martedì 18 agosto 2009

QUARANTA GRADI A MILANO


Quaranta gradi a Milano. Agosto.
Un cristallo nel cuore. Sorgente di
ricordi la memoria. Mi rifugio
nello spazio illeso del mio spirito.

Quaranta gradi a Milano. Agosto.
Non ho il condizionatore, non voglio
farmi condizionare da nulla. Libero
di fondermi con la mia paura.

Quaranta gradi a Milano. Agosto.
Che cosa temo? Ondate di calore
nel cervello. Follia bianca. Ustioni
nei pensieri che si rincorrono.

Quaranta gradi a Milano. Agosto.
Immagino la morte come refrigerio. 
Ma la vita non è mai arida, fai di
questo deserto un'attesa celeste.
 

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