Turismo sessuale ai bordi
di un letto.
Ogni corpo è paesaggio
e fuso orario.
Un attimo millenario.
Oltre la vertigine
di un'erezione.
lunedì 31 marzo 2008
DOMANI
Domani in via Lentasio 7, "collegio dei commercialisti",
primo piano, a Milano, ore 21, proiezione di Festina Lente e
di Vietato Respirare, il primo è un cortometraggio di
Ricky Farina e Valentino Murgese, il secondo un doc sui
rifiuti a Napoli di Ricky Farina, Pietro Menditto e
Diego Fabricio, ci ospita Giovanni Crocé nel suo
Movie Dick, un cineclub dalla sede simpaticamente insolita.
Chi mi ama m'insegua.
primo piano, a Milano, ore 21, proiezione di Festina Lente e
di Vietato Respirare, il primo è un cortometraggio di
Ricky Farina e Valentino Murgese, il secondo un doc sui
rifiuti a Napoli di Ricky Farina, Pietro Menditto e
Diego Fabricio, ci ospita Giovanni Crocé nel suo
Movie Dick, un cineclub dalla sede simpaticamente insolita.
Chi mi ama m'insegua.
L'AEREO CHE NON PRECIPITA
Sono appena tornato da Istanbul, ogni volta devo vincere
questa stupida paura di precipitare(in fondo Icaro ha avuto
un orgasmo), guardo i passeggeri e mi domando:"questo ha
il volto di uno che potrebbe precipitare?", purtroppo la
risposta è sempre affermativa, precipitare è una prerogativa
umana. Alla fine, quando l'aereo atterra, oltre alla
sensazione di scampato pericolo provo una certa delusione,
tanta paura e nulla? Nemmeno un atterraggio di fortuna!
L'aereo resta il mezzo più sicuro al mondo. Ma in caso
di schianto la fine non giustifica i mezzi. Una fine
orribile, vedere una hostess in lacrime deve essere la
prova definitiva che Dio non esiste, o almeno che Dio
non è un aviatore, anche se Cristo, come dice Apollinaire,
detiene il record di altitudine. Comunque eccomi qui.
questa stupida paura di precipitare(in fondo Icaro ha avuto
un orgasmo), guardo i passeggeri e mi domando:"questo ha
il volto di uno che potrebbe precipitare?", purtroppo la
risposta è sempre affermativa, precipitare è una prerogativa
umana. Alla fine, quando l'aereo atterra, oltre alla
sensazione di scampato pericolo provo una certa delusione,
tanta paura e nulla? Nemmeno un atterraggio di fortuna!
L'aereo resta il mezzo più sicuro al mondo. Ma in caso
di schianto la fine non giustifica i mezzi. Una fine
orribile, vedere una hostess in lacrime deve essere la
prova definitiva che Dio non esiste, o almeno che Dio
non è un aviatore, anche se Cristo, come dice Apollinaire,
detiene il record di altitudine. Comunque eccomi qui.
mercoledì 26 marzo 2008
AFORISMA DEL GIORNO
Volando, l'uomo realizza la massima aspirazione
ancestrale, quella dell'Assunzione.
-Assunzione di prima classe o turistica?
Ennio Flaiano
ancestrale, quella dell'Assunzione.
-Assunzione di prima classe o turistica?
Ennio Flaiano
martedì 25 marzo 2008
CERVELLI ELETTRIFICATI
Un'altra forma di elettroschock, diluita nel tempo,
di una violenza più nascosta, meno evidente, ma che
produce ugualmente danni irreversibili al cervello,
si chiama: teledipendenza.
di una violenza più nascosta, meno evidente, ma che
produce ugualmente danni irreversibili al cervello,
si chiama: teledipendenza.
POESIA URINARIA
Orino supino dentro un pappagallo.
Stanco, malato, stringo le coperte
della finitudine.
Febbrile nostalgia di quando il mare
da uno scoglio accoglieva
la pipì irriverente di un fanciullo.
Stanco, malato, stringo le coperte
della finitudine.
Febbrile nostalgia di quando il mare
da uno scoglio accoglieva
la pipì irriverente di un fanciullo.
AFORISMA DEL GIORNO
Da piccolo avevo paura del buio, crescendo sono diventato
più equilibrato:ora ho paura anche della luce.
Ricky Farina
più equilibrato:ora ho paura anche della luce.
Ricky Farina
sabato 22 marzo 2008
UNA POESIA DI VERLAINE
Il cielo è, sopra il tetto,
così blu, così calmo!
Un albero, sul tetto,
culla i suoi rami.
La campana, nel cielo che si vede,
dolcemente rintocca.
Un uccello sull'albero che si vede
canta il suo lamento.
Mio Dio, mio Dio, la vita è questa,
semplice e tranquilla.
Quel placido brusìo
viene dalla città.
- Che hai fatto, tu che qui
non fai che piangere,
di', che hai fatto, tu,
della tua giovinezza?
così blu, così calmo!
Un albero, sul tetto,
culla i suoi rami.
La campana, nel cielo che si vede,
dolcemente rintocca.
Un uccello sull'albero che si vede
canta il suo lamento.
Mio Dio, mio Dio, la vita è questa,
semplice e tranquilla.
Quel placido brusìo
viene dalla città.
- Che hai fatto, tu che qui
non fai che piangere,
di', che hai fatto, tu,
della tua giovinezza?
AFORISMA DEL GIORNO
Dove è breve la rotta della vita,
ivi solo ad amore ascende il cuore.
Ludwig Feuerbach
ivi solo ad amore ascende il cuore.
Ludwig Feuerbach
venerdì 21 marzo 2008
PICCOLO ELOGIO DELL'INTOLLERANZA
Trovo insopportabili le persone tolleranti, con quell'aria
da stronzetti illuministici, il sorriso quieto, il disprezzo
ben nascosto, il nodo alla cravatta impeccabile, l'odore
di latte della loro pelle flaccida, l'umore vitreo del loro
sguardo pacifico e lievemente annoiato, molto meglio un
intollerante sanguigno, frontale, con il quale affilare
la lama della dialettica, confrontarsi a viso aperto, senza
esclusione di colpi, dibattere, controbattere, in certi
casi anche sopprimere con violente cuscinate, non avere
pietà proprio perché si è umani, profondamente umani...
da stronzetti illuministici, il sorriso quieto, il disprezzo
ben nascosto, il nodo alla cravatta impeccabile, l'odore
di latte della loro pelle flaccida, l'umore vitreo del loro
sguardo pacifico e lievemente annoiato, molto meglio un
intollerante sanguigno, frontale, con il quale affilare
la lama della dialettica, confrontarsi a viso aperto, senza
esclusione di colpi, dibattere, controbattere, in certi
casi anche sopprimere con violente cuscinate, non avere
pietà proprio perché si è umani, profondamente umani...
giovedì 20 marzo 2008
ALTRA SEQUENZA AFORISTICA
Non disprezzate gli analfabeti:hanno inventato la ruota.
*
Un narcisista in difficoltà si arrampica sugli specchi.
*
Non sono ancora riuscito a succhiare una tetta senza
pensare a mia madre.
*
Solo un morto può dire di avere avuto tutto dalla vita.
*
Era così bella che i miei testicoli scoppiarono in un
applauso.
*
Solo un uomo corrotto può concepire "un paradiso fiscale".
*
Se anche il vento spira non ci sono speranze riguardo
all'immortalità dell'anima.
Ricky Farina
*
Un narcisista in difficoltà si arrampica sugli specchi.
*
Non sono ancora riuscito a succhiare una tetta senza
pensare a mia madre.
*
Solo un morto può dire di avere avuto tutto dalla vita.
*
Era così bella che i miei testicoli scoppiarono in un
applauso.
*
Solo un uomo corrotto può concepire "un paradiso fiscale".
*
Se anche il vento spira non ci sono speranze riguardo
all'immortalità dell'anima.
Ricky Farina
PROCTOLOGO
Una volta nella vita mi è capitato di andare
dal proctologo, è stata un'esperienza umiliante,
non amo che al mio culo ci si approcci con
intenti analitico-invasivi, il mio culo è caldo,
e pretende l'amore, a questo punto:meglio un
cazzo di un dito guantato, c'è più dramma.
Più intensità.
Parola di eterosessuale.
dal proctologo, è stata un'esperienza umiliante,
non amo che al mio culo ci si approcci con
intenti analitico-invasivi, il mio culo è caldo,
e pretende l'amore, a questo punto:meglio un
cazzo di un dito guantato, c'è più dramma.
Più intensità.
Parola di eterosessuale.
mercoledì 19 marzo 2008
AMICO FRAGILE
Non è facile fare una cover di un grande
autore, non è facile fare un video musicale
interessante, non è facile andare dal
dentista, non è facile esistere, non è facile
essere semplici, non è facile arginare
il carisma di un acido, non è facile suonare
in casa quando i vicini hanno timpani
giovani e freschi, non è facile ma non è
impossibile se sei El Topo, Pila Weston.
autore, non è facile fare un video musicale
interessante, non è facile andare dal
dentista, non è facile esistere, non è facile
essere semplici, non è facile arginare
il carisma di un acido, non è facile suonare
in casa quando i vicini hanno timpani
giovani e freschi, non è facile ma non è
impossibile se sei El Topo, Pila Weston.
PORNO PENSIERO
Ho una visione porno dell'universo.
Della vita. Del dolore.
Anche del diritto penale.
Tutto è un buco nero in cui
godere l'assurdo.
La fragilità.
Anche la morte è porno.
Indecente.
Smisuratamente oscena.
Esistere è godere.
Fino alla fine.
Della vita. Del dolore.
Anche del diritto penale.
Tutto è un buco nero in cui
godere l'assurdo.
La fragilità.
Anche la morte è porno.
Indecente.
Smisuratamente oscena.
Esistere è godere.
Fino alla fine.
AFORISMA DEL GIORNO
Pensare con la propria testa è sciocco, illusorio e
francamente presuntuoso. Al mondo ci sono state le teste
di Archimede, Pascal e Newton. Per quanto mi riguarda
mi accontenterei di pensare con le loro teste!
Ricky Farina
francamente presuntuoso. Al mondo ci sono state le teste
di Archimede, Pascal e Newton. Per quanto mi riguarda
mi accontenterei di pensare con le loro teste!
Ricky Farina
martedì 18 marzo 2008
MOMENTI DI CORTESIA
Amo i momenti di cortesia, quel disimpegno rilassato,
quattro chiacchiere in ascensore, come sta sua moglie?
Tutto bene? Quella leggerezza che non affatica, dove
si manifesta stile ed eleganza, il più e il meno, le
prossime vacanze ma anche il dolore, non certo il dolore
profondo, incomunicabile forse, ma pur sempre una
forma di sofferenza: suo marito si è tolto il gesso?
Gli è passato il raffreddore? La febbre? E quel fastidioso
prurito di sua figlia? Una comunicazione tra persone
poco più che sconosciute, ma è proprio quel "poco più"
che interessa e nello stesso tempo non incide sull'umore,
possiamo chiuderci nel nostro appartamento senza
grandi patemi d'animo, perché in fondo: ma chi cazzo
se ne frega del gesso, della febbre e del prurito
dei nostri coinquilini? Proprio un bel cazzo di nulla.
Detto in tutta sincerità, con estrema cortesia.
quattro chiacchiere in ascensore, come sta sua moglie?
Tutto bene? Quella leggerezza che non affatica, dove
si manifesta stile ed eleganza, il più e il meno, le
prossime vacanze ma anche il dolore, non certo il dolore
profondo, incomunicabile forse, ma pur sempre una
forma di sofferenza: suo marito si è tolto il gesso?
Gli è passato il raffreddore? La febbre? E quel fastidioso
prurito di sua figlia? Una comunicazione tra persone
poco più che sconosciute, ma è proprio quel "poco più"
che interessa e nello stesso tempo non incide sull'umore,
possiamo chiuderci nel nostro appartamento senza
grandi patemi d'animo, perché in fondo: ma chi cazzo
se ne frega del gesso, della febbre e del prurito
dei nostri coinquilini? Proprio un bel cazzo di nulla.
Detto in tutta sincerità, con estrema cortesia.
lunedì 17 marzo 2008
SEQUENZA AFORISTICA
Alla fine il dolore non vince:stravince.
E poi gioca sempre in casa.
*
Ho sempre questa maledetta sensazione di
essere spiato dal mio cervello.
*
Attraversare il Tempo in solitaria, cucirsi
l'orizzonte sulla pelle.
*
La morte ha sempre l'ultima parola.
Ma in principio era il Verbo.
*
La vita non è nulla, non fateci caso.
Ma bisogna cercare di morire verticali.
*
La paura è il segreto dell'universo.
Anche le stelle tremano.
Ricky Farina
E poi gioca sempre in casa.
*
Ho sempre questa maledetta sensazione di
essere spiato dal mio cervello.
*
Attraversare il Tempo in solitaria, cucirsi
l'orizzonte sulla pelle.
*
La morte ha sempre l'ultima parola.
Ma in principio era il Verbo.
*
La vita non è nulla, non fateci caso.
Ma bisogna cercare di morire verticali.
*
La paura è il segreto dell'universo.
Anche le stelle tremano.
Ricky Farina
domenica 16 marzo 2008
IL SONNO
Nei labirinti fluidi del sonno
costellazioni di senso
esplodono.
Dove la geografia è improvvisazione
perderti non puoi.
Sempre ritrovi il tuo volto.
La tua strada.
Nel mondo diurno si palesa
l'inganno della
direzione.
costellazioni di senso
esplodono.
Dove la geografia è improvvisazione
perderti non puoi.
Sempre ritrovi il tuo volto.
La tua strada.
Nel mondo diurno si palesa
l'inganno della
direzione.
AFORISMA DEL GIORNO
Era un monco timido, restò solo tutta la vita perché
non gli riusciva di chiedere la mano.
Ricky Farina
non gli riusciva di chiedere la mano.
Ricky Farina
venerdì 14 marzo 2008
LA PROFEZIA DI "CILESTRINO"
Tipico libro per consumisti rincoglioniti che
trovano la spiritualità all'Esselunga.
trovano la spiritualità all'Esselunga.
AFORISMI DEL GIORNO
La pena di morte va eliminata non per motivi etici,
che ormai si trovano anche al supermercato, ma per
una questione di stile: non si può condannare un uomo
al mistero, lo ha già fatto la Natura.
Apparentemente la morte non ha nulla di misterioso:
è un fenomeno naturale. Ma si tratta di una semplicità
così abissale che ti lascia senza fiato:letteralmente.
Conoscere i propri limiti mi sembra meschino, non saggio.
E anche illusorio. I nostri limiti non li conosciamo
nemmeno davanti a uno specchio.
che ormai si trovano anche al supermercato, ma per
una questione di stile: non si può condannare un uomo
al mistero, lo ha già fatto la Natura.
Apparentemente la morte non ha nulla di misterioso:
è un fenomeno naturale. Ma si tratta di una semplicità
così abissale che ti lascia senza fiato:letteralmente.
Conoscere i propri limiti mi sembra meschino, non saggio.
E anche illusorio. I nostri limiti non li conosciamo
nemmeno davanti a uno specchio.
giovedì 13 marzo 2008
IL CORPO COLLUSO
Devo convivere con il corpo.
Con questo fischio all'orecchio.
Con sudorazioni, ansie,
ed emicranie.
Con erezioni sempre più
scettiche.
Con questo fischio all'orecchio.
Con sudorazioni, ansie,
ed emicranie.
Con erezioni sempre più
scettiche.
martedì 11 marzo 2008
lunedì 10 marzo 2008
BIOGRAFIA DI ANDREOTTI
Andreotti Giulio nasce a Bomba, un comune di 930 abitanti
in provincia di Chieti, in Abruzzo. Il padre è un alchimista
ortofrutticolo, la madre una trovatella ricercata per
parto non autorizzato dalla polizia del Minnesota. All'età
di tre anni una crisi mistica porta Giulio sull'orlo
della follia, a quattro anni Andreotti aderisce al movimento
dei cristiani antiresurrezionalisti, una setta che crede
in Cristo ma non alla resurrezione, ritenuta una bufala
per ingenui metafisici, a sei anni ha il primo rapporto
sessuale con una bimba di cinque anni e viene condannato
per pedofilia, grazie alle molte conoscenze uscirà di
prigione dopo soli tre mesi. L'esperienza del carcere
lo segna profondamente, e decide di buttarsi in politica.
Insieme all'amico Licio Gelli aderisce al circolo
culturale P38, tiene numerose conferenze sul foro
d'uscita e sul foro interiore. All'età di 20 anni
decide di dedicarsi al proprio corpo, diventa un
culturista di fama mondiale, prende una sbandata
per un cardinale spagnolo, e scoppia il famoso
scandalo "Abbi Curia di te stesso". Insolentito
dalla Storia decide di ritirarsi in un convento
di monache, non prima di essersi operato a Casablanca.
Da molti anni non si hanno più sue notizie, non si
sa se sia vivo o morto, Giulio Andreotti resta
un mistero nazionale e internazionale, chiunque
abbia sue notizie è pregato di farsi vivo.
in provincia di Chieti, in Abruzzo. Il padre è un alchimista
ortofrutticolo, la madre una trovatella ricercata per
parto non autorizzato dalla polizia del Minnesota. All'età
di tre anni una crisi mistica porta Giulio sull'orlo
della follia, a quattro anni Andreotti aderisce al movimento
dei cristiani antiresurrezionalisti, una setta che crede
in Cristo ma non alla resurrezione, ritenuta una bufala
per ingenui metafisici, a sei anni ha il primo rapporto
sessuale con una bimba di cinque anni e viene condannato
per pedofilia, grazie alle molte conoscenze uscirà di
prigione dopo soli tre mesi. L'esperienza del carcere
lo segna profondamente, e decide di buttarsi in politica.
Insieme all'amico Licio Gelli aderisce al circolo
culturale P38, tiene numerose conferenze sul foro
d'uscita e sul foro interiore. All'età di 20 anni
decide di dedicarsi al proprio corpo, diventa un
culturista di fama mondiale, prende una sbandata
per un cardinale spagnolo, e scoppia il famoso
scandalo "Abbi Curia di te stesso". Insolentito
dalla Storia decide di ritirarsi in un convento
di monache, non prima di essersi operato a Casablanca.
Da molti anni non si hanno più sue notizie, non si
sa se sia vivo o morto, Giulio Andreotti resta
un mistero nazionale e internazionale, chiunque
abbia sue notizie è pregato di farsi vivo.
SECONDO AFORISMA DEL GIORNO
Sono una delle persone più importanti che conosco,
senza di me ci sarebbe il nulla.
Ricky Farina
senza di me ci sarebbe il nulla.
Ricky Farina
AFORISMA DEL GIORNO
Mai farsi irretire dalla Realtà, bisogna sempre
avere un'allucinazione a portata di mano.
Ricky Farina
avere un'allucinazione a portata di mano.
Ricky Farina
domenica 9 marzo 2008
EQUO-SOVVERSIVO
Ho una passione sfrenata per Heinz Tomato Ketchup
e per la Nestlè.
Uno scocciatore equo solidale non potrà mai indurmi
a tradire Heinz e Nestlè.
Mai. La mia etica non arriva in ogni luogo, si ferma
sulla soglia di un supermercato.
e per la Nestlè.
Uno scocciatore equo solidale non potrà mai indurmi
a tradire Heinz e Nestlè.
Mai. La mia etica non arriva in ogni luogo, si ferma
sulla soglia di un supermercato.
POESIA
Questa notte il mio sangue
si specchia nella vertigine.
Un dolore che non ha nome
si è posato sul mio petto.
Cataclismi di quiete invertono
il ritmo del respiro.
Il corpo non è più radice ma
affluente dell'ignoto.
si specchia nella vertigine.
Un dolore che non ha nome
si è posato sul mio petto.
Cataclismi di quiete invertono
il ritmo del respiro.
Il corpo non è più radice ma
affluente dell'ignoto.
sabato 8 marzo 2008
venerdì 7 marzo 2008
L'INSANA GELOSIA
Non ho mai capito la gelosia:è così riposante
vedere la propria donna scopare con un altro!
Certa gente è veramente strana.
vedere la propria donna scopare con un altro!
Certa gente è veramente strana.
POESIA
Non è un peso questo corpo, non è nulla,
avamposto della cenere, tumulto d'ombra.
E tu che mi ami, folle di trasparenze,
non saprai riconoscere la mia morte.
avamposto della cenere, tumulto d'ombra.
E tu che mi ami, folle di trasparenze,
non saprai riconoscere la mia morte.
AFORISMA DEL GIORNO
L'intelligenza è la facoltà di distinguere per arrivare
all'Indissolubile.
Ricky Farina
all'Indissolubile.
Ricky Farina
giovedì 6 marzo 2008
MALDIVE AL RISTORANTE
L'altro giorno ero al ristorante con Valeria.
Un ottimo ristorante, di quelli che paghi.
Ogni tanto ci piace trattarci bene. Al nostro
fianco c'era un tavolo con quattro donne
sui trenta/trentacinque anni. Si passavano
allegramente le foto di un viaggio alle Maldive.
Una aveva la scollatura generosa, il nasino
rifatto e lo sguardo vitreo:era il genio del gruppo.
Avrei voluto alzarmi e abbracciarle, piangere
con loro, stringerle, leccare il cerone sui
loro volti, succhiare le ciglia finte, masticare
lo smalto, scapezzolarle tutte, inginocchiarmi
al cospetto dei loro tacchi a spillo, gridare
"Kafka" nei loro cervelli sabotati, così, per
sentire l'eco...fka...fka..fka..fka...fka...fka
Un ottimo ristorante, di quelli che paghi.
Ogni tanto ci piace trattarci bene. Al nostro
fianco c'era un tavolo con quattro donne
sui trenta/trentacinque anni. Si passavano
allegramente le foto di un viaggio alle Maldive.
Una aveva la scollatura generosa, il nasino
rifatto e lo sguardo vitreo:era il genio del gruppo.
Avrei voluto alzarmi e abbracciarle, piangere
con loro, stringerle, leccare il cerone sui
loro volti, succhiare le ciglia finte, masticare
lo smalto, scapezzolarle tutte, inginocchiarmi
al cospetto dei loro tacchi a spillo, gridare
"Kafka" nei loro cervelli sabotati, così, per
sentire l'eco...fka...fka..fka..fka...fka...fka
ANTOLOGIA DI AFORISMI PREDILETTI
La pazzia-mi spiegava un tempo il dott.Weiss-
ha il meccanismo e la funzione compensatrice
del sogno. E' un sogno dal quale non ci si sveglia.
I ragazzi si danno i pugni per non accarezzarsi.
E, qualche volta, si accarezzano per non darsi i pugni.
Umberto Saba
*
Nessun grido atroce all'orecchio come il silenzio
dell'insetto sotto il dito che lo schiaccia.
Non fare l'arte, lasciala farsi.
A rimettermi nella vita fu lo sforzo, eroico
in quel momento, di alzarmi e di farmi la barba.
Camillo Sbarbaro
*
Claustrofobia nel cosmo.
Si muore solo di stupidità.
L'unico valore è la primavoltità.
Roberto Bazlen
*
Giovani non si nasce, si diventa.
Lo sport è l'unica cosa intelligente che possono
fare gli imbecilli.
L'unico modo di incoraggiare l'arte è quello
di scoraggiarla.
Mino Maccari
*
I ricordi dell'anno venturo già mi pesano.
Di quelle signore che indossano un'anima
intonata al proprio vestito.
Aveva due profili: uno per il marito e uno
per l'amante
Leo Longanesi
*
Occhio ai corruttori di minoranze.
Sei stato condannato alla pena di vivere.
La domanda di grazia, respinta.
Una volta il rimorso veniva dopo, adesso
mi precede.
Ennio Flaiano.
ha il meccanismo e la funzione compensatrice
del sogno. E' un sogno dal quale non ci si sveglia.
I ragazzi si danno i pugni per non accarezzarsi.
E, qualche volta, si accarezzano per non darsi i pugni.
Umberto Saba
*
Nessun grido atroce all'orecchio come il silenzio
dell'insetto sotto il dito che lo schiaccia.
Non fare l'arte, lasciala farsi.
A rimettermi nella vita fu lo sforzo, eroico
in quel momento, di alzarmi e di farmi la barba.
Camillo Sbarbaro
*
Claustrofobia nel cosmo.
Si muore solo di stupidità.
L'unico valore è la primavoltità.
Roberto Bazlen
*
Giovani non si nasce, si diventa.
Lo sport è l'unica cosa intelligente che possono
fare gli imbecilli.
L'unico modo di incoraggiare l'arte è quello
di scoraggiarla.
Mino Maccari
*
I ricordi dell'anno venturo già mi pesano.
Di quelle signore che indossano un'anima
intonata al proprio vestito.
Aveva due profili: uno per il marito e uno
per l'amante
Leo Longanesi
*
Occhio ai corruttori di minoranze.
Sei stato condannato alla pena di vivere.
La domanda di grazia, respinta.
Una volta il rimorso veniva dopo, adesso
mi precede.
Ennio Flaiano.
AFORISMA DEL GIORNO
Non si fanno follie per amore, l'amore pretende
da noi una vita semplice, normale, mediocre.
Solo chi non ama è sublime.
Ricky Farina
da noi una vita semplice, normale, mediocre.
Solo chi non ama è sublime.
Ricky Farina
mercoledì 5 marzo 2008
MARILYN MONROE E IL SUPPOSTONE
Oggi durante la trasmissione di Corrado Augias
l'ennesimo libro sulla morte(omicidio/suicidio?)
di quella "bellissima bambina" che era Marilyn.
Tra le altre cose viene detto che quelli della
mafia le hanno praticato un clistere, con una
specie di suppostone, divertendosi a infierire
sul suo corpo umano, troppo umano. Ora un mito.
Suppostone o no io Marilyn preferisco ricordarla
così:
l'ennesimo libro sulla morte(omicidio/suicidio?)
di quella "bellissima bambina" che era Marilyn.
Tra le altre cose viene detto che quelli della
mafia le hanno praticato un clistere, con una
specie di suppostone, divertendosi a infierire
sul suo corpo umano, troppo umano. Ora un mito.
Suppostone o no io Marilyn preferisco ricordarla
così:
ASTROCARISMA
Ieri era una giornata di sole, poi di burrasca.
Un amico mi ha parlato di un poeta, un poeta morto
a 39 anni(la mia età attuale)in un parco, collassato
sull'erba, sotto un cielo autunnale. Era il 1996.
"Devo avere un suo libro di poesie in cantina".
"Andiamoci, nelle giornate di sole mi piace scendere
in cantina"
In quel covo di umidità, cenere e polvere è uscito
da un cartone un libro ancora intatto.
Un tesoro. Il tesoro di un'anima che ha vissuto
e ha lasciato la sua eco su queste pagine.
Gianluigi Taranto(1957-1996). Quanto è ridicola
una data di morte!
Alcune poesie presenti nel libro:
L'ossidazione e il vecchiume
cementifero industriale
è comunque e ovunque uguale
ruggine mortifera- blocchi
di cemento cadenti- l'occhio
non vuole la sua parte,
così che il grande occhio
privilegia l'orrido.
Preferisco le celle di
tortura medievali.
*
Montagna 1980
Sono io sfatto assonnato e credo in Dio,
sull'erba io sì son io che piscio
che in Dio piscio sempre più in alto.
*
Qui mi manca tutto.
Mi infastidiscono persino le formiche-
sono circondato da bisce.
Rivolgetevi ad un altro sportello
questo non parla nessuna lingua.
La mia faccia è troppo
pesante da guardare. Vi
suicidereste entro pochi istanti.
Lasciatemi consumare
la mia tazza di pane
sotto allo sportello.
E'l'ora della colazione.
Lasciatemi bere le mie lacrime-
sono troppo oscure e brillanti
perché vi possano piacere.
Il fango che è nascosto
dentro la mia ostrica preferita
è pieno di veleno rovente.
Farò righe indios sui volti
delle persone-righe di fango.
*
Guardo la gente fuori dai locali
a Milano nel 1985-
Spesso confondo...il mio linguaggio
si conforma. Sfuggo...Non voglio-
sobrio, non lo sono ormai da tempo-
La notte provo piacere camminando-
Sono un formichiere e come altri consumo.
E' l'inizio della mia
parentesi di delirio
Non scrivo da molto tempo- Forse
gli anni del malessere vengon meno.
Dovrei disciplinare all'alba, al risveglio
il mio canto sordo-
Ci metto molto a cunsumare latte e pane
di buon'ora. Provo spesso nausea
quando giunta sera divoro alimenti.
Detesto camminare di mattina.
E'questa la mia nuova paura, sì...Come
quando mangiavo cani e bevevo birra
all'imbrunire- Sono sempre attento
a guardare le mie follie...Non riesco
a mettere giudizio-
Ghigliottino uomini piangendo.
*
Dividiamo le mele
da buoni fratelli
e i torsoli li diamo
ai vermi
*
Ho la gola secca
corro alla fontana
e mi disseto d'acqua
mai bevuta
*
La televisione
Domani - Sepolta viva - (non perdetelo)
Dopodomani - La casa del terrore -
(non perdetelo)
Oggi - un cazzo di niente - (non perdetelo)
*
La conclusione effimera
- 2/4/89 ore 23.30 notte -
Soggiorna nella mia tasca...
ho imprigionato ore di una sera,
sgusciato teste che non sentirò
mai, per occupar a mano aperta
il solstizio di un bisogno
tra liquide sorgenti in un
divenire di soli passeri neri.
Ho racimolato il domestico bisogno -
Tornando nella mia casa,
io piangerò come un bambino sporco.
Gigi Taranto.
Un amico mi ha parlato di un poeta, un poeta morto
a 39 anni(la mia età attuale)in un parco, collassato
sull'erba, sotto un cielo autunnale. Era il 1996.
"Devo avere un suo libro di poesie in cantina".
"Andiamoci, nelle giornate di sole mi piace scendere
in cantina"
In quel covo di umidità, cenere e polvere è uscito
da un cartone un libro ancora intatto.
Un tesoro. Il tesoro di un'anima che ha vissuto
e ha lasciato la sua eco su queste pagine.
Gianluigi Taranto(1957-1996). Quanto è ridicola
una data di morte!
Alcune poesie presenti nel libro:
L'ossidazione e il vecchiume
cementifero industriale
è comunque e ovunque uguale
ruggine mortifera- blocchi
di cemento cadenti- l'occhio
non vuole la sua parte,
così che il grande occhio
privilegia l'orrido.
Preferisco le celle di
tortura medievali.
*
Montagna 1980
Sono io sfatto assonnato e credo in Dio,
sull'erba io sì son io che piscio
che in Dio piscio sempre più in alto.
*
Qui mi manca tutto.
Mi infastidiscono persino le formiche-
sono circondato da bisce.
Rivolgetevi ad un altro sportello
questo non parla nessuna lingua.
La mia faccia è troppo
pesante da guardare. Vi
suicidereste entro pochi istanti.
Lasciatemi consumare
la mia tazza di pane
sotto allo sportello.
E'l'ora della colazione.
Lasciatemi bere le mie lacrime-
sono troppo oscure e brillanti
perché vi possano piacere.
Il fango che è nascosto
dentro la mia ostrica preferita
è pieno di veleno rovente.
Farò righe indios sui volti
delle persone-righe di fango.
*
Guardo la gente fuori dai locali
a Milano nel 1985-
Spesso confondo...il mio linguaggio
si conforma. Sfuggo...Non voglio-
sobrio, non lo sono ormai da tempo-
La notte provo piacere camminando-
Sono un formichiere e come altri consumo.
E' l'inizio della mia
parentesi di delirio
Non scrivo da molto tempo- Forse
gli anni del malessere vengon meno.
Dovrei disciplinare all'alba, al risveglio
il mio canto sordo-
Ci metto molto a cunsumare latte e pane
di buon'ora. Provo spesso nausea
quando giunta sera divoro alimenti.
Detesto camminare di mattina.
E'questa la mia nuova paura, sì...Come
quando mangiavo cani e bevevo birra
all'imbrunire- Sono sempre attento
a guardare le mie follie...Non riesco
a mettere giudizio-
Ghigliottino uomini piangendo.
*
Dividiamo le mele
da buoni fratelli
e i torsoli li diamo
ai vermi
*
Ho la gola secca
corro alla fontana
e mi disseto d'acqua
mai bevuta
*
La televisione
Domani - Sepolta viva - (non perdetelo)
Dopodomani - La casa del terrore -
(non perdetelo)
Oggi - un cazzo di niente - (non perdetelo)
*
La conclusione effimera
- 2/4/89 ore 23.30 notte -
Soggiorna nella mia tasca...
ho imprigionato ore di una sera,
sgusciato teste che non sentirò
mai, per occupar a mano aperta
il solstizio di un bisogno
tra liquide sorgenti in un
divenire di soli passeri neri.
Ho racimolato il domestico bisogno -
Tornando nella mia casa,
io piangerò come un bambino sporco.
Gigi Taranto.
martedì 4 marzo 2008
POESIA
Non brindate al defunto sicuri
del suo tacito plauso.
Dalle sponde rarefatte dell'oblio
il defunto vi odia.
Vi odia perché voi siete ancora
respiro e gesto.
Vi odia perché l'inganno dell'amore
ancora seduce il vostro cuore.
Nella polvere il defunto si rotola,
ed è un abisso di simmetrie.
Chi muore continua a morire sempre,
ogni resurrezione è già avvenuta.
del suo tacito plauso.
Dalle sponde rarefatte dell'oblio
il defunto vi odia.
Vi odia perché voi siete ancora
respiro e gesto.
Vi odia perché l'inganno dell'amore
ancora seduce il vostro cuore.
Nella polvere il defunto si rotola,
ed è un abisso di simmetrie.
Chi muore continua a morire sempre,
ogni resurrezione è già avvenuta.
PESSOA:UN PUPAZZO DI SEGATURA
Non c'è alcun dubbio, il Libro dell'inquietudine di Pessoa
è un capolavoro, una scrittura liquida, un acido corrosivo
che corrode l'Essere, con sfumature di una suprema violenza,
è la magia di un illusionista dell'identità, di un terrorista
della percezione, di un fondamentalista dell'indefinito e
dell'indefinibile. Leggere questo libro è sciogliersi.
Eppure una solidità imprevista sorregge la lettura.
Un libro aereo che diventa di una pesantezza senza fine,
inamovibile al centro di un'anima che non ha centro.
Indigesto, ma già digerito nell'atto stesso di leggerlo.
Un diario intimo di un pupazzo di segatura che mette in crisi
il nostro sangue, la nostra carne, il respiro.
p.s.
ma dopo averlo letto ho sentito il bisogno
di un'erezione, un'erezione limpida, cristallina,
un'erezione senza compromessi.
Un cazzo duro al quale aggrapparmi,
assediato dal nulla.
è un capolavoro, una scrittura liquida, un acido corrosivo
che corrode l'Essere, con sfumature di una suprema violenza,
è la magia di un illusionista dell'identità, di un terrorista
della percezione, di un fondamentalista dell'indefinito e
dell'indefinibile. Leggere questo libro è sciogliersi.
Eppure una solidità imprevista sorregge la lettura.
Un libro aereo che diventa di una pesantezza senza fine,
inamovibile al centro di un'anima che non ha centro.
Indigesto, ma già digerito nell'atto stesso di leggerlo.
Un diario intimo di un pupazzo di segatura che mette in crisi
il nostro sangue, la nostra carne, il respiro.
p.s.
ma dopo averlo letto ho sentito il bisogno
di un'erezione, un'erezione limpida, cristallina,
un'erezione senza compromessi.
Un cazzo duro al quale aggrapparmi,
assediato dal nulla.
lunedì 3 marzo 2008
AFORISMA DEL GIORNO
Sono così inabissato in me stesso che è già
un miracolo d'emersione riconoscermi allo
specchio.
Ricky Farina
un miracolo d'emersione riconoscermi allo
specchio.
Ricky Farina
domenica 2 marzo 2008
sabato 1 marzo 2008
LA SENSAZIONE
Ho la sensazione che la Realtà,
da un momento all'altro, possa scoppiare
a ridermi in faccia.
da un momento all'altro, possa scoppiare
a ridermi in faccia.
BISOGNI DI COPPIA
Non capirò mai quelle coppie che fanno i bisogni
con la porta del bagno aperta, mi sembra una mancanza
di stile inquietante, si crea un'intimità mostruosa,
mefitica, collosa. Non sono certo attaccato a una
visione della donna angelicata, ma se dovessi scegliere
tra il dolce stil novo e un decadentismo fecal-new age
non avrei dubbi in proposito:meglio una donna angelo a
una donna defecante in piena libertà. Chiudetevi a
chiave, datemi retta, il corpo è anche una vergogna.
con la porta del bagno aperta, mi sembra una mancanza
di stile inquietante, si crea un'intimità mostruosa,
mefitica, collosa. Non sono certo attaccato a una
visione della donna angelicata, ma se dovessi scegliere
tra il dolce stil novo e un decadentismo fecal-new age
non avrei dubbi in proposito:meglio una donna angelo a
una donna defecante in piena libertà. Chiudetevi a
chiave, datemi retta, il corpo è anche una vergogna.
Iscriviti a:
Post (Atom)