martedì 18 novembre 2008

PENSIERI INABISSATI

Sono un principiante del dolore, un dilettante della disperazione,
elaboro il lutto a letto, piango solo per dissetare il viso.

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Se Dio non esiste tutto è permesso:anche credere in Dio.

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Ho sempre pensato alla vita eterna come a un'immensa anestesia.
Un sonno profondo dove si smarrisce l'idea di uomo.

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Tutto è abisso, anche la superficie è l'abisso della leggerezza.

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Ci sono aridità che hanno il dono di straripare.

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Non fermarti mai a pensare, il pensiero è movimento.

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Sento di avere delle affinità elettive con i morti, questi
professionisti dell'apnea. L'abisso è uno e indivisbile.

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La poesia è seminare tempesta in una giornata di sole.

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Negligenza verso l'assoluto, indifferenza nei confronti
dei massimi sistemi, noncuranza dell'essenziale.

Questa è la ricetta per una vita felice, una vita spensierata.

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Non c'è mistero, il mistero è un'invenzione dei poeti.
Tutto è tragicamente evidente, senza scampo.

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Avere cura dell'incurabile, questo è il segreto di ogni
uomo che non voglia ingannare se stesso.

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