giovedì 16 gennaio 2020

MALEDUCATI

Morire è da maleducati, un vero sgarbo. Costringere le persone
a tornare da un viaggio per i funerali, obbligarli a sentire una messa
funebre che più funebre non si può, privare per sempre amici e parenti
di un saluto, di un aiuto, di un abbraccio. Che scortesia colossale!
E quel fare finta di niente, quel darsi le arie di mistero, mentre c'è solo
l'odoraccio a farci turare il naso, morire non è nemmeno igienico!

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Tu comincia a morire, che poi ti diciamo com'è stato il tuo funerale

attimiespazi ha detto...


morire improvvisamente è così.
a me è capitato, invece, che un amico mi abbia salutata sapendo che quella sarebbe stata l'ultima volta che ci saremmo visti. sai, era una di quelle situazioni in cui non ci sono speranze, e ogni giorno regalato è un miracolo (come effettivamente andrebbe considerato ogni nostro e altrui giorno, in ogni caso).
non dimenticherò mai il suo sguardo;
uno sguardo slavato, compresso, senza stelle.
mi chiese dei miei cari, mi disse che aveva finito di mettere in ordine le sue poche cose, e augurò serenità per il mio futuro, con un sorriso sguarnito, triste, e un gesto semplice semplice: la sua mano che mi salutava accompagnata da un ciao, mentre io mi allontanavo ricambiando il gesto.
morì la settimana dopo.
era una persona di una dignità e di una gentilezza rare.
non andai al suo funerale.
i riti funebri che si celebrano in forma religiosa per me sono uno strazio immane, sono grevi dissonanze che scavano nella pelle fragile e impotente dei vivi..

Unknown ha detto...

Te dico una cosa Ricky. Questo è il mio ultimo commento con approvazione tua. A me NON MI APPROVA NESSUNO! Posso essere disapprovato e mi sta benissimo. Ma che io debba stare dietro ai cazzi tuoi, che sei il coglione del secolo, non esiste. Quindi finché non si sblocca sta cosa, per me questo blog INESISTE! Saluti.

marti64 ha detto...

Mio padre dopo giorni che non parlava, si sapeva a cosa sarrebbe andato incontro
e io continuavo a non credere, fece un cenno lieve, andai vicino per sentire
e disse adesso vado e chiuse gli occhi. Forse più che un brutto gesto penso che
sia bello, appena chiuse gli occhi incominciai a rivedermi il film della mia vita
lui e vi assicuro è un bel film.
Pensa Ricky quandosarai Tu a lasciare il palcoscenico della vita, quante donne ti
ricorderanno, e ci sarà sempre l'anonimo che dirà che coglione ma quanto ci divertivamo ad insultarlo, propio scortese Ricky Farina, è Freddy ti mancherà Rick
Ogni fatto è puramente casuale come nei migliori film

Anonimo ha detto...

Non facevo così isterico Freddy Fosca, che manco una checca

Unknown ha detto...

Se segui le cose di Attimi e Martina approvi la menopausa. Possibile sei tanto coglione?

attimiespazi ha detto...

questa situazione a me, invece, piace un sacco. è divertente.
crea una sottile suspense.
Freddy, Ricky non ha abilitato l'approvazione commenti ma la
disapprovazione commenti idioti
di cui ne aveva fin sopra i capelli che non ha..
:-)))


Unknown ha detto...

Ma tu sei l'anonimo morto di sciolta? Mi dispiace. Come va?

altrimentipresente ha detto...


La morte è l'unica cosa che riesce a spaventarmi. La detesto perché oggi si può sopravvivere a tutto tranne che a lei.
La morte e la volgarità sono le uniche due realtà che il nostro secolo non è riuscito a spiegare.

Oscar

Anonimo ha detto...

Freddy, sarai anche un discreto citazionista ma come capacità di discernimento lasci parecchio a desiderare.

:-) ha detto...

La morte non chiede permesso a nessuno. Bravo Ricky, mi piaci quando scrivi così. :-)

marti64 ha detto...

Freddy
Vedi non era l'ultimo commento hai tanto da dire da fare, sarà un anno bellissimo
non dobbiamo stare qui H24 questa è la vetrina di Ricky Farina, se c'è qualcosa
che ti prende, qualche bell'insulto elegante da fare tu dsei il maestro, qui non ci piove

attimiespazi ha detto...


Conoscerete che son stato vivo

Conoscerete che son stato vivo
da un’ombra che avrà la mia fronte.
Solo sulla mia fronte l’inquietudine presente
ch’è oggi in me, del dolore imprigionato.

Bianco il volto, senz’ardor lascivo,
privo del sonno che s’impiglia alla mente.
Ormai su me, silenzioso eternamente,
la rosa di carta e il verde di ulivo.

Qual sonno senza sogni angosciosi,
l’anima aperta a tremule carezze,
immobili le mani sopra il cuore.

Com’è lontana la voce dell’amore.
Con che gusto avvicino la bocca alle delizie
di tutti gli oceani sereni.


(sonetto di Eugenio Florit)



Anonimo ha detto...

Me so' ripristinato per darti la buona novella

marti64 ha detto...

Freddy la menopausa è sda rispettare come tutte le altre cose
non mettiamo persone all'angolo per qualsiasi motivo
La libertà e questa, non escludere persone, se io dicessi chi beve vodka
non può essere qui in questo spazio perchè approvi gli ubriachi
questo non va bene cosa ne pensi

Anonimo ha detto...

SADICO - La sofferenza è masochista, si bea del sadismo dei dolori. Stiletto invisibile, incarnato, dalla profondità emerge urtando tendini, muscoli, carne e sangue. Il dolore ti aggroviglia, il passo si contorce, si piega, si spezza. No! Ti prego! Non fermarmi dolore, è troppo presto, devo ancora andare, magari incespicare, ma devo andare lungo i miei sentieri, voglio correre attraverso i giorni a venire. Vorrei ucciderti dolore, per mostrar più sadismo di te, ma non posso ferirmi od uccidere me. Io e te siam incatenati, tu sei in me ed io sono te. Scioglierò ancora queste tue catene, lo farò sino al tuo ultimo respiro e quel giorno sarà pure il mio. Liberi nell’oblio eterno.