lunedì 25 aprile 2022

CLAUDIO CERIANI

 In guisa di brodaglia quasi primordiale (l’Ilus per l’appunto) che unisce destra e sinistra, salviniani e pentastellati, tutti accomunati dalla pochezza intellettuale o dalla malafede ideologica, si fa avanti un altro brutto fenomeno del declinante Mondo Occidentale, quello dei quisling, dei pacifisti cinici e dei fiancheggiatori che favoriscono, o tentano di favorire, il despota del Cremlino.

Suddivisa in una melmosa galassia, alimentata e sostenuta dalle ambasciate russe (in quella di Londra sono stati spesso ricevuti gli esponenti della Brexit) e capace di assorbire fake news e disinformazione con la stessa disinvoltura con cui le diffonde spacciandole per verità, questa variegata fauna fa le veci - consciamente o meno - di quinta colonna della più devastante e pervasiva forma di fascismo che abbia mai minacciato l’Europa dal 1945; lo fa certamente in modo spesso tragicomico e, in quest’ultima ottica, gli italiani si distinguono.
Partendo dal “turbo-filosofo” Diego Fusaro – che, come ha scritto con particolare arguzia il mio amico Ricky Farina, blogger del Fatto Quotidiano, sembra uscito da un ovetto kinder scaduto – esponente di spicco del becerume anti-atlantico e anti-occidentale, (nonché no-vax), si passa ai soliti “pacifondai a senso unico”, per finire ai nuovi fenomeni di quello che una volta era conosciuto come il tubo catodico.
Tra questi, declinato nelle modalità di pacifista cinico (o piuttosto di sedicente esperto), si registra una new entry, quell’Alessandro Orsini fondatore e direttore della LUISS che esorta gli altri - ovvero gli ucraini – a calarsi le braghe; quasi un “arrendiamoci e partite”, insomma. Stupisce comunque che una persona chiamata a scrivere su quotidiani nazionali possa inanellare tutta una serie di luoghi comuni, facendo dei paragoni forzatissimi (la crisi del 1962 dei missili a Cuba, peraltro mai invasa dagli USA, con l’aggressione russa). 
In questo vero e proprio “circo pedestre” non mancano personaggi affetti da dissociazione cognitiva, analfabeti funzionali, mezze calzette di intellettuali e professori dalla memoria selettiva (Franco Cardini), nostalgici dell’URSS (tra i quali risalta la predappiana pelata di Marco Rizzo), fossili stalinisti (Luciano Canfora), giornalisti che gravitano attorno alla destra estrema capaci di scambiare gli aggressori per gli aggrediti (Francesco Borgonovo), ma soprattutto spiccano quelli che si potrebbero già definire veri e propri quisling in divenire o in potenza. A parte i siti, peraltro ben conosciuti, che fungono da megafono al Cremlino e tralasciando il clownesco Salvini (umiliato perfino da un sindaco polacco, peraltro sovranista pure lui), non si può non prendere in considerazione una legione di esponenti M5S o ex-MS5, come quel Claudio Messora fondatore del famigerato canale byoblu, fucina di fake news sul virus, poi chiuso da youtube proprio per la disinformazione programmatica durante la pandemia. Messora però non ha voluto demordere ed ora sul sito omonimo rilancia le contro-informazioni del Cremlino (con le solite litanie sul colpo di stato in Ucraina e sul Donbass) affermando che l’Italia “non può fare a meno del gas russo”.
Due domande in questo senso sono doverose: alla luce di una tale affermazione di dipendenza forzata che favorisce il Cremlino, che sfumature assumono certe prese di posizione all’apparenza ecologiste del M5S? E ancora, come mai così spesso i filo-putiniani e i no-vax sembrano sovrapporsi, accomunati dalla retorica complottista?
Il dubbio è lecito mentre risulta più che mai necessario ricordarsi che, quasi a fungere da controcanto allo squallore sopra descritto, in Russia ci sono uomini e donne che disperatamente lottano ribellarsi al potere, nonostante le minacce, la repressione, gli arresti. È il caso di Elena Kovalskaja, la direttrice del teatro statale che si è dimessa perché, a suo dire “è impossibile lavorare per un assassino”. Non è l’unica voce del dissenso in Russia e per lei e per gli altri come lei l’ammirazione è d’obbligo, come d'obbligo è il disprezzo per l’informe blob filo-putiniano, impasto di narcisismo, livore anti-occidentale e tendenza alla mistificazione.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Putin ha capito benissimo con chi ha a che fare, così come l'occidente ha sempre saputo chi fosse Putin. Due lati della stessa medaglia.
Il problema di Putin è che le sue forze armate erano, e sono, un bluff.
E questo ridisegna scenari ed opportunità commerciali.
Ma che tu capisca questi...
è più probabile fare capire l'algebra a un macaco.

Anonimo ha detto...

In questa giaculatoria,a parte mettere tutti in una lista di proscrizione di"piccoli filoputiniani crescono"da deridere e banalizzare:qual è il pensiero dell'autore riguardo alla guerra in Ucraina?Io vedo solo accuse indistinte e pensieri che finiscono per schierarsi:riflessioni manichee di una sorta di Marnie,che sclera quando crede di vedere l'ombra rossa di collaborazionisti sovietici!Perché ridicolizzare il pensiero di studiosi,la loro competenza:marchiandoli indistintamente col peccato originale del non allineamento docile sotto il filo dei burattinai atlantisti?Eppure,da come si affretta a "essaminare" le altrui colpe,e a bollare i malcapitati con il visto scarlatto del quisling:lo sbrigativo Minosse non pare averle ascoltate e comprese con attenzione le considerazioni di costoro!Dove,per esempio,uno storico autorevole come il Cardini avrebbe dimostrato memoria selettiva:vorrei davvero capirlo, perché dal suo pulpito il Ceriani insinua ma non svela!E perché svilire a neofiti, osservatori esperti che già dal 2018 denunciavano il pericolo ai confini ucraini?Ora che la loro profezia è realtà e tutto è irreversibile,solo perché ritengono la mediazione unica risorsa che può disinnescare l'effetto domino in corso:li si accusa di pacifismo cinico?Loro hanno condiviso pensieri e dubbi riguardo al profilarsi di una guerra infinita sui corpi di civili ucraini!Dove starebbe lo scempio che offende tanto la sensibilità di chi scrive questo j'accuse?Accademici pongono quesiti e hanno almeno il diritto di non essere travisati o subire censure vigliacche:quelle sì sintomo di una cultura fascia!Si tratta di domande preziose che ci fanno pensare e uscire dalla sicumera gretta delle nostre convinzioni.La storia "disumana"ci dice che in una guerra ciascuna parte ha le sue ragioni(anche se,ovvio,mai etiche)e che per risolvere i conflitti bisogna smettere di recriminare iniziando a riconoscere:ciò vale anche per l'Ucraina!Questa invasione nasce dalla brama di potere di un folle,o é frutto di una tragica escalation in cui anche quelli che adesso sono aggrediti detengono gravi responsabilità?Quando parlo di aggressori e aggrediti non parlo di popoli(martiri loro malgrado),ma dei governanti,di coloro che tessono le trame di potere.E pensando a ciò ci si domanda:è giusto che la NATO abbia schierato stati cuscinetto,"puntando"la Russia,e ricreando una situazione calda da guerra fredda?E' equo che non siano stati rispettati i trattati di Minsk ed è casuale che,ai ripetuti ultimatum di Putin(al suo armare i confini),si sia contrapposta l'indifferenza generale dell'Europa?Quali interessi reali ha e ha avuto l'America e il suo establishment nel sostenere questo conflitto e le precedenti stragi (Maidan),che hanno portato (come nella"confessione" telefonica di V.Nuland)al colpo di stato che ha destituito un presidente ucraino democraticamente eletto,reo di preferir fare affari con la confinante Russia e non con gli strozzini dell'eurozona (come ha spiegato ad O.Stone),e per questo sostituito con un governo concepito dagli americani,con dentro potenti membri del partito nazista ucraino?Siamo davvero certi che mantenere la neutralità ucraina(no Nato)senza le sue basi illegalmente lì presenti;lasciare le repubbliche separatiste del Dombass (senza le milizie naziste dei "fratelli" ucraini);lasciare la Crimea filorussa (come da referendum nel 2014 con esito quasi unanime ma bollato arbitrariamente illegale dai democratici occidentali):siano soluzioni tanto esecrabili?Zelensky facendo muro con pretese a non alleati:fa il bene dell'Ucraina?Crediamo che un popolo sofferente,voglia continuare questa guerra oltranzista?Putin è un autocrate bugiardo e sanguinario,sì,e Biden?È uno statista onesto,che agisce in nome della giustizia e della democrazia,rispettando l'autonomia dei popoli?Oppure è un villain,simile al più odiato omonimo russo?Io non ho mai avuto il dispiacere di conoscere un vero filoputin,ma noto però l'ampliarsi del fronte di chi bullizza chi parli di diplomazia,scagliandosi perfino contro i pacifisti!

Anonimo ha detto...

P.S.
Che l'autorevole storico prof.Cardini abbia una memoria selettiva è opinabile, ma che l'autore del testo sopra scriva molte cose non corrette, è plateale! Un esempio: come può il prof.Orsini aver fondato la Luiss? Questa università privata è stata fondata nel '73 da Umberto Agnelli. Il professore forse non era nemmeno nato! Attenzione alle notizie false e all'approssimazione, a volte ne siamo portatori sani.