sabato 22 novembre 2008

UNA POESIA DIMENTICATA

Una poesia dimenticata nella tasca di una camicia
messa nella lavatrice.

Un poesia slavata e centrifugata.

Poi viene la notte, il sonno, la furia
dell'immobilità.

Al mattino il tuo volto è cambiato perché
il sogno è metamorfosi.

Ingenuamente, colto dal terrore, vorresti
cambiare specchio.

Vorresti cambiare nome, e la forma del
tuo destino.

Ma tu sei questo incessante fluire di
attimi.

E ogni attimo è purissima
vertigine.

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