redditi ma
tutte le mattine dichiaro il mio amore alla vita.
Non ho nerbo, forse. Non ho nerbo per le
piccole cose, le sigarette e le calorie, ma dove
si tratta di non cedere alla banalità, alla
volgarità, all'indifferenza, mi troverete pronto.
Sono un uomo? Un uomo vero? Non lo so.
Ma so che se mi vedete volare basso è
solo per cogliere i fiori più belli.
AFORISMA DEL GIORNO
Nella vita passa sempre per la via più larga, e riposa
sugli allori: sono aromatici. Se piove sempre sul bagnato
frequenta i deserti. Vivi sognando, e se morirai cagando
avrai l'invidia di tutti gli stitici. Non crucciarti. Sii felice.
Ricky Farina
lunedì 11 ottobre 2010
IL SEGRETO
Non conosco il segreto della felicità, ma so che
anche l'infelicità ha un suo segreto, ed è quello che
io cerco perché sento che sono segreti gemelli.
Ricky Farina
IL COLLOQUIO DI LAVORO
Ho fatto un colloquio di lavoro, mi hanno fatto delle
domande strane, tipo : ha voglia di lavorare? È disposto
a cambiare residenza? Ovviamente ho risposto di no
a entrambe le bizzarre domande. Mi hanno poi chiesto
la spiegazione del titolo della mia tesi "la tragedia del
respiro". Ho risposto che respirare è una tragedia di
Sisifo che non porta da nessuna parte se non alla tomba.
A questo punto l'esaminatrice, evidentemente una
nevrotica all'ultimo stadio, è scoppiata in lacrime e
mi ha congedato con la disperazione negli occhi, che
strana gente c'è al mondo, proprio strana, poveretti.
ANNUNCIO EROTICO DI R
Quarantenne, bella presenza e gradevole assenza,
fallo estraibile, circonciso, alto, moro, peloso, irascibile,
commestibile, deglutibile, immancabile, adoperabile,
sintonizzato con lo stupore, la mente affrescata di
desiderio, cerca donna dispari requisiti, senza fallo e
senza peli, pronta a tutto, anche al nulla, con la bocca
assetata, disposta a farsi oggetto polifunzionale, a
creare origami di saliva calda su cappella ardente.
Astenersi perdiorgasmo, e anafettive falliche.
AFORISMA DEL GIORNO
Sono terrestre, terreno, terricolo. Concepisco solo l'amore
fisico. Divinizzo iridi e seni, nei e labbra. Il culo è l'altare
di ogni mio desiderio. E tra le cosce di una donna provo la
simmetrica perdizione di chi vuole andare fino in fondo.
Ricky Farina
domenica 10 ottobre 2010
POESIA CON DERAGLIAMENTI SEMANTICI
Eccomi in condivisione panoramica
con le mie scelte. Un vicolo cieco trucidato
dal sole. E l'assoluto tenta invano di
sobillare il mio sangue alla rivolta.
Spezzo il pane dei miei tradimenti
in compagnia di ombre affamate,
pochi ricordi seduti al mio tavolo,
qualche allucinazione di primo livello.
Così mi invento poeta e uso il cervello
come un telegrafo piantato nel deserto,
vomito le parole dal mio ventre oscuro,
semino significati per giungere
all'insensato.
AFORISMA DEL GIORNO
Credere che esista il "tempo libero" è come credere
alla tortura felice...una gabbia dorata è sempre una
gabbia, e l'oro la rende ancora più odiosa.
Ricky Farina
sabato 9 ottobre 2010
AFORISMA DEL GIORNO
Non amo le persone che scrivono sugli annunci
"no perditempo", perdere tempo è l'unica cosa
che ci è rimasta per restare vivi.
Ricky Farina
venerdì 8 ottobre 2010
CHE FARE?
Non so più che pesci pigliare,
mi fa male esistere, mi crolla
il mondo addosso, ho le pulci
nell'orecchio, le parole sulla
punta della lingua, ho anche
una costola incrinata, e il cuore
non vuole smettere di urlare.
Che fare?
Mi sento il sintomo di me
stesso, un rebus che si schianta
in pieno sole, sono una ferita
aperta a tutte le esperienze,
il risvolto di un cappotto lacero,
non ho più passato, e invano
cerco di restaurare il mio presente.
Che fare?
Sono devoto all'inesorabile,
un complice della fuga del tempo,
l'assassino dorato delle mie
illusioni, l'invisibile disorienta
le mie notti e mi precipita
nelle tenebre del disincanto,
la speranza muore per ultima.
E mi lascia solo.
SECONDO AFORISMA DEL GIORNO
Sono un uomo sfortunato, sono nato con la camicia,
la camicia di forza.
Ricky Farina
AFORISMA DEL GIORNO
Perché suicidarsi? Già ci pensa la vita a ucciderci, e lo fa
così bene, da vera professionista, lasciamola lavorare.
Ricky Farina
giovedì 7 ottobre 2010
AFORISMA DEL GIORNO
Riconoscere il proprio volto allo specchio dopo
una notte trascorsa negli abissi onirici è molto
sconfortante per me, significa che i miei sogni
non hanno avuto la forza di modificare i miei
lineamenti, la mia percezione, in sostanza: la
mia vita. Per questo ho abolito gli specchi.
Ricky Farina
mercoledì 6 ottobre 2010
AFORISMA DEL GIORNO
Bevevo per dimenticare, poi sono diventato un alcolista
anonimo, e ho dimenticato anche il mio nome.
Ricky Farina
martedì 5 ottobre 2010
domenica 3 ottobre 2010
PENSIERI ADAMANTINI
essere rigoglioso dovrai farti radice.
*
Avventurati nello spazio profondo della tua mente, e
solo al culmine della follia vedrai il volto di Dio.
*
Una memoria sventurata è una memoria senza amnesie,
non esiste ricordo che non sogni l'oblio...
*
Solo quando avrai dimenticato il volto di tua madre potrai
entrare nel regno di Dio, non si accede all'assoluto senza
pagarne il prezzo, ed è un prezzo così alto che fa tremare.
*
Accogli dentro di te ogni forma di banalità, ma fallo con il
sorriso tagliente di chi può fare sanguinare anche un fiore.
*
Ogni distanza è un debito.
*
Tendi l'arco dei sogni fino a scoccare la freccia sublime
che attraverserà il vento in cerca della tua realtà.
*
Ogni tanto sogna a occhi aperti, anche l'abisso ha bisogno
di sole.
*
Vivere è una ferita così profonda che solo la morte può
cicatrizzare.
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