mercoledì 19 dicembre 2012

LA RISPOSTA



Sono solo. Vivo la solitudine come un tormento fantastico.
E scavo. Scavo fino a perdere i confini del mio corpo.
E non sono più solo, magicamente. Il mondo delle ombre
è con me, è un mondo di gemiti oscuri, e di segreti canti.
Forse è il mondo che amo, forse è questo il mio destino.
Ma non ne sono sicuro, ho ancora in me sorgenti di vita.
Sfioro i petali della mia agonia, di questa agonia profumata.
Un fiore radicato nella carne, un fiore carnivoro. Una rosa.
Una rosa buia. Getto le mie mani in avanti, afferro il vuoto.
Sento odore di urina, urina sulfurea, sento il riso della iena.
Furore d'ombra. Scavo. Scavo fino a perdermi nella gioia.
Nulla ha più importanza: chi sono, dove sono. Nessuna
domanda resiste, solo la risposta, l'unica vera: vivi.

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