mercoledì 5 marzo 2008

ASTROCARISMA

Ieri era una giornata di sole, poi di burrasca.
Un amico mi ha parlato di un poeta, un poeta morto
a 39 anni(la mia età attuale)in un parco, collassato
sull'erba, sotto un cielo autunnale. Era il 1996.

"Devo avere un suo libro di poesie in cantina".

"Andiamoci, nelle giornate di sole mi piace scendere
in cantina"

In quel covo di umidità, cenere e polvere è uscito
da un cartone un libro ancora intatto.

Un tesoro. Il tesoro di un'anima che ha vissuto
e ha lasciato la sua eco su queste pagine.

Gianluigi Taranto(1957-1996). Quanto è ridicola
una data di morte!

Alcune poesie presenti nel libro:

L'ossidazione e il vecchiume
cementifero industriale
è comunque e ovunque uguale
ruggine mortifera- blocchi
di cemento cadenti- l'occhio
non vuole la sua parte,
così che il grande occhio
privilegia l'orrido.
Preferisco le celle di
tortura medievali.

*

Montagna 1980

Sono io sfatto assonnato e credo in Dio,
sull'erba io sì son io che piscio
che in Dio piscio sempre più in alto.

*

Qui mi manca tutto.
Mi infastidiscono persino le formiche-
sono circondato da bisce.
Rivolgetevi ad un altro sportello
questo non parla nessuna lingua.
La mia faccia è troppo
pesante da guardare. Vi
suicidereste entro pochi istanti.
Lasciatemi consumare
la mia tazza di pane
sotto allo sportello.
E'l'ora della colazione.
Lasciatemi bere le mie lacrime-
sono troppo oscure e brillanti
perché vi possano piacere.
Il fango che è nascosto
dentro la mia ostrica preferita
è pieno di veleno rovente.
Farò righe indios sui volti
delle persone-righe di fango.

*

Guardo la gente fuori dai locali
a Milano nel 1985-
Spesso confondo...il mio linguaggio
si conforma. Sfuggo...Non voglio-
sobrio, non lo sono ormai da tempo-
La notte provo piacere camminando-
Sono un formichiere e come altri consumo.
E' l'inizio della mia
parentesi di delirio
Non scrivo da molto tempo- Forse
gli anni del malessere vengon meno.
Dovrei disciplinare all'alba, al risveglio
il mio canto sordo-
Ci metto molto a cunsumare latte e pane
di buon'ora. Provo spesso nausea
quando giunta sera divoro alimenti.
Detesto camminare di mattina.
E'questa la mia nuova paura, sì...Come
quando mangiavo cani e bevevo birra
all'imbrunire- Sono sempre attento
a guardare le mie follie...Non riesco
a mettere giudizio-
Ghigliottino uomini piangendo.

*

Dividiamo le mele
da buoni fratelli
e i torsoli li diamo
ai vermi

*

Ho la gola secca
corro alla fontana
e mi disseto d'acqua
mai bevuta

*

La televisione

Domani - Sepolta viva - (non perdetelo)
Dopodomani - La casa del terrore -
(non perdetelo)
Oggi - un cazzo di niente - (non perdetelo)

*

La conclusione effimera
- 2/4/89 ore 23.30 notte -

Soggiorna nella mia tasca...
ho imprigionato ore di una sera,
sgusciato teste che non sentirò
mai, per occupar a mano aperta
il solstizio di un bisogno
tra liquide sorgenti in un
divenire di soli passeri neri.
Ho racimolato il domestico bisogno -
Tornando nella mia casa,
io piangerò come un bambino sporco.

Gigi Taranto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Interessante questo Gigi Taranto

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