Tra un cuscino e l'altro
sento la tua presenza
che ha scelto di essere
assenza, un brivido bianco,
un tormento di piuma,
una condanna leggera,
un addio soffice e lento,
non fa male, non fa più
male di un sogno, ma è
il candore di questa cicatrice
che resterà sempre con
me, io sono un cultore
di questi dolori fragili,
di questi dolori che hanno
smesso di gemere, e ora
quasi mi chiedono di
essere protetti, e come
potrei non avere pietà?
L'assenza è il più tenue
dei legami, finché ci sarò
ci sarai anche tu, come
eco tra due cuscini.
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