lunedì 23 febbraio 2009

ANDREA














Andrea Cambi è morto, l'ho saputo stamattina.
Sapevo che stava malissimo, un tumore al fegato
maledetto lo ha portato via. Maledetto tumore
che lo ha costretto a bere acqua gli ultimi mesi
della sua vita, lui che amava il vino e la vita.
47 anni anni, ma un volto indimenticabile che
aveva masticato gli anni, un volto antico, da
attore di gran classe, dove la tragedia e la commedia
si fondevano alla perfezione, un volto segnato
dal solco delle rughe, sgualcito, un volto serio,
intenso, per questo mi riesce difficile ricordarlo
come un attore comico, Andrea per me era un
attore, e basta. Quando venne a Milano per girare
"Festina lente" lo ospitai a casa mia. Non dormiva
da giorni, era spossato, stanco, e la mattina
presto quando lo svegliai mi lanciò dal letto
un'occhiata che non dimenticherò mai.
In quel frangente ho capito il mestiere
dell'attore, sembrava dirmi:sono stanco, non
ce la faccio più, ma eccomi qua, ora mi
alzo e darò tutto me stesso, senza risparmio. 
Girammo il corto in cui lui doveva strisciare
verso dei pesciolini rossi, colpito a morte
dallo sparo di una donna, e strisciò con una
tale immedesimazione che sul set si creò una
tensione altissima, sfociata in un applauso
liberatorio. Andrea era un uomo bellissimo.
Un vero attore mette sempre tutto se stesso
in quello che fa, lo fece con Ettore Scola nel
film "La cena", e lo ha fatto con me e Valentino
Murgese(due registelli sconosciuti) nel nostro
piccolo cortometraggio che ora ha assunto
il valore di una testimonianza, la testimonianza
del mestiere dell'attore, il mestiere di Andrea,
perché se il cinema è la morte al lavoro, come
diceva Cocteau, questa morte è il frutto di una
vita vissuta nell'amore e nella passione di darsi.
Un abbraccio, un fortissimo abbraccio.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Andrea, tra quelli del suo gruppo, era sicuramente il "più attore", un Benigni triste, un autentico fiore della comicità toscana, ironico e paradossale. Era vero. Lo saluto con il cuore.

Anonimo ha detto...

Dolore
Rumore silente
Non ti sveli agli altri
se non nelle ferite sanguinanti
dolore
indescrivibile tiranno
non ci sono parole che ti rendon reale
solo chi ti vive conosce il tuo volto meschino
e nelle forme più atroci del male
tu sfidi chiunque
in un duello sleale.