PENSIERI APPENA PENSATI

Il mondo vegetale assume sempre di più la dimensione del sacro ai miei occhi.

Un albero mi sembra un santo linfatico, e un santo un albero con le radici celesti.

Non dicono mai una parola di troppo,

ci avete fatto caso? Le piante custodiscono il segreto del vento,

la voce di ogni lontananza, e sono così profonde, così profonde

da fare invidia a un coma, e diciamola tutta: vivremo fino all'ultima foresta

e non oltre. Oltre ci sono solo bombole d'ossigeno e buio.

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Era un amante geniale, anche a letto anticipava i tempi.

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L'infelicità è vivere dietro le scadenze, senza la grazia dellle cadenze.

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Un estraneo dentro la tua donna la rende ancora più bella e

misteriosa. Un segreto non va svelato ma contemplato.

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La vita è una fessa comune, non è intelligente. Quello che conta è

altrove: nell'indistinto turbo lisergico.

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Il mondo è pieno di donne affette da ebetudine clitoridea: mi guardano

e non si bagnano.

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Sei diventata un'estranea, non ti riconosco più. E questo rinnova

il mio amore, non lo mortifica.

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Vedere una donna a una festa, blindata con un uomo, e sognare

di posare l'orecchio sul suo seno, per trovare la combinazione.

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Tra una cosa e l'altra si estinguono stelle, pianeti, dinosauri e

civiltà. Tra una cosa e l'altra vivi. E muori.

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Toccava il culo delle donne sui mezzi pubblici, si definiva

un uomo di tatto.

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Quanto mi stanno sulle palle le persone riservate, anche al ristorante

i posti riservati mi fanno incazzare. Bisogna dire tutto e restare enigmi.

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Vivere è imbarazzante: pruriti, vertigini e flatulenze. Per fortuna arriverà

Lei a liberarci da questo imbarazzo.

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I non famosi non mi convincono, che campi a fare se quello che fai

non diventa gossip? E'ridicolo. Anche la morte è il gossip di Dio.

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Mi sono fatto quattro conti in tasca, ma avevo le tasche bucate,

alla fine una cosa di nessun conto.

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Il miele è nella gola del leone, senza coraggio non c'è felicità.

Il problema è l'alito del leone.

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Finito sotto un trattore rimase senza braccia. Primo caso dell'agricoltura

che ruba le braccia.