sabato 27 febbraio 2010

IL RESPIRO CHE NON TREMA


Radici fluide, radici di vertigine, radici improvvise,
e il morso del vento, e la fuga della vita.

In odore di santità questa mia carne, santità del gemito.
Datemi un odore e solleverò il mondo.

Andrò alla ricerca di quel mattino che si è perduto
nella notte, di quel mattino inabissato nel sacro.

Inferno verticale dell'attimo, lotterò per strappare
alle tenebre anche una piccola cometa impaurita.

Non hai scampo, lo sai, lo senti in tutte le fibre del tuo
essere, ma allora perché ti ostini nella gioia?

Non è una forma di follia questo respiro che non cede?
Questo respiro che incontra il vento e non trema.


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