sabato 17 novembre 2012

LE ORIGINI DI UN GUARDONE

Sono un guardone, ho le pupille gustative. Ma perché sono un guardone?
Da bambino ho visto papà succhiare un capezzolo di mamma. Questo è un motivo.
Poi c'è Arianna. Arianna era una ragazza di sedici anni, molto sensuale,
labbra carnose e occhi azzurri, con un bruscolino marrone in uno dei suoi
splendidi occhi, forse una venuzza scoppiata. I nostri genitori andavano a
divertirsi e mi lasciavano con Arianna, io avevo 11 anni. Arianna ogni sera
si baciava con un ragazzo diverso, e io stavo a guardare. Vedevo la sua lingua
lisciare le labbra dei ragazzi e vedevo le mani dei ragazzi infilarsi sotto il suo
maglione. "Ma il ragazzino deve stare proprio qua vicino con noi", e Arianna
che era molto coscienziosa rispondeva "sì, i suoi genitori me lo hanno affidato".
Cara, dolce Arianna. Ora sono un uomo maturo di 43 anni ma quel ragazzino
di 11 anni che succhiava con gli occhi l'erotismo è ancora vivo dentro di me.
Devo vedere la "mia" donna con un altro per eccitarmi, e paradossalmente
(ho una vera adorazione per i paradossi, rendono la vita più divertente) se
una donna non mi tradisce sono spinto a liberarmene, la fedeltà mi sembra
una cosa deprimente, e soffocante, di sicuro non eccitante per la mia struttura
desiderante. Il ragazzino di 11 anni detta ancora legge, è il mio padrone.
Poi c'è Platone che parla della contemplazione come la dimensione per eccellenza
filosofica. E io ho studiato filosofia. Quindi, riassumendo le origini del mio
essere guardone: mamma, Arianna e Platone. Che volete farci? Sono fatto così.

2 commenti:

RobySan ha detto...

Amicus Plato, sed magis amica Arianna.

rickyfarina ha detto...


i lettori intelligenti e spiritosi come te mi rendono felice.