venerdì 16 luglio 2010

ELOGIO DEL FINTO


Solo gli sciocchi amano la verità.

Sono quelli che si accontentano di
morire per sempre.

Amo tutto ciò che è finto, quindi amo
Dio e la sua promessa eterna.

Ma amo anche finzioni meno sublimi,
le piccole finzioni di ogni giorno.

Ho un debole per i seni finti, rifatti,
siliconati, tondi tondi come sfere.

Il mare, in cui si agita la vita, mi fa
senso, meglio una piscina quieta.

Fare finta di nulla mi sembra uno sport
meraviglioso, un esercizio metafisico.

I fiori di plastica sono così belli, e si fanno
beffe dell'appassimento universale.

E trovo adorabili le persone finte,
e dico finte, non quelle false.

Non voglio essere amato per quello che
sono, sarebbe una terribile ingenuità.

Mi accontento di essere amato per quello
che sembro, un vezzo molto umano.

Datemi un palcoscenico, un sipario, e
mi farete felice, ma le bistecche no.

Le bistecche devono essere vere, al sangue,
appena uscite dal macello.

Perché i miei morsi sono veri.

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