sabato 28 dicembre 2013

IL SEGRETO DELLA GIACCA DI VELLUTO


Sono un uomo. E ho una giacca di velluto. Bellissima.
Era di mio padre. Mi sento magico quando la indosso.
Quando lei indossa me. Donna crudele quanto mi piaci.
Ho voglia, una voglia spasmodica, isterica, mortale,
vitale, una voglia tremenda e luccicante di sodomizzarti.
Con la mia giacca di velluto addosso e il petto nudo.
Prendila come una delle tante possibilità che hai nella
vita: essere sodomizzata da un uomo con la giacca di
velluto. Sarà il nostro segreto, non lo diremo a nessuno.
Un giorno mi chiamerai e mi dirai: indossa il tuo velluto.
E io capirò. Oh, donna crudele, quanto mi piaci.
Sarò delicato e virile, non devi temere, il dolore sarà
strozzato dal piacere, e viceversa. Prendila (prendilo)
come una variazione ficcante del coito, come una
liturgia dell'assoluto, come una pesca negli inferi della
nostra mortalità vagante. Sarà il nostro segreto.
La nostra avventura di attimi, il nostro ardente caos.
Sono un uomo. E ho una giacca di velluto. Bellissima.
Era di mio padre. 

Nessun commento: