giovedì 21 ottobre 2010

IO CON ME STESSO


Sono stufo di avermi tra i piedi.

Mi alzo la mattina e davanti allo specchio
che ti trovo?

Un volto conosciuto, il mio volto.
Eppure sono un estraneo.

Gioco a darmi del "lei", gioco a presentarmi
sotto una luce nuova.

Ma quante tenebre fioriscono al primo
respiro consapevole!

Mi piace dire addio alle cose, alle persone.
L'ho appena fatto con una puttana.

Le ho accarezzato i capelli, come ho fatto
con Valeria, e dentro di me ho sussurrato

"addio"...

Mi sento meglio dopo un addio, lo trovo
digestivo, liberatorio.

Ma non riesco a dirmi addio, a dirlo a
me stesso.

Ingoio la mia ombra, mastico i miei nervi,
e sputo il mio verbo.

Un assolo di vertigine.

Nessun commento: