lunedì 18 giugno 2012

AMORE DA MARCIAPIEDE

1 commento:

Medea ha detto...

Attese, carezze; età, anni. Non tempo. Luogo. Figli, madri. Passi. "Ti amo". Sguardi, insistenti. Falsamente insistenti. Ciglia che battono dietro una maschera blu. Blu. Di cielo. Sotto il cui manto ogni cosa avviene. Tanto il cielo non esiste. Il blu è solo per gli aquiloni e le aquile. E per i poeti. Si sa.
Vento. Sopra le foglie. Dentro le foglie. Musica che percuote. Come un faro che resiste alle aurore boreali. Musica che germina. Come una lucerna appesa a tutte le stelle spente. Sintesi. "Di una poetica". Crasi di vite. Polline a fiotti. Fotosintesi. E piedi nudi. Anche sull'asfalto.
Proprio Farina mi ribalta Cioran, riportando all'amore il marciapiede.
E' bellissimo. Dopo la Danza delle ciliegie, che è un facile tentativo di mordere il senso dell'assenza e colmarlo, finalmente l'Amore da marciapiede. A fine giornata. E sia!