venerdì 15 ottobre 2010

POESIA DELLA GATTA
















Prima vita.

Fece le fusa all'uomo
sbagliato.

Seconda vita.

Piantò i suoi artigli nella
corrente elettrica.

Terza vita.

Una tigre passò dal cornicione
e se la mangiò.

Quarta vita.

Cibo in scatoletta avariato,
cose che capitano.

Quinta vita.

La casa prese fuoco, con elastico stupore
diventò una gatta di cenere.

Sesta vita.

Con i suoi occhi d'agata fissò troppo a lungo
le tenebre e si smarrì.

Settima vita.

Stufa di morire e rinascere concepì
un suicidio randagio.

E con felina compostezza finì
tutte le sue sette vite.


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