domenica 6 luglio 2014

COME SONO DIVENTATO RICKY FARINA

Da ragazzo sognavo di diventare un grande tennista, avevo un buon
dritto ma se l'avversario piazzava due palle corte restavo con la lingua
penzoloni, mai avuto fiato, il cuore andava in tachicardia, ero finito.
Poi avrei voluto fare il fumettista, tutta la mia sensibilità artistica è un
residuo affettivo di Spider Man, purtroppo mai saputo disegnare bene.
Crescendo mi sono detto: "diventerai un regista unico e irripetibile".
Questa volta non volevo fallire. "Che cosa c'è di unico e irripetibile
nella tua vita Riccardo?" mi chiedevo ingenuamente. A un tratto venne
la risposta, semplice e incontrovertibile, "ma è proprio la tua vita a
essere unica e irripetibile". Ecco come sono diventato Ricky Farina.

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