venerdì 16 settembre 2022

RIDI

Ridi quando senti parlare di ricerca della felicità.
Questi umani così complicati, quasi orrendi, se
non ti facessero tenerezza. E tu sogghigni alle
loro parole articolate, ai loro ragionamenti di
sofisticata ed estenuata noia, stringendo la coppa
della tua macedonia con prevalenza di ananas
(per addolcire lo sperma). L'essenziale è non avere
quel fastidioso prurito anale che ogni tanto ti
prende, quello è insopportabile, e quando brucia
poi, ti ci devi mettere sopra un cubetto di ghiaccio.
Per il resto è tutto grasso che cola, una passeggiata
tanto per passeggiare, sfiorare altri esseri umani
e gli alberi, sotto un cielo sereno o di tempesta,
tanto ci sono i meravigliosi ombrelli, e quando
ti fermi a osservare un volto, questo strano strano
paesaggio in movimento, attraversato da quelle
scosse elettriche che sono le emozioni, oppure
un gelato da leccare sopra una panchina con
vernice scrostata, mentre il traffico della città
si accartoccia nel nulla, tutto grasso che cola,
tutta felicità appesa al gancio del macellaio.

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