martedì 22 luglio 2008

A MAX

Caro Max, leggi le mie cose con intelligenza( che non ti manca ),
lo so benissimo che la salute è un bene prezioso, che il dolore
è una presenza ineludibile nella nostra vita...quante persone ci
hanno portato via i tumori? Questi maledetti tumori. Con i miei
scritti lotto per "staccarmi dall'angoscia" che mi attanaglia
nervi, cuore e respiro, l'angoscia di avere visto che cosa fa
un tumore al corpo di una bella ragazza di 30 anni. Ma la morte
non è riuscita a privarla del tutto della sua femminilità! Un
sospiro di seduzione nel rantolo dell'agonia...come posso reggere
a tutto questo? Devo reagire, con rabbia, con ironia, andando contro
il senso comune, questo almeno è il mio modo per non impazzire
completamente. Cerco rifugio nella filosofia(ma non lo trovo), cerco
di "guardare i tumori dall'alto", eliminando l'antropocentrismo,
può capitare a me come a un altro: è la stessa cosa. Che cosa
è un tumore al cospetto del cosmo? La vita è neutra, anche la morte.
Tutte fandonie, tutte cazzate. Ci siamo dentro fino al collo.
Un abbraccio da Ric, ricordando sempre i morti, ma ricordandoli
vivi, come dice una bella canzone di Ascanio Celestini.
Ma non ti lascio con Celestini, ti dedico il seguente video.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Ric
La mia non era certo una invettiva contro quello che hai scritto sul dolore, anzi!
Il mio problema (forse non solo mio) è che quando hai a che fare con qualcuno che lotta (e molto spesso perde) contro un cazzo di tumore..... hai voglia te a dire c'è gioia anche in un tumore....
E non ci sono amici che tengano, mogli, fidanzate (che ti scrivono condoglianze sul telefonino!!!!), genitori, parenti.... Sei solo.
Lo prendi nel culo e quando non hai nemmeno il conforto della religione che di dice che se ne sono andati in un posto migliore senza soffrire più........
Nel tumore non c'è gioia;
c'è solo disperazione e solitudine

rickyfarina ha detto...

sono d'accordo con quello che dici,
ma quando nel finale dico che
c'è gioia anche in tumore intendo
che un tumore è pur sempre una
manifestazione di vitalità, anche
se distruttiva, come se le cellule
cercassero l'infinito dentro di noi, ed è appunto la nostra
finitudine che ci fa morire, ma
era un tentativo di vedere anche
nel pozzo più profondo una flebile scintilla di luce...ciao