Prima mattina, esterno giorno, rugiada sull'erba
e non solo, anche il mio corpo, corpo cadavere.
Sono morto, il respiro si è fatto un nido sottoterra.
Comete assassine attraversano il mio sangue.
L'amore è una spugna ubriaca, l'amore è tornato
nelle viscere ctonie, affondato, non trema più.
Carrello in avanti su una margherita, particolare
dei petali, panoramica improvvisa, delirio celeste.
Le nuvole seguono una loro sinfonia segreta e
mi lasciano steso a terra a nominare le radici.
Primo piano del mio volto, silenzio, una formica
che sembra un ricordo mi esce dalla bocca aperta.
Così è questa la Morte? Dissolvenza in nero...
Nessun commento:
Posta un commento