sabato 12 luglio 2014

ANGOSCIA CINEFILA

Ero tranquillo stasera, sereno, mi sono visto un film del 1945, sto parlando
di IO HO UCCISO di Siodmak con George Sanders e Geraldine Fitzgerald. 
Finito il film, colpito dall'interpretazione della Fitzgerald e di Sanders, vado
su wikipedia per raccogliere informazioni più dettagliate. Perché l'ho fatto?
Scopro che la Fitzgerald nel 1981 partecipò al film Arturo con Dudley Moore.
Ma certo, Dudley Moore, che simpatico attore. Che fine avrà fatto?
Prima notizia dirompente. L'attore è morto per una paralisi sopranucleare
progressiva: una malattia neurodegenerativa. Terribile e rara. Ci sono
anche delle immagini su YouTube dove l'attore dice addio ai suoi fans.
Mazzata. Passiamo alla seconda mazzata. Vado a leggere di Sanders.
Sperando di tirarmi su di morale. Errore catastrofico. Sanders a causa
di una forte depressione si tolse la vita con una dose letale di barbiturici.
Le sue ultime parole sono agghiaccianti "dico addio alla soave fogna
della vita". Dunque la vita è una "soave fogna". Descrizione perfetta.
Wikipedia dice il vero? Probabilmente sì. In ogni caso quella che era
iniziata come una simpatica e solitaria serata cinefila si è trasformata
in un incubo filosofico sul senso della vita: siamo tutti immersi in una
fogna, soave certo, ma sempre fogna è. Non si scappa dalla verità.

1 commento:

attimiespazi ha detto...

"La maggior parte di noi vive sguazzando nelle fogne, solo che alcuni lo fanno guardando le stelle"

(Oscar Wilde)