Oggi ho visto i quadri di Claudia Mezzetti su Facebook, le nuove
forme di comunicazione modificano la nostra percezione dell'arte,
mentre i miei occhi si posavano su questo quadro danzante, dalle
vaghe reminiscenze matissiane, non ho potuto evitare di vedere
anche ALTRO, una pubblicità contro l'ansia, proprio a fianco del
quadro di Claudia, e così ho subito pensato che la pittura di miss
Mezzetti è un antidoto poderoso contro l'ansia, nel suo modo di
dipingere si avverte una elasticità musicale che scioglie i nodi
oscuri dello spirito, e il "viandante dello sguardo" trova ristoro,
una pace semplice, purificata, essenziale, che protegge dagli
accavallamenti del visibile, dall'intrecciarsi isterico delle forme,
suggerendo un percorso alternativo, evocando una metamorfosi
interiore, un cedimento del senso e dei sensi, un abbandono.
Ma senza timori o tremori. Si è felici di perdersi. Di sentire che
ognuno di noi sotto la pelle ha questi colori che erompono, che
sfilacciano il quotidiano, che ci spingono oltre, verso nuovi approdi.
Baudelaire ascoltando la musica vedeva i colori, guardando i
quadri di Claudia si sente una "musica cieca", una sinfonia della
fuga, le sue pennellate sono un attentato terroristico alle tenebre.
Segrete armonie restano negli occhi, e una fame allibita, perché
l'arte non sazia mai, ma ci affama sempre, e ci sfida.