venerdì 6 novembre 2009

UN FOLLE AMORE PER I CAPEZZOLI
















Fin da bambino ho sempre amato i capezzoli. Le donne senza
capezzoli non mi hanno mai interessato. Mia madre ovviamente
è stata la prima, poi tutte le altre. Un capezzolo dopo l'altro.
Faccio collezione di capezzoli, mi procurano una congestione
di orgine vascolare, meglio conosciuta come erezione( il linguaggio
scientifico è così avvilente!). Ho una libido prettamente
mammifera. E ne vado fiero. Il capezzolo è vita, nutrimento,
il contrario del capezzale, che è invece la morte, la fine di tutto.

La mia specialità è il capezzolo on the rocks, quando il ghiaccio
è un diamante effimero che si scioglie sul capezzolo e lo rende
turgido turgido creando una sinfonia di lamenti di piacere...
L'erotismo per me è un corollario dell'allattamento.
Il neonato che è in me esulta, è un ritorno alle origini del
godimento, ogni volta che succhio un capezzolo mi sento
risucchiato in un vortice di abbandono e di estasi infantile.

Voglio morire con un capezzolo in bocca.



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