lunedì 30 settembre 2013

LA MIA DONNA IDEALE

La mia donna ideale lavora e mi mantiene senza farmi pesare
la mia pochezza economica, anzi, mi dice "Riccardo, fai quello
che vuoi, ti amo così". La mia donna ideale mi cucina il pollo
fritto con le patatine fritte ma solo tre volte all'anno, per il
resto inventa sempre ricette nuove. La mia donna ideale ha
le tette. La mia donna ideale mi fa la seghetta del mattino
e mi porta la colazione a letto prima di andare al lavoro.
La mia donna ideale mi porta in giro per il mondo e in aereo
mi tiene la mano perché sa che io ho tanta paura di cadere
dalle nuvole. La mia donna ideale quando la sera torna dal
lavoro non si toglie i tacchi, la mia donna ideale non sa che
cosa siano le ciabatte. La mia donna ideale non si strucca.
La mia donna ideale è religiosa, e dopo le preghiere, prima
di chiudere gli occhi, mi sussurra "vuoi il pompino della
buonanotte?", la mia donna ideale non esiste. Per ora.


R.F.

IL GORILLA INCONSCIO

Ho sognato di accarezzare i testicoli di un gorilla. Capite ora
perché non andrò mai da uno psicanalista?

R.F.

LA MIA TESTA

Mi piace montarmi la testa, più la monto e più lei gode. 

R.F.

LO ZOPPO E IL PIGRO

Il cinema di Renoir è il cinema di uno zoppo:una ferita di guerra.
E per sua stessa ammissione questo "difetto" ha reso le sue
inquadrature più personali, uno zoppo vede il mondo da una
prospettiva diversa. Sarebbe interessante catalogare i registi
secondo le infermità di ognuno di loro. I miei films sono i films 
di un pigro: mi sposto raramente, in casa o sotto casa è l'ideale.

R.F.

Jean Renoir

"Le scoperte artistiche sono praticamente la conseguenza diretta
di scoperte tecniche. L'esempio a parer mio più vistoso di questo
fenomeno è, in pittura, la rivoluzione impressionista. 
Prima dell'impressionismo i pittori utilizzavano colori contenuti
in ciotole.Erano recipienti difficili da trasportare. I colori si
rovesciavano e questo rendeva il lavoro fuori dallo studio poco
pratico. Quando si ebbe l'idea di mettere i colori in tubetti
facili da chiudere con dei tappi a vite, i pittori di quella giovane
scuola poterono trasportare i colori e lavorare direttamente
dal vero. Naturalmente la rivoluzione impressionista esisteva
innanzitutto nello spirito dei pittori, ma non avrebbe potuto
manifestarsi in quel modo se gli artisti non avessero potuto
trasportare i colori nella foresta di Fontainebleau" Jean Renoir

L'OSSIMORO VIVENTE

IN MOVIMENTO

Sono un miope lungimirante, un perverso angelico, una 
contraddizione in movimento. Cristo, aveva ragione quella
psicologa "lei si pensa addosso". Mi bagno di me stesso.

R.F.

LUPO MANNARO

domenica 29 settembre 2013

LE PAROLE DI CARLO

Amo il tuo modo di fare cinema. Il tuo occhio, attraverso la tua videocamera, si sofferma spesso su particolari sui quali lo sguardo della maggior parte delle persone non cade. Le tue inquadrature e il tuo modo di montarle danno il senso del tempo che scorre, che consuma, che invecchia. Ma non c'è morte nei tuoi video, sebbene la "morte" spesso la nomini e cerchi di esorcizzarla. Nelle tue riprese sono spesso immortalati oggetti freddi, di ferro, semafori che si accendono e si spengono, luci intermittenti nel buio della notte. In questa apparente angoscia c'è però la vita, c'è la vita vissuta negli sguardi delle persone che scruti. La telecamera cerca ogni angolo del volto delle persone che riprendi, che dinanzi al tuo obiettivo magicamente si "spogliano", raccontando il loro lato più nascosto. Ammiro molto la tua capacità di osservazione. Sei come le tre "Dentone", dove però al posto dei denti c'è un grande occhio, il tuo, che scruta, esplora, scuce e ricuce. Certamente i tuoi video sono molto più interessanti di molti film che hanno successo sul grande schermo. Non c'è artificio, trucco, effetto speciale, in nessuno dei tuoi video, ma c'è un grande flusso di energia che li attraversa e che giunge allo spettatore. Ti piace ascoltare e osservare. La musica segna la cadenza, il ritmo della vita e del tempo che scorre ed è forte l'impatto che ha l'abbinare colonne sonore "allegre" ad immagini che di allegro non hanno nulla. Questo da' ancora di più il messaggio di una vita fatta di contraddizioni (e probabilmente è affascinante proprio per quello). Un giorno dicesti di non voler più pubblicare video per fare un "dispetto" a tutti quelli che non capivano il tuo fare cinema. Invece ti dico di non fermarti. Vai avanti e continua con le tue splendide "autopsie" della vita e continua a dar vita alla morte. Sei uno spietato ritrattista di questo strano percorso che è la vita. Un occhio mai distratto, una pupilla invisibile che immortala, fotografa, registra e restituisce allo spettatore nella sua crudezza. Continua così.

IL FLUSSO

Non perderti d'animo, perditi semplicemente, seguendo il flusso
dei tuoi stupori, dei tuoi desideri, delle tue illuminazioni.

R.F.

UNA VITA FELICE

DOMENICA CULTURALE

SPERMA COCCODRILLO

Sono appena tornato da un giro per la città con un mio amico.
Le puttane sono simpaticissime: "ciao mafiosi" ci dicevano. 
E una fa: "e il terzo lo avete lasciato a casa?". Poi siamo scesi
attratti dalle forme sinuose di una mora da sballo. Lei si è
provata il mio cappello "ci siamo scambiati i pidocchi" mi fa
con un sorriso. Adorabile. Ma ero scarico, mi faccio troppe
seghe in questo periodo/eterno. Il mio amico non si è lasciato
pregare, sono andati dietro una pompa di benzina, togliete
il -di benzina- e vi rimarrà la pompa. "Tu fai la guardia al
mio posto e parla con la mia amica Laura, e magari fatti la
mia amica". Ho parlato con Laura, hanno paura dei clienti,
paura di essere rapinate, qualcuno le picchia pure. Che schifo.
Il mio amico è tornato visibilmente soddisfatto, ci siamo
salutati, la mora da sballo ci fa "tornate dalle vostre
mogli ora". Ma quali mogli? E in macchina sulla via del ritorno
mi sono sorbito anche le riflessioni post-coito del mio
amico: "ma sarà etico quello che ho appena fatto?". Dio,
lo sperma dI coccodrillo no, tutto, ma questo no amico.

sabato 28 settembre 2013

ESPERIMENTO FELICITÀ

ORIGINE

Sono un uomo, un uomo vero, per questo mi concedo il lusso
di fare dei passi falsi. La verità è sempre un ritorno, è origine
che si è mischiata col mondo per tornare alla propria nudità.

R.F.

JEAN RENOIR E RICKY FARINA

venerdì 27 settembre 2013

IL BUFFONE

Potrei divorare tutta l'ombra del mondo per raggiungerti.
Potrei sfidare ogni fuso orario e morire in controtempo
pur di amarti un attimo prima, potrei lottare contro draghi
e tigri in fiamme se solo tu concedessi un sorriso alla mia
tragedia, un respiro alla mia stanchezza, invece mi guardi
fare il buffone sul precipizio, e ti metti lo smalto sulle unghie.

LE SPERMALOSE (lezione di sesso)

LA MASTURBAZIONE DELLE CINQUE

L'ANIMA PUTTANA

Ho l'anima puttana, ma è costretta a restare una santa. 
Vorrei venderla, ma nessuno, nemmeno il diavolo la vuole.

PANICO

Non riesco a essere padrone di me stesso, ho sempre odiato i
padroni, ma continuo a tradirmi, a fuggire da tutto, anche dalle
mie irresponsabilità, sono in preda al panico della moltitudine.

DOPO LA SODOMIA

giovedì 26 settembre 2013

SENZA AMORE

L'ETIMOLOGIA ASSASSINA

Etimologia. Divertente, dal latino divèrtere: volgere altrove, deviare.
Oddio, non ci avevo mai pensato, morire è "divertente".

R.F.

IL MONITO DI FOUCAULT E RICKY FARINA

Foucault diceva che il volto dell'uomo stava scomparendo, il senso
del mio lavoro è questo: salvare il volto dell'uomo.

R.F.

LE FOLGORAZIONI DELLA MIA VITA

Le folgorazioni della mia vita: l'albatro di Baudelaire e la carogna,
il cuore rivelatore di Poe, uno, nessuno e centomila di Pirandello,
Cervantes, i quattrocento colpi di Truffaut, Dr. Jekyll e Mr. Hyde
di Mamoulian, Vampyr di Dreyer, Otto e mezzo di Fellini, Psycho,
Felicità di Al Bano e Romina, Piero Ciampi e Leo Ferré, Pompeo di
Andrea Pazienza, i quadri da un'esposizione di Mussorgsky, Otello
di Welles, e anche quello di Shakespeare, le dentone di Gualerzi,
Germania Anno Zero di Rossellini, al di là del principio di piacere
di Freud, le illuminazioni di Sandro Penna, Ungaretti, Omero,
Oscar Wilde, specialmente il De profundis, il sorriso di Alda
Merini alla fine del mio film, le mani di mia madre, la morte di
mio padre, mio fratello dopo essersi rasato tutti i riccioli, il mare,
e tutte le persone che ho incontrato anche solo per un attimo.

mercoledì 25 settembre 2013

IL PIÙ SIMPATICO DELLA CLASSE

PER MANO

INTERVISTA SESSUALE

POETA

La mia intimità è l'universo.

R. F.

STAMATTINA

Stamattina sono felice, ho i testicoli formicolanti, sono sempre felice
quando ho i testicoli formicolanti. Anche se sono in attesa di un
formichiere femmina, ma stamattina anche l'attesa è bellissima.

VITA

Svegliarmi al mattino è il mio hobby preferito.

R.F.

LA RISPOSTA DELL'AMICO

Era un nano molto sciocco, si vantava di avere la pressione alta.
Un giorno ho chiesto a un amico intelligente:" secondo te
esistono nani felici di essere nani?", e lui mi ha risposto: "no,
ma sicuramente esistono nani felici". Una bella risposta.

martedì 24 settembre 2013

MAI

Chi non vive con i morti non vive: si limita a fare presenza.
Chi non si nutre di assenze è assente. 
Vivere è un dialogo con le ombre, chi non lo
capisce è condannato alla vacuità più brutale, 
il respiro affannoso dei morti può aiutare i vivi a
vivere, e a morire. E sono in tanti a perdersi nell'illusione
sciocca che la vita sia solo la vita. Non è così. Mai.

EROTISMO

Vivo la vita a fior di pelle, un brivido continuo. 
Respirare è un'erezione. Non so nemmeno che
odore abbia la morte, tutto è erotismo, anche la
putrefazione ha un'oscena attrazione su di me.
Solo i sassi e i conigli non mi eccitano. Per ora.

R.F.

QUANDO SONO INNAMORATO


Quando sono innamorato se mi pestate un piede vi chiedo scusa.
Quando sono innamorato l'orrore del mondo mi sembra una delizia.
Quando sono innamorato avverto lo splendore delle tenebre.
Quando sono innamorato l'eternità mi sembra una scorciatoia.
Purtroppo non sono innamorato, ogni attimo è un pugnale molle,
e se mi pestate un piede vedete di avere delle belle gambe o guai!  

SOLO L'AMORE

Mi capita di sorvolare su questioni, su offese e paesaggi.
Solo l'amore ha il potere di farmi precipitare sulla terra.

R.F.

L'INSEGNAMENTO DEL MATTINO

Non è facile. Riemergere. Farsi riacciuffare dal cielo. Ma ogni abisso
ha nostalgia delle nuvole. E ogni annegato torna a calpestare le 
radici. Non è facile, ma è inevitabile. Risorgere è un istinto, è una
forza, un dono, è l'insegnamento del mattino che ci apre gli occhi.

R.F.

LA RIPRESA DI MAMMA

CHAMPAGNE E LIBERTÀ

NETTUNO MI PUÒ GIUDICARE

INTERVISTA AL BAGNINO

SUPER ENALOTTO

Non ho mai giocato al Super Enalotto, mio padre mi diceva " tu
non ne hai bisogno, vinci ogni giorno alla lotteria dato che ti
mantengo". Papà faceva l'ingegnere, era un uomo concreto, e
vendeva turbine a vapore. Grazie a quel vapore posso ancora
permettermi di non lavorare, chissà per quanto? Anche il vapore
prima o poi finisce, ma sono sicuro di una cosa: non giocherò
mai al Super Enalotto perché credo nella vita, nella potenza
infinita di ogni risveglio. Grazie papà, e grazie mamma.

L'UOMO-MAMMA

Sono un uomo interessante, quello che filmo o che scrivo è
interessante, ogni mio gesto, ma non è merito mio, è merito
della vita che è interessante e io ne faccio parte. Sono un
uomo-mamma, un uomo "in stato interessante".

R.F.

DUE ABISSI

domenica 22 settembre 2013

NUOVE MACERIE

Vivi tanti anni vicino a una persona, condividi ogni cosa con quella persona,
magari la sposi, magari ci fai dei figli, e una mattina quella persona non
è più la stessa, diventa un ultracorpo, un'aliena o un alieno, viene da un
altro mondo ma continua a svegliarsi nel tuo letto, insieme a te, magari
continua a prepararti la colazione ma la sua testa è volata via, il suo cuore
pure, sono rimaste solo le sembianze, l'involucro, i resti di un amore.
Non è colpa di nessuno, è successo, poco a poco, giorno dopo giorno.
Tutta la tua vita entra in crisi, la disperazione si fa strada, e forse non
ti accorgi che non sei mai stato tanto vicino alla felicità, alla verità, e allora
devi accogliere il cambiamento, accettarlo con un sorriso, macerie e
metamorfosi, questa è la vita. Tra le macerie troverai un fiore, un nuovo
profumo. E tornerai sul sentiero. La memoria è lo scrigno di quello che
hai vissuto, non meno vero solo perché è finito, anzi, tutte le cose vere
finiscono. Con questa consapevolezza sarai pronto per amare perché
senza l'amore sai di essere perduto, anche se saranno nuove macerie.

sabato 21 settembre 2013

RIFLESSIONI DI UN FILMMAKER

Riflessioni sulla mia attività di filmmaker. Chi può raccontare la mia vita
dal mio punto di vista? Io, solo io. Il mio kolossal quotidiano. Perché?
Perché raccontare la mia vita? Perché è uno spettacolo, perché tutto
quello che accade ha la grazia dell'irripetibile. Uno può dirmi: della
tua vita non mi interessa nulla. Bene. E chi ti cerca? Benvenuti sono
solo coloro che ritengono il racconto di una vita una cosa degna e
nobile. Ogni vita è un racconto, a me interessa filmarlo. Tutto qui.

PSICODRAMMA

Siamo nel mezzo di uno psicodramma, lo sento nel mio innocente
scroto. Testicolo A è insofferente verso testicolo B. Non si sopportano
più, litigano, si accusano a vicenda di mancanza di vita. Sono costretti
a convivere in uno spazio limitato, hanno perduto la serenità di un
tempo. Forse la colpa è mia. Dovrei farli divertire di più.

LE PERSONE CHIC

Sono ancora al mare, ancora alla ricerca dell'abbronzatura perfetta.
Trovo molto chic le persone vacue, le adoro, le puoi riempire a tuo
piacimento, sono deliziose. Donano libertà a chi le frequenta, con la
loro elegante ebetudine che sconfina nella mia beatitudine. Per questo
nella vita sarò sempre abbronzato, ho deciso, frequenterò centri di
abbronzatura artificiale, vi ho mai parlato della mia passione estrema
per tutto ciò che è finto? Le tette finte, per esempio. E le donne che
fingono a letto, sublimi creature che mi permettono di essere uno
spettatore della loro finzione. Che meraviglia essere me stesso.

venerdì 20 settembre 2013

LA POESIA DI DADA

( una mia amica mi ha dedicato questi versi)

Il mio maestro
Bello
Trabocca di tutte le cose
Che comprendo, e che non comprendo
Mi fa ubriacare di consapevolezze
e le tiene sul filo del -scopri tu se è cosi-
Mi dà un calcio e penso.

Davanti a questo maestro sono una coscia nervosa
Morsa da una medusa...

Questo mio maestro
È la mano che mi volta la testa verso una finestra

Accomoda le sue idee dentro la mia mente
Per rendermi felice
Per rendermi
Per rendere
per
dimenticare
dimenticarmi
dimenticarmi felice

Il mio maestro
E' un piede scalzo su un fiore

Io lo guardo, distante
E penso:
non smettere di pensare
non smettere di parlare.

Il mio maestro
è una ragazza nuda che nuota in un lago freddissimo
incorniciato da cipressi

E' un uomo esagerato
E' un uomo disteso su un prato blu
Che mi dice:
Accostati, e vieni a vivere.

giovedì 19 settembre 2013

SUBLIMARE

Sublimare, sublimare, sublimare, che fregatura. Non voglio più sublimare
per il resto della mia vita, voglio cadere nel fango, nel fango sublime.


R.F.

L'INSERZIONE

Un uomo e una donna, l'origine di tutte le storie da Adamo ed Eva in
poi. Ognuno ha la propria storia, il proprio film o il proprio romanzo.
Chi mi segue conosce la mia storia, ma ora vi parlo del futuro. Ecco
che cosa cerco in una donna: la voglio leggermente alcolizzata, trovo
sexy le donne che bevono, quando vedevo Dallas mi facevo le seghe
pensando a Sue Ellen, poi deve essere arrapata, vogliosa, una sorta
di cataclisma libidico nelle mutande, e la voglio appassionata di tutto
ciò che puzza di virilità, guai alle schizzinose, meglio una schizzata.
E poi voglio un bel sorriso, deve essere curata, senza peli superflui.
Deve tradirmi, le fedeli me lo fanno ammosciare, tradirmi con la
fantasia e nella realtà, e magari farmi partecipare, ho un debole per
le corna condivise. La voglio intelligente e spudorata. Carezzevole.
Con le cosce aperte all'ignoto. La voglio calda. Cuoca, puttana. Madre.
E spiritosa. E la fica perennemente sopra un piatto d'argento.
Sto pensando di mettere un'inserzione, secondo voi esistono?

mercoledì 18 settembre 2013

CONSIDERAZIONI SU ME STESSO

Considerazioni su me stesso. Ho una buona quantità di neuroni attivi,
sono sensibile alle disarmonie congenite, ho i capezzoli che fanno le
fusa quando vengono leccati, i miei sogni hanno un alto grado di acidità
e possono corrodere margini di realtà, quando osservo il mondo mi
sento un alieno precipitato con eleganza sul suolo terrestre, e la vita
non finisce mai di creare vortici di spavento nell'anima, in sostanza
sono un uomo singolare, ed è una meravigliosa calamità, chapeau.


R.F.

PROGETTI

I miei progetti per l'autunno: ascoltare Mozart con le mutandine di una
donna sul volto, ascoltare una lezione su Pascal con le mani sulle tette
di una donna, vedere un film noir mentre scopo, mangiare gamberetti
in salsa rosa sul ventre di una donna, dire le mie preghiere con la bocca
fra le cosce di una donna, svegliarmi al mattino con una donna.

OLIO DI CAROTA

Mi piace abbronzarmi, devo ammetterlo, l'olio di carota sulla pelle mi fa
sentire potenzialmente infinito. Adoro le carote sulla pelle. Anche se mi
rendo conto che chi usa una stella per abbronzarsi le chiappe non è
certo il massimo della profondità umana, ma che cazzo, sono fatto così.

UN ALTRO

Mi piace tantissimo essere me stesso, ma quando mi scambiano per
un altro provo come una scossa, una scossa salutare, mi relativizzo,
comprendo che è solo un caso che io sia me stesso e non un altro.

IL MIO AMICO BAGNINO

Ieri il mio amico bagnino Giuseppe mi ha suggerito una frase per fare
colpo su una ragazza: "ma quante calamite hai mangiato per essere
così attraente?". La frase è piaciuta ma il punto è un altro, io non
sono un bagnino, sono l'opposto, con me si annega senza speranza.

lunedì 16 settembre 2013

LA SOLUZIONE ETIMOLOGICA

Clitoride, ecco una parola che mi sfugge, in tutti i sensi. Un enigma.
Un iper-geroglifico mentale. Nell'etimologia ci sono "chiave" e "pelle".
Chiave e pelle? Ci sono! Ho capito. Non era poi così difficile.


R.F.

IL DEMENTE

Un genio non è necessariamente intelligente, non ne ha bisogno.
Io per esempio sono talmente stupido che vedo sorridere gli angeli
quando scrivo, sono un visionario, un demente della visione.


R.F.

DELIRIO PNEUMATICO

Credo di essere un uomo religioso, quando un medico mi misura la
pressione sento di non essere un pneumatico: questa è religione.


R.F.

I MORTI SFUGGENTI

Ho una peculiarità: non riesco a credere ai morti. Almeno non fino in
fondo. Non mi convincono del tutto. C'è qualcosa che mi sfugge nella
loro pietrificazione, qualcosa che scivola via. La medicina non esaurisce
il senso del decesso. Resta una carta da giocare: il mistero.

domenica 15 settembre 2013

UN UOMO POCO RACCOMANDABILE

Ho appena visto un film violentissimo: una donna
viene brutalmente stuprata e si vendica con ferocia.
Questo film fa parte della "collezione Costantini",
un'eredità di circa 2000 dvd che il grande pittore
Flavio Costantini ha lasciato ai fratelli Farina.
Costantini aveva un debole per l'horror, forse per
esorcizzare l'orrore che a volte provava per la vita.
Il film non è certo un capolavoro ma è indimenticabile,
e crea una nausea irrefrenabile verso la violenza
contro le donne. E dopo la visione del film viene
da interrogarsi sulla propria violenza. Ho guardato
dentro di me, ho rovistato nel mio passato, ho
passato al vaglio i miei rapporti con le donne e sono
arrivato alla conclusione che sono un uomo poco
raccomandabile. Sono stato aggressivo, mi sono
azzuffato con i miei amori, soprattutto con Valeria.
Sono stato brutale. Sessualmente brutale.
E ora che Valeria è diventata "un'estranea" provo
un sentimento di vergogna e di pentimento.
Il desiderio sessuale in lei si era spento e in me
no, e questo generava morbosità, malessere e
anche violenza. Un'asimmetria libidica devastante.
Un uomo violento è sempre un perdente.
La tortura di non essere desiderato mi trasformava
in un "torturatore". Avrei dovuto troncare una
relazione così patologica, invece no, mi ostinavo,
l'addio mi sembrava una forma di violenza
ancora peggiore, invece l'addio può essere libertà.
E pace. Questo film mi ha fatto affrontare il mio
demone, e la speranza è quella di diventare un
uomo migliore. Ma viene da chiedersi se non sia
insita nel concetto stesso di coppia la violenza.
Gelosia, frustrazione, egoismo, ossessione.
Diventiamo poliziotti e controllori del partner,
pretendiamo senza più desiderare, dimentichiamo
che il desiderio è magia, non costrizione.
Non guardiamo più ma osserviamo, ci mettiamo
a spiare l'amore, e con implacabile naturalezza
diventiamo mostri. E rendiamo l'amore un posto
terribile. Esistono coppie felici? E la felicità
non è spesso un tragico malinteso? Ecco, un film
di serie B, un horror, ha innescato in me queste
riflessioni. Un altro regalo di Flavio Costantini.

venerdì 13 settembre 2013

RICKY FARINA


Una cosa mi conforta: sono amato dalle persone intelligenti.
Chi non mi ama è quasi sempre un essere senza ironia che
non conosce la dimensione del gioco. Le persone che non mi
amano sono capaci di tutto: anche di esistere. Mostri senza
meraviglia. Come si fa a non amare Ricky Farina?

A LETTO CON AMANDA

IL TIMIDO ASSOLUTO

La realtà mi intimidisce, il sole mi fa arrossire, è tutto imbarazzante:
l'universo con le sue stelle e i suoi buchi neri. Per questo vivo come
un clandestino sotto il cielo, e mi nutro di sogni a ogni passo.

giovedì 12 settembre 2013

ALLA MIA ETÀ

Alla mia età posso fare l'amore una volta, massimo due, non
chiedetemi di più. Alla mia età mi viene il fiatone quando scopo.
Alla mia età avrei bisogno di un sostituto quando sono in
debito di ossigeno, una sorta di controfigura del coito. 
Alla mia età posso innamorarmi di qualsiasi cosa, non solo
di esseri umani, anche di una foglia, di un fiore o un sentiero.
Alla mia età potrei credere anche in Dio se non trovassi
terribilmente divertente l'idea di svanire per sempre.
Alla mia età uno potrebbe sentirsi anche maturo, per fortuna
a me questo non capita, evito le responsabilità come la
peste, voglio solo godere, godere, godere fino alla fine.

QUANDO AMO

Sono condannato all'eufemismo, ed è una bella condanna.
Non riesco a odiare, provo un sentimento profondo di
avversione, ma non odio. E l'amore? L'amore è l'unica
parola che non tollera eufemismi. Quando amo è amore.

R.F.

IL MIO STILE


Non mi sento inferiore a nessuno. E nemmeno superiore. Il famoso
"complesso di parità" di cui parlava Ennio Flaiano. Vivo la mia
unicità, e godo dell'unicità degli altri. Questo è il mio modo, il mio
stile. Alcuni amici mi prendono per pazzo, loro amano sentirsi
inferiori, devono divinizzare qualcuno altrimenti si annoiano.
"Ti sentirai inferiore a Kubrick no?". No è la risposta. Credo che la
domanda sia malposta. Credo che un artista non debba mai farti
sentire inferiore, è per rispetto a Kubrick che rispondo di no.
Non hanno mai avuto un papà come il mio quelli che cercano di
farmi abbassare la testa o la cresta, un papà che mi diceva : sei
il migliore, proprio come tutti gli altri. Il migliore.

mercoledì 11 settembre 2013

GUARDAMI E ASCOLTAMI


Guardami, e ascoltami. 
Che cosa vedi? Che cosa
senti? Nel fondo dei miei
occhi c'è l'inferno.
Per questo li nascondo
dietro lenti colorate.
Sulla mia voce riposano
gli angeli del martirio.
Per questo ti parlo.
Distendi le tue membra
nell'incubo elastico
del mio desiderio.
Non c'è pace né gioia
in quello che ti dono.
Non sono l'uomo per
te. Sono il mostro che
cerchi. L'effimero coito
in effimero mondo.
Eternamente sconfitto.
Eternamente in pena.
Ma non senti il brivido
della mortalità correre
lungo la spina dorsale
dell'universo?
Non senti questa gioia
oscura, trafitta,
torbida, melmosa,
che ci spalanca gli
abissi del piacere?

IL RITORNO DEL SUPERBELLO

L'INFEZIONE

Una piccola frattura in un dente, piccolissima, quanto basta per
creare un'infezione, così io vedo la mia presenza nell'Essere, una
frattura per infettare il mondo con la disperata felicità di chi sogna.

COSE BRUTTE

Nel mondo ci sono tante cose brutte, alcune bruttissime, altre
terribili, e nel mondo ci sono anche cose immonde. Ma nel mondo
ci sono i tuoi occhi, e c'è il buio per sognarti quando i margini
del cuscino diventano denti acuminati, quando l'ombra si fa
putrescente, i tuoi occhi che io respiro per non morire.

IERI

Ieri ho guardato il mio cazzo, mi piace, ha personalità, è un duro
ma dentro scorre sangue al miele, ho iniziato ad agitarlo e lui
mi ha sputato addosso, ma senza offesa, con amore.

MATRIMONIO CON SCARABEO

MI HANNO DETTO

Sto respirando con estrema cautela, mi hanno detto che la vita
è pericolosa, un pericolo continuo.

R.F.

LA FESTA DEL FATTO

giovedì 5 settembre 2013

MIO PADRE E L'OBLIO

Mio padre mi diceva sempre "non essere mai fanatico". Forse è
la cosa più difficile, è umano fanatizzare, crearsi degli idoli per
colmare il vuoto interiore, c'è chi fanatizza le persone e dice
"non potrei vivere senza quella persona", c'è chi fanatizza il
lavoro, chi fanatizza emeriti sconosciuti che urlano da un
palco le loro canzonette, chi fanatizza gli oggetti o la vita.
Mio padre mi ha insegnato ad avere un rapporto tenue con
il Creato. Devo ancora superare me stesso, dimenticare il mio
volto, non è facile papà, non è facile, ma tu che non ci sei più
mi aiuterai anche in questo perché l'oblio è la salvezza.

I SUPERPALLOSI

Le persone frivole e superficiali sono state calunniate dal mondo
superpalloso del dolore e della profondità, e vale molto di più un
sospiro sopra una coppa di champagne di tutte le teorie sulla
conoscenza, di tutti i filosofemi, e di tutti gli esistenzialismi.

R.F.

IN QUESTA CREPA

In questa crepa d'azzurro rimescolo l'affanno, il candore cieco
di un'angoscia appena nata, lo sgomento perpetuo d'essere un
uomo, in un catino d'acqua ghiacciata ritrovo il mio risveglio,
e il mattino si fa canto e distanza, fragilissima resurrezione.

QUANDO AMO

Quando amo ho i testicoli in trance e la libido ipnotizzata,
e sento in me un'energia lieve che mi fa voltare verso ogni
sospiro, l'universo si sgretola in sogno confuso, tutto si fa
palpito illeso, immortalità dell'attimo, e regna solo il suo
volto, la sua bocca, i suoi occhi, e il mio desiderio acceso.

mercoledì 4 settembre 2013

NON MI FIDO

Non mi fido di chi non si esprime, sono persone sempre sull'orlo
di una catastrofe implosiva, non mi fido di chi non sa sorridere,
di chi non sa godere, di chi non sogna di godere, non mi fido di
chi non si lascia andare alla corrente dell'ignoto, di chi non ama
prendere in giro la morte e il dolore, non mi fido di chi non si
spaventa guardando un fiore mosso dal vento, non mi fido di chi
non sa trovare la poesia nell'azzurra vertigine dei giorni.

CHE COSA FARE PER SCOPARMI

NON LAVORARE

Appena fatto colazione. Ora torno a letto, la parte che preferisco:
sgranchirsi lentamente per almeno 30 minuti, e lasciarsi mordere
ancora da qualche sogno rimasto attaccato al cuscino. Che bello
non lavorare, lo consiglio a tutti. Veramente. Si diventa veri.

R.F.